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Frumento tenero e duro |
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Fase fenologica: |
Comunicato del 02 ottobre
Tecniche Agronomiche
Per il frumento duro non è ammesso il ristoppio e quindi non può seguire un cereale autunno- vernino. Per ridurre il rischio di sviluppo della fusariosi, quando il frumento duro segue un cereale a ciclo primaverile-estivo i residui della precessione devono essere interrati con una lavorazione che effettui il rivoltamento del terreno.
Per il frumento tenero é ammesso il ristoppio che può essere effettuato una sola volta nell'arco del quinquennio. Il frumento tenero può seguire l’avena, il farro, il frumento duro, l’orzo, la segale e il triticale ma è considerato un ristoppio.
Si ricorda di consultare le Schede Dose Standard dei Disciplinari per verificare i massimali da rispettare per produzioni.
Si ricorda che per rese standard (5- 7 t/ha) tali massimali sono:
Azoto:
• varietà biscottiere: 140 kg/ha di N;
• varietà FP/FPS: 155 kg/ha di N
• varietà FF: 160 kg/ha di N
Epoche di distribuzione dell’azoto: Sono consentite distribuzioni in copertura, a partire dal mese di febbraio; se si utilizzano concimi a lenta cessione è possibile anticiparle a metà gennaio.
Se la coltura succede un cereale di cui sono stati interrati i residui (paglie e stocchi) é possibile anticipare una prima quota, pari al 30% del fabbisogno di N, dall’inizio di gennaio.
In caso di piovosità superiore a 250 mm tra il 1 Ottobre e il 31 Gennaio, è possibile anticipare una quota di azoto pari all’equivalente dell’azoto pronto, calcolato col metodo del bilancio, dall’inizio di gennaio. Nei terreni dove non sussistono rischi di perdite per lisciviazione è possibile effettuare la concimazione in pre-semina o in copertura nel periodo invernale con apporti di N inferiore a 30 kg/ettaro.
Per terreni a basso rischio di perdita si intendono i suoli a tessitura tendenzialmente argillosa (FLA, AS, AL e A) con profondità utile per le radici elevata (100-150 cm).
Modalità di distribuzione dell’azoto: Per apporti inferiori a 100 kg/ha é ammessa un'unica distribuzione nella fase di spiga a 1 cm. Per apporti superiori a 100 Kg/ha occorre frazionare in più somministrazioni, non superando i 100 kg/ha per singola distribuzione. L'ultimo apporto deve essere effettuato entro la fase di emissione della foglia bandiera/inizio botticella.
Nelle zone vulnerabili ai nitrati si ricorda che il limite massimo di azoto totale, apportabile con effluenti zootecnici è pari a 170 Kg. Per il frumento gestito applicando i disciplinari di produzione integrata il Limite di Massima Applicazione Standard (MAS) che considera l’azoto efficiente è rispettivamente 140, 155, 160 kg/ha (a seconda della tipologia varietale).
Diserbo
Pre-semina
In presenza di infestanti e/o ricacci della coltura precedente (semina su sodo):
- Glifosate in conformità al limite aziendale di impiego delle glifosate su colture non arboree – uso alternativo al pre-emergenza (verificare etichette).
Considerato che in questo periodo vi sono valide alternative meccaniche si consiglia di evitare l’utilizzo di glifosate in pre-semina dei cereali a paglia.
Erbicidi residuali di pre-emergenza e post-emergenza precoce:
NB: Il diserbo di pre-emergenza è ammissibile 1 volta ogni 2 anni
Utilizzando erbicidi a diverso meccanismo di azione il diserbo di pre-emergenza o di post-emergenza precoce è un valido strumento operativo per gestire/prevenire popolazioni di infestanti (graminacee e dicotiledoni) resistenti ai più diffusi erbicidi di post-emergenza (ACCasi, ALS).
Risulta particolarmente utile nel caso di semine precoci in cui non si avuto modo di abbattere la popolazione delle infestanti con la falsa semina.
In condizioni favorevoli di utilizzo gli erbicidi disponibili possono garantire un controllo elevato di Papavero, Veroniche e Crucifere fra le dicotiledoni; di Loietto, Alopecuro, Poa fra le graminacee e una attività parziale su altre infestanti.
