|
|
Precedenti comunicati |
Comunicato 32 |
|
DIFESA
Mal dell’esca: si consiglia di asportare le piante gravemente colpite. Al fine di ridurre la possibilità di trasmissione della malattia provvedere separatamente alla potatura delle piante eventualmente contrassegnate nel corso della stagione nonché alla disinfezione di ferite e attrezzi di taglio.
Giallumi della vite: provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche contrassegnate nelle ultime stagioni (vedi indicazioni riportate nei precedenti bollettini).
DISERBO
Impianti in produzione:
Il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
In questa fase è possibile impiegare GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Negli impianti in allevamento
E’ ammesso l’impiego di OXIFLUORFEN nel 2° - 3° anno, solo nel periodo tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio in impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile aumentare la dose fino a 1,5 l/ha (formulati al 48% di s.a; non più di 0,75 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare).
Nel I e II anno è possibile impiegare PENDIMETALIN (al 38,72% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 2 l/ha di f.c., ovvero non più di 1 litri sulla sola superficie da trattare)
Nel periodo autunnale ed invernale è impiegabile la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76% di s.a. 6 l/ha l/ha di f.c.)
Comunicato 31 |
Fase fenologica: inizio caduta foglie |
DIFESA
Giallumi (Flavescenza dorata, Legno nero): provvedere all’estirpo delle piante già capitozzate negli anni precedenti, che si sono presentate ulteriormente sintomatiche.
Mal dell’esca: si consiglia di provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche.
DISERBO
Impianti in produzione:
Il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
In questa fase è possibile impiegare GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Negli impianti in allevamento
E’ ammesso l’impiego di OXIFLUORFEN nel 2° - 3° anno, solo nel periodo tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio in impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile aumentare la dose fino a 1,5 l/ha (formulati al 48% di s.a; non più di 0,75 l/ha/anno sulla sola superficie datrattare).
Nel I e II anno è possibile impiegare PENDIMETALIN (al 38,72% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 2 l/ha di f.c., ovvero non più di 1 litri sulla sola superficie da trattare)
Nel periodo autunnale ed invernale è impiegabile la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76% di s.a. 6 l/ha l/ha di f.c.)
DISERBO ALL’ESTERNO DEL VIGNETO (su tare, scoline, bordi dei fossi e capezzagne) PER IL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO
Le ortiche rappresentano una delle principali “piante nutrici” di Hyalesthes obsoletus, vettore del legno nero della vite. Di conseguenza, per contenere lo sviluppo dell’ortica e la diffusione del legno nero, è consigliabile eseguire un diserbo localizzato sulle aree infestate da ortiche sulle tare, scoline, bordi dei fossi e sulle capezzagne con formulati a base di Glifosate. Per ottenere i migliori effetti utilizzare dosaggi adeguati alla tipologia di infestanti, rispettando quanto indicato in etichetta.
Inerbimento artificiale: l’autunno è il periodo è ottimale per ottenere un buon insediamento dei
tappeti erbosi di graminacee pertanto in questa fase si consiglia di procedere alla semina. Questa
pratica costituisce un importate accorgimento agronomico volta alla prevenzione della diffusione
della fitoplasmosi Legno Nero
Si precisa che in caso di marcato calo delle temperature, con minime prossime allo zero, è bene
interrompere le semine che andranno eventualmente rimandate al periodo primaverile qualora
le condizioni risultino favorevoli.
Per maggiori informazioni consultare la specifica pagina del sito del Consorzio FitosanitarioProvinciale di Reggio Emilia:
Comunicato 30 |
Fase fenologica: fine vendemmia |
CONCIMAZIONE:
Da questa fase le piante provvedono all’accumulo di sostanze di riserva che verranno impiegate nelle prime fasi fenologiche della prossima stagione vegetativa.
E’ pertanto possibile provvedere ad interventi di concimazione ricordando che per quanto concerne le somministrazioni di Azoto non sono ammesse distribuzioni autunnali superiori a 40 kg/ha di azoto ed effettuate oltre il 15 ottobre.
Non intervenire nel caso di elevata umidità, prossima alla saturazione di campo.
Si ricorda che è obbligatorio fare riferimento ad un piano di fertilizzazione in riferimento al metodo “dose standard“ (metodo semplificato) o al piano di concimazione (metodo ordinario).
DIFESA
Oidio: nelle aziende particolarmente interessate dalla malattia valutare l’impiego di Ampelomices quisqualis al fine di diminuire il potenziale di inoculo per l’anno successivo. Tali trattamenti sono indirizzati contro le forme di svernamento dell’oidio. Il prodotto deve essere addizionato ad olio estivo (dose 0,1-0,2%) e preferibilmente distribuito in periodi caratterizzati da elevata umidità ambientale.
Giallumi (Flavescenza dorata, Legno nero): relativamente alle viti precedentemente contrassegnatesi consiglia di provvedere alla capitozzatura bassa, poco al di sopra del punto di innesto
Per quanto concerne le piante già capitozzate negli anni precedenti, che si presentano ulteriormente sintomatiche, si consiglia l’estirpo.
Mal dell’esca: si consiglia di provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche.
DISERBO
Impianti in produzione:
Il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
In questa fase è possibile impiegare GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Negli impianti in allevamento
E’ ammesso l’impiego di OXIFLUORFEN nel 2° - 3° anno, solo nel periodo tra l’ultima decade di settembre e la prima di maggio in impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile aumentare la dose fino a 1,5 l/ha (formulati al 48% di s.a; non più di 0,75 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare).
