10 - Monitoraggio dei grappoli
Il monitoraggio dei grappoli per la deposizione delle uova e la presenza delle larve è fondamentale per un’efficace difesa delle uve.
In tutti i vigneti potenzialmente esposti al pericolo tignoletta, in confusione e non, bisogna predisporre un piano di monitoraggio dei grappoli durante il volo delle tre generazioni dell’insetto.
Il Consorzio Fitosanitario di Reggio Emilia, basandosi sulla propria rete provinciale di rilevamento tignoletta, avverte agli abbonati al servizio SMS quando è il momento migliore per iniziare i rilievi sui grappoli.
Il monitoraggio è solitamente svolto con osservazioni di almeno 100 grappoli posti nei filari interni del vigneto. Il numero di rilievi da predisporre sarà in funzione della estensione totale dell’impianto, delle varietà presenti, e dell’eventuale esistenza di sotto-zone solitamente più soggette alla pressione del fitofago.
monitoraggio
Se le condizioni lo permettono, sarebbe utile prevedere un monitoraggio anche dei filari di bordo o di una testata con i medesimi criteri già visti per l’interno; in queste zone di confine le infestazioni causate da tignolette provenienti dall’esterno possono raggiungere livelli importanti.Se il caso, potrebbe risultare utile limitare il trattamento insetticida ai filari di bordo e in qualche modo alle testate.
I monitoraggi saranno svolti in tre periodi, uno per generazione.
Il primo, grossomodo dalla metà di maggio fino alla prima settimana di giugno, sarà quello più semplice da effettuare. Individuare i glomeruli fiorali creati dalle sete della larva di tignoletta sul grappolino è operazione relativamente rapida; inutile anticipare i monitoraggi per la ricerca delle uova di prima generazione poiché la loro difficilissima individuazione sui bottoni fiorali renderebbe il rilievo statisticamente inattendibile.
prima generazione
Per mia esperienza personale, in prima generazione è possibile non rilevare una differenza così marcata di infestazione nei vigneti confusi rispetto a quelli non confusi: in primavera l’assenza di una chioma densamente strutturata, tale da poter trattenere in modo sufficiente il feromone, potrebbe essere tra le cause di questo anomalo livello di infestazione.
E’ bene ricordare, ancora una volta, che i danni causati da una larva di prima generazione sono limitati a pochi bottoni fiorali, quelli restanti compenseranno adeguatamente quelli distrutti da tignoletta.
Più interessante il monitoraggio delle uova e larve di seconda generazione tra metà giugno e primi di luglio. Il bersaglio sono gli acini verdi, spesso quelli più ombreggiati sul lato interno del grappolo.
Le caratteristiche uova lenticolari dopo 4-7 giorni dalla deposizione genereranno larvette che daranno luogo a perforazioni poco profonde nella polpa dell’acino di colore nerastro con espulsione di rosura bruna.
seconda generazione
I disciplinari di produzione integrata della Regione Emilia-Romagna prevedono per questa seconda generazione soglie di intervento con insetticidi:
- 2° generazione: |
a) vigneti solitamente infestati: presenza di uova o di fori di penetrazione. |
b) vigneti solitamente non infestati: 5% di grappoli infestati da uova e/o larve o con fori di penetrazione. |
Il terzo monitoraggio dei grappoli generalmente è eseguito dall’inizio dell’ultima decade di agosto e si protrae fino all’inizio della vendemmia di settembre. Riguarda l’ultima generazione di tignoletta, che nei nostri areali è solitamente quella più dannosa per i danni diretti che provocano le larve nutrendosi degli acini, ma anche per quelli indiretti per l’instaurarsi di botrite e/o marciume acido.
terza generazione
La terza generazione è quella degli acini invaiati. Le uova lenticolari sulla superfice scura dell’acino risaltano riflettendo la luce solare. Entro alcuni giorni dalla deposizione le larve neonate, dopo un breve girovagare sugli acini, penetreranno all’interno attraverso un primo foro, quindi dopo aver parzialmente divorato la polpa usciranno da un secondo foro distruggendo ognuna da 10 a 20 acini. Nei casi più gravi gli acini colpiti, soprattutto se prossimi la vendemmia, potranno far colare a terra parte dei succhi in essi contenuti attraverso i fori provocati dalle larve,segnalando in modo inequivocabile la presenza dell’attacco. Se la stagione non è troppo umida, i grappoli divorati da una a più larve, presenteranno acini completamente svuotati con i due caratteristici fori di entrata e uscita.
Anche per la terza generazione i disciplinari di produzione integrata suggeriscono una soglia di danno per intervenire con un trattamento chimico
- 3° generazione: |
a) Sono ammessi interventi nei vigneti dove si accerta il superamento della soglia (5% grappoli infestati). |
Sia nei vigneti in confusione,ma anche in quelli dove si applica la difesa convenzionale,nel caso in cui i rilievi di seconda e terza generazione evidenziassero percentuali di infestazioni prossime o superiori alle soglie di danno, è bene valutare la possibilità di interventi insetticidi e contattare un tecnico esperto.