L’aggiornamento di ogni inizio stagione del Bollettino per la difesa antiperonosporica della vite
Il bollettino verde-blu-lilla nella sua edizione 2016
Prima di illustrare i cambiamenti che caratterizzano il 2016, occorre premettere che la messa a punto del bollettino antiperonosporico è effettuata ogni anno, poco prima dell’inizio della nuova campagna in modo da considerare anche le ultime novità.
Si eliminano le sostanze attive e le miscele non più autorizzate o non più in commercio e si inseriscono quelle di nuova introduzione nel mercato dei fitofarmaci. Inoltre si analizzano le campagne passate e le performance del bollettino, mettendo sotto esame la linea di difesa e il portafoglio prodotti adottati.
Un’altra verifica è quella per l’allineamento di massima ai principi guida dei disciplinari di produzione integrata. Dal 2015 il Consorzio si è distaccato leggermente da tali principi, ritenendo che nella realtà viticola reggiana ci siano gli spazi per mantenere elevati standard di difesa senza rinunciare alla tutela della salute e all’economicità. Questo ha portato alla definizione del bollettino antiperonosporico Hazard free (ex R free) e cioè senza quei prodotti fitosanitari con indicazioni di pericolo (ex frasi di rischio) relative a tossicità cronica. In particolare, questo anno il triplice manifesto non ospiterà, oltre alle sostanze attive mancozeb, folpet e dithianon, anche la new entry fluazinam (che riporta anch’essa l’indicazione di pericolo H361d “sospettato di nuocere al feto”).
Fatta questa doverosa premessa, veniamo ora ad analizzare i cambiamenti 2016 di ciascun manifesto.
Gli agrofarmaci che entrano e escono nel 2016 per la difesa dalla peronospora della vite
Nessuna nuova inclusione o esclusione interessa il manifesto relativo alla “modalità d’impiego preventiva con prodotti di copertura”.
Pertanto, rimane invariata la composizione dei 3 sottogruppi A1, A2 e A3.
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Bollettino blu (gruppo B)
Non si segnalano variazioni nell’ambito della ripartizione nei 6 sottogruppi e nella composizione di B1, B2 e B5; viceversa alcune novità interessano i restanti sottogruppi.
Nel gruppo B3, la sostanza cyazofamide compare come miscela di cyazofamide+fosfonato di disodio. Il prodotto commerciale è il medesimo di sempre ma, diversamente da quanto avveniva in passato, ora il fosfonato di disodio è esplicitato in etichetta.
Sempre nell’ambito di B3, un’altra variazione riguarda la denominazione della categoria QxI (Inibitori del chinone in un punto sconosciuto) a cui afferisce attualmente la sola sostanza attiva ametoctradin. La categoria assume la denominazione QoSI (Quinone outside Inhibitor, stigmatellin binding type), poiché è stato identificato il processo metabolico del fungo su cui agisce ametoctradin.
Nei B4 troviamo due nuovi prodotti. Si tratta del pack dimetomorf+fosfonato di potassio e della miscela pronta dimetomorf+zoxamide. La prima specialità è stata inserita in questo raggruppamento anche se tecnicamente poteva rientrare nelle miscele varie con fosetil Al/Fosfonato di K (B5). Tuttavia, visti i primi casi di resistenza ai CAA nel reggiano e la mancanza di un partner di copertura multisito a fianco del dimetomorf, si è ritenuto opportuno gestire la miscela nell’ambito del sottogruppo dei CAA.Infine il raggruppamento B4 deve fare a meno di bentiavalicarb+rame a causa dell’indicazione di pericolo H351 “sospettato di provocare il cancro.
B6 vede la perdita di cymoxanil+zoxamide per l’attribuzione alla miscela dell’indicazione di pericolo H361d “sospettato di nuocere al feto”.
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Bollettino lilla (gruppo C)
Nel C1 restano tutte le specialità presenti lo scorso anno.
Viceversa nel raggruppamento C2, esce cymoxanil+fosetil Al+zoxamide poiché l’etichetta ne prevede l’utilizzo solo con interventi preventivi, nonostante l’azione curativa del prodotto.
Nel sottogruppo C3 deve fare a meno della miscela cymoxanil+zoxamide per i motivi già espressi per il manifesto B.
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Per approfondimenti sull'argomento potete consultare:
- Il bollettino antiperonosporico: novità 2015
- Il Bollettino antiperonosporico: novità 2014