INDICAZIONI DI DIFESA

Distribuzione territoriale dei Giallumi in provincia di Reggio Emilia

Flavescenza dorata della vite (FD) e legno nero (BN), così come i loro vettori (scafoideo e ialeste, rispettivamente), sono presenti praticamente in tutta la provincia reggiana, ovunque vi sia vite. più in dettaglio: 

  • BN è diffuso in tutte le aree vitate
  • sono 3 i comuni (su 36 monitorati) con riscontri di laboratorio positivi alla sola FD (Boretto, Gualtieri e Reggiolo)
  • è confermata la sola presenza di BN in 6 comuni (Casalgrande, Castellarano, Vezzano s/Crostolo, Casina, Viano e Baiso) sui 36 monitorati
  • sono 27 i comuni con la doppia epidemia
  • i due fitoplasmi, di BN e FD, sul territorio sono presenti con gradienti diversi, la percentuale di campioni positivi a FD tende a diminuire da nord a sud e da ovest a est
  • la presenza di FD è prevalente e costante lungo la fascia del Po e nella bassa reggiana ed in alcuni comuni della pedecollina (Quattro Castella ed Albinea) 

Tabella 1: Distribuzione per comune dei due fitoplasmi dal 2000 al 2012 (ordinata in funzione del gradiente di FD)

La situazione negli anni

La rappresentazione geografica dei risultati nel tempo ci permette di mostrare la progressione della FD.

Prendendo in considerazione i primi anni fino al 2002, risultati piuttosto omogenei nell'andamento dei GY, si può osservare la presenza di FD:

  • in tutti i comuni della fascia del Po e al confine con Mantova
  • a Campagnola e Novellara (fatta eccezione per le aree più a sud)
  • nei comuni della pianura occidentale (Poviglio, Gattatico e Campegine)
  • in quelli della fascia pedocollinare e di alta pianura (Montecchio, Quattro Castella, Albinea, parte di Reggio Emilia a sud della Via Emilia)
  • a S. Martino in RIo (con un unico campione, fino a quel momento, positivo a FD). 

 

Situazione GY in provincia di Reggio Emilia al 2002

 

 

 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Situazione GY in provincia di Reggio Emilia al 2003


Nel 2003, anche per l'elevato numero d'analisi, si evidenzia il lento ma inesorabile avanzamento sul territorio della FD. Avanzamento che se è stato "lento" è dovuto certamente alla lotta di contenimento eseguita dai viticoltori sin da subito. Le analisi, in quell'anno, riscontrano più volte la presenza di FD nei comuni di Correggio e S. Martino, nelle frazioni più a sud di Novellara e in quella parte di Reggio Emilia a nord della Via Emilia prima indenni. Alla fine, come già ricordato, il dato davvero preoccupante diventa la presenza di BN in ogni area vitata, se non in modo esclusivo, a fronte di una presenza di sintomi in campo crescente.         


Situazione GY in provincia di Reggio Emilia al 2007

  

 

  

Nel 2004 si ha la conferma della presenza di FD a Correggio e nelle aree a nord della Via Emilia del comune capoluogo e del primo ritrovamento anche a Cadelbosco di Sotto. Situazione che siconferma anche nel 2005. Nel 2006, le analisi biomolecolari evidenziano più di un campione positivo a FD nel comune di Bagnolo in Piano, fino ad allora con soli esiti positivi a BN. Al contrario, si riscontra il primo campione positivo a BN nell'area di Gattatico. Nel 2007 vi è il ritrovamento di FD a S. Polo d'Enza.   


 

Situazione in provincia

Reggio Emilia al 2008                                                                  

           

Situazione in provincia

Reggio Emilia al 2009                               

                              

Nel biennio 2008-09 si chiude il cerchio dei ritrovamenti della FD in tutti i comuni reggiani dalla pedecollina all'asta del Po. Nel 2008 con conferma anche nel 2009 i primi ritrovamenti ufficiali di FD nei comuni di Rio Saliceto e Scandiano; nel 2009 FD anche a Bibbiano e Rubiera.

Rimanendo stabile fino al 2012. 


Incidenza dei sintomi da Giallumi nei vigneti reggiani

Per avere una reale idea dell'incidenza della malattia nei vigneti reggiani, viene effettuato un monitoraggio provinciale sulla presenza di viti sintomatiche in vigneti campione. Il controllo annuale ha interessato da poco meno di 3.000 viti del primo anno alle 40.000 piante del 2007 in diversi vigneti, rappresentativi della viticoltura reggiana per le diverse tipologie di conduzione e di presenza dei giallumi. Il monitoraggio comprende sia impianti controllati per tutto il periodo, sia altri per una sola stagione. In qualche caso la verifica ha riguardato due o più filari (sempre gli stessi) o l'intero vigneto, compatibilmente con la storia di questi. La costante presenza in campo e il fatto di aver visitato tutti i vigneti reggiani anche più volte, ci permette innanzitutto di dire che non vi è alcun vigneto esente da viti sintomatiche. Il monitoraggio provinciale (tab.1), ha rilevato un andamento altalenante della percentuale di viti sintomatiche; raggiungendo un 8,2% nel 2004 e nel 2006, è risultato in progressiva diminuzione fino al 3,5 del 2009 per poi risalire al 4,7 del 2012. Da notare che tra Ancellotta e Lambrusco salamino è quest'ultimo quello maggiormente sintomatico. 

Tabella 2: Stima della presenza di viti sintomatiche nei vigneti reggiani 

Estirpi ufficiali in provincia di Reggio Emilia

In 10 anni, in provincia di Reggio Emilia, sono stati estirpati ufficialmente per Giallumi poco più di 87 ettari e circa 167.000 piante sparse. 

Tabella 3: Dichiarazione d'atto notorio per l'estirpazione delle viti affette da FD dal 2000 al 2012 

Anno N° dichiarazioni N° viti sparse estirpate Superfici intere estirpate (mq)
2000 _ 1.270 70.000
2001 910 80.037 287.423
2002 278 28.556 217.848
2003 129 39.088 136.990
2004 56 10.358 88.117
2005 32 4.381 33.464
2006 11 1.391 3.407
2007 7 241 10.733
2008 8 510 17.458
2009 3 167 3.400
2010 2 503 4.575
2011 3 708 0
Tot. 1.439 167.210 873.415

 

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