L’aggiornamento di ogni inizio stagione del Bollettino per la difesa antiperonosporica della vite
Il bollettino verde-blu-lilla nella sua edizione 2015
La messa a punto del bollettino antiperonosporico è effettuata ogni anno, poco prima dell’inizio della nuova campagna in modo da considerare anche le ultime novità.
Si eliminano le sostanze attive e le miscele non più autorizzate o non più in commercio e si inseriscono quelle di nuova introduzione nel mercato dei fitofarmaci. Un’altra verifica è quella per l’allineamento di massima ai principi guida dei disciplinari di produzione integrata. Infine, si analizzano le campagne passate e le performance del bollettino, mettendo sotto esame la linea di difesa e il portafoglio prodotti adottati. Questo ci permette di definire strategie e utilizzo delle sostanze attive il più possibile adatti alla realtà reggiana e di impostare linee di difesa efficaci, sicure, a basso apporto di fitofarmaci ed economiche ma sempre con il miglior profilo tossicologico possibile.
Lambrusco reggiano “R free” o “Hazard free”
Nel 2015 la nostra porta è rimasta chiusa a folpet e ditianon (R40 Possibilità di effetti cancerogeni = H351 Sospettato di provocare il cancro) e si è aperta per fare uscire il mancozeb (R63 Possibile rischio di danni ai bambini non ancora nati = H361d Sospettato di nuocere al feto).
Con la consapevolezza dei possibili sviluppi futuri e la possibilità di dover “aggiustare il tiro”, il nostro Consorzio ha scelto di procedere sulla strada da sempre intrapresa che prevede di non suggerire l’impiego di agrofarmaci con caratteristiche tossicologiche negative. Da qui la scelta di fare a meno del mancozeb, rinuncia supportata da diverse cantine che hanno condiviso questo principio di viticoltura a basso impatto e che concretamente possiamo definire sostenibile.
La valorizzazione della nostra viticoltura consiste anche nel salvaguardare la salute della popolazione che è sempre più a contatto con le aree agricole perché spesso mescolate a quelle urbane, dei consumatori dei nostri vini che ci auguriamo crescano sempre di più, e, ovviamente, degli agricoltori/agricoltrici.
Il lambrusco “R free”, o per essere al passo coi tempi “Hazard free”, soprattutto se un po’ “confuso” per la lotta alla tignoletta, può andare lontano!
Gli agrofarmaci che entrano e escono nel 2015 per la difesa dalla peronospora della vite
Bollettino verde (gruppo A)
L’esclusione del mancozeb determina ripercussioni solo nel raggruppamento A1.Delle quattro, tra singole sostanze attive e miscele, presenti nella versione 2014 ne rimangono ora a disposizione due, propineb e metiram. Si tratta di agrofarmaci appartenenti alla stessa famiglia chimica del mancozeb (ditiocarbammati) e con esso condividono analoghe caratteristiche d’impiego, rappresentando pertanto valide alternative.
Il metiram (che presenta, al momento, un solo prodotto commerciale sul mercato, il “Polyram DF”), per effetto della recente ri-etichettatura (avvenuta con decreto del 22/12/’14) presenta la limitazione di un massimo di 3 interventi all’anno. Il prodotto commerciale munito della vecchia etichetta, senza vincoli numerici, potrà essere commercializzato fino al 30 aprile 2015 e utilizzato in campo fino al 31 maggio 2015.
Il propineb, a sua volta, si caratterizza per restrizioni d’impiego che prevedono al massimo 4 trattamenti di cui non più di 2 dopo la fioritura.
Invariate rimangono, invece, le composizioni delle miscele dei sottogruppi A2 e A3.
Elenco prodotti commerciali relativi al gruppo A
Bollettino blu (gruppo B)
L’ampio utilizzo fino a qualche anno fa del mancozeb come principale partner di copertura delle sostanze endoterapiche determina un numero maggiore di miscele escluse, senza per questo incidere eccessivamente sul portafoglio prodotti. Nella maggior parte dei casi le diverse s. a. (es. metalaxyl, dimetomorf, ecc.) rimangono nel manifesto in abbinamento con altri partner. Soltanto in tre casi si registra l’esclusione anche di una s.a.: è il caso di amisulbrom, valifenal e benalaxyl-m che si trovano in commercio solo in miscela con il mancozeb. Vediamo in dettaglio le modifiche apportate.
Nel sottogruppo B1, avremo quasi tutte le fenilamidi (benalaxyl, metalaxyl e metalaxyl-m) in abbinamento con il rame. Come già indicato, benalaxyl-m non sarà più riportato.
Il sottogruppo relativo alle “miscele di QoI” (B2) non ha subito alcuna variazione.
Il sottogruppo B3, come precedentemente segnalato, perde la specialità amisulbrom, ma restano cyazofamide e ametoctradin+metiram.
Anche i CAA (B4) si semplificano, ma continueremo a consigliare dimetomorf con rame e metiram, iprovalicarb con rame, mandipropamide in miscela pronta con rame e in “pack” con zoxamide, mentre nessuna variazione interessa invece la specialità bentiavalicarb. Non ci sarà più il valifenal.
Limitate variazioni interessano, le “miscele varie con fosetil Al/fosfonato di potassio” (B5). In questo caso, il numero di miscele si riduce da 7 a 5, restando nella disponibilità del sottogruppo valide alternative come: fluopicolide+fosetil Al, ametoctradin+fosfonato di potassio “pack”, cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+ fosetil Al+rame e fosetil Al+rame.
Infine, non ci saranno variazioni per le “miscele eterogenee” (B6): fluopicolide+propineb e cymoxanil+zoxamide.
Elenco prodotti commerciali relativi al gruppo B
Bollettino lilla (gruppo C)
Nel C1 restano tutte le specialità, anche se solo in abbinamento con sali di rame.
Il raggruppamento C2, facendo a meno delle miscele con mancozeb, manterrà le miscele: cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+fosetil Al+rame e la specialità benalaxyl+rame.
Nel sottogruppo C3 l’assenza del ditiocarbammato non determina particolari ripercussioni, in quanto alternative più che sufficienti sono garantite dal cymoxanil con i partner rame e zoxamide.
Elenco prodotti commerciali relativi al gruppo C
Per approfondimenti sull'argomento potete consultare:
- Il Bollettino antiperonosporico:novità 2014