Condizioni favorevoli per il pre-emergenza:
- terreno ben affinato e possibilmente umido
- seme del cereale ben interrato
- pioggia entro qualche giorno dall’ intervento.
Dovendo intervenire su letti di semina grossolani è preferibile eseguire prima una rullatura.
In totale assenza di queste condizioni è preferibile posticipare il trattamento di qualche settimana intervenendo in post-emergenza precoce (coltura a 1-3 foglie, infestanti non ancora emerse o ai primi stadi vegetativi).
Il posizionamento degli erbicidi in post-emergenza precoce fornisce di solito anche maggiori garanzie di selettività.
Dettaglio molecole disponibili:
Pre-emergenza ( utilizzabile solo una volta ogni 2 anni)
- Triallate(*): attività graminicida (loietto, alopecuro, poa, avena e falaride a nascita autunnale). Di norma miscelato a Diflufenican per allargare lo spettro d’ azione sulle dicotiledoni.
Pre-emergenza o post-emergenza precoce:
- Flufenacet(*): prevalente attività graminicida, rispetto a triallate più attivo su lolium ma meno attivo su avena. L’ impiego in post-emergenza precoce garantisce una migliore selettività colturale. Il trattamento in post-emergenza precoce deve essere necessariamente precoce (1-2 foglie del grano).
- Clortoluron(*): prevalente attività graminicida, rispetto a triallate più attivo su lolium ma meno attivo su avena e falaride. Per allargare lo spettro d’ azione su dicotiledoni in miscela con Diflufenican, Pendimetalin o Bifenox. Per il post-emergenza precoce è il prodotto più elastico in termini di finestra applicativa. Attenzione alla sensibilità varietale. Vincolo DPI: Non più di una volta ogni 5 anni nello stesso appezzamento.
- Pendimetalin(*): attivo sia nei confronti di alcune graminacee (alopecuro, loietto) che di diverse dicotiledoni. Di norma in miscela con Diflufenican, Clortoluron, Triallate.
- Prosulfucarb: attivo su lolium ,galium e altre dicotiledoni (no papavero). Di norma in miscela con flufenacet o diflufenican
- Diflufenican(*): attivo solo nei confronti delle dicotiledoni. Leggeri imbianchimenti fogliari nelle prime settimane dopo l’emergenza sono sintomi possibili ma non preoccupanti. Di norma in miscela con Triallate, Flufenacet, Clortoluron, Pendimetalin e Prosulfucarb. Vincolo DPI: sostanza attiva impiegabile in pre-emergenza/post-precoce o in alternativa in post-emergenza
- Bifenox: attivo su dicotiledoni (veroniche in particolare). Vincolo DPI :utilizzabile solo 1 volta ogni 2 anni indipendentemente dalla coltura su cui è utilizzato.
Post-emergenza precoce:
- Halauxifen-metile: attivo su alcune dicotiledoni. Per le applicazioni in post-emergenza precoce unico formulato disponibile è la miscela con Diflufenican e Prosulfucarb.
(*) Sostanza attiva Candidata alla Sostituzione
Numero di interventi massimi consentiti con le sostanze attive candidate alla sostituzione indicate in grassetto: 4.
Difesa
Mosaico comune: è la malattia virale più comune del frumento. La sua presenza è in netto aumento nei nostri areali. Colpisce soprattutto frumento tenero, duro e farro, ma anche molte altre specie di cereali (orzo, festuca, mais, dactilys, sorgo, panico ecc.) possono essere piante ospiti. Gli organi colpiti sono soprattutto le foglie e l’apparato radicale che manifestano sviluppo stentato, moria invernale e macchie clorotiche sulle foglie. I sintomi sono evidenti soprattutto a fine inverno. Il virus viene trasmesso alle radici delle giovani piantine dal fungo Polymyxa graminis che, tramite le spore durevoli può rimanere vitale nel terreno per 15 anni o più, anche in assenza di colture di frumento. Il virus si può propagare da un appezzamento all’altro anche attraverso l’uso delle macchine, per cui è sempre auspicabile pulirle accuratamente.
Non è possibile controllare l’infezione con trattamenti chimici al terreno; pertanto, l’unica possibilità di difesa è l’impiego di varietà resistenti. Gli studi al riguardo sono relativi soprattutto al frumento duro.
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