Nel I e II anno è possibile impiegare Pendimetalin (al 38,72% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 2 l/ha di f.c., ovvero non più di 1 litri sulla sola superficie da trattare)
Nel periodo autunnale ed invernale è impiegabile la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76% di s.a. 6 l/ha l/ha di f.c.)
DISERBO ALL’ESTERNO DEL VIGNETO (su tare, scoline, bordi dei fossi e capezzagne) PER IL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO
Le ortiche rappresentano una delle principali “piante nutrici” di Hyalesthes obsoletus, vettore del legno nero della vite. Di conseguenza, per contenere lo sviluppo dell’ortica e la diffusione del legno nero, è consigliabile eseguire un diserbo localizzato sulle aree infestate da ortiche sulle tare, scoline, bordi dei fossi e sulle capezzagne con formulati a base di Glifosate. Per ottenere i migliori effetti utilizzare dosaggi adeguati alla tipologia di infestanti, rispettando quanto indicato in etichetta.
Inerbimento artificiale: l’autunno è il periodo è ottimale per ottenere un buon insediamento dei tappeti erbosi di graminacee pertanto in questa fase si consiglia di procedere alla semina. Questa pratica costituisce un importate accorgimento agronomico volta alla prevenzione della diffusione della fitoplasmosi Legno Nero
Comunicato 29 |
Fase fenologica: vendemmia - fine vendemmia |
CONCIMAZIONE:
Da questa fase le piante provvedono all’accumulo di sostanze di riserva che verranno impiegate nelle prime fasi fenologiche della prossima stagione vegetativa.
E’ pertanto possibile provvedere ad interventi di concimazione ricordando che per quanto concerne le somministrazioni di Azoto non sono ammesse distribuzioni autunnali superiori a 40 kg/ha di azoto ed effettuate oltre il 15 ottobre.
Non intervenire nel caso di elevata umidità, prossima alla saturazione di campo.
Si ricorda che è obbligatorio fare riferimento ad un piano di fertilizzazione in riferimento al metodo “dose standard“ (metodo semplificato) o al piano di concimazione (metodo ordinario).
DIFESA
Peronospora: la difesa può ritenersi ultimata anche nei vigneti in allevamento.
Oidio: nelle aziende particolarmente interessate dalla malattia valutare l’impiego di Ampelomices quisqualis al fine di diminuire il potenziale di inoculo per l’anno successivo. Tali trattamenti sono indirizzati contro le forme di svernamento dell’oidio. Il prodotto deve essere addizionato ad olio estivo (dose 0,1-0,2%) e preferibilmente distribuito in periodi caratterizzati da elevata umidità ambientale.
Botrite: si osserva un incremento di casi significativi, in funzione dei tempi di carenza, valutare la possibilità di intervenire sulle varietà tardive utilizzando: eugenolo + geraniolo + timolo, oppure preparati biologici a base di Bicarbonato di potassio, AUreobasidium pullulanS, Bacillus SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS,
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi
- Eugenolo + geraniolo + timolo: massimo 4 interventi, fuori dal limite previsto per questa avversità.
- Bacillus subtilis, massimo 4 interventi
- Bacillus amyloliquefaciens, massimo 6 interventi
Giallumi (Flavescenza dorata, Legno nero): in presenza di piante con sintomi si consiglia di contrassegnarle e successivamente alla vendemmia provvedere alla capitozzatura bassa, poco al di sopra del punto di innesto.
Per quanto concerne le piante già capitozzate negli anni precedenti, che si presentano ulteriormente sintomatiche, si consiglia l’estirpo.
Mal dell’esca: si consiglia di provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche.
Comunicato 28 |
Fase fenologica: maturazione - vendemmia |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite
Peronospora: nei vigneti in allevamento, in previsione di precipitazioni, proseguire la difesa antiperonosporica con prodotti rameici
Botrite: si osservano sporadici casi con spaccature e lievi degenerazioni del grappolo con un incremento del rischio di sviluppo di infezioni in funzione delle precipitazioni ed dell’umidità ambientale, nelle situazioni maggiormente a rischio (spaccature e varietà particolarmente sensibili) valutare, in funzione dei tempi di carenza, la possibilità di intervenire sulle varietà a vendemmia tardiva utilizzando: eugenolo + geraniolo + timolo, oppure preparati biologici a base di Bicarbonato di potassio, AUreobasidium pullulanS, Bacillus SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS,
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi
- Fenexamide massimo 2 interventi
- Bacillus subtilis, massimo 4 interventi
- Bacillus amyloliquefaciens, massimo 6 interventi
- Eugenolo + geraniolo + timolo: massimo 4 interventi, fuori dal limite previsto per questa avversità.
Tignoletta: generazione ultimata
I rilievi di campo hanno evidenziano alcuni sporadici casi con infestazioni sopra soglia non più risolvibili con ulteriori interventi. La difesa può ritenersi ultimata anche per le raccolte tardive.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui
Cimice (Halyomorpha h.): dal monitoraggio si rileva una presenza sporadica e non significativa.
Giallumi (Flavescenza dorata, Legno nero): in presenza di piante con sintomi si consiglia di contrassegnarle e successivamente alla vendemmia provvedere alla capitozzatura bassa, poco al di sopra del punto di innesto.
Per quanto concerne le piante già capitozzate negli anni precedenti, che si presentano ulteriormente sintomatiche, si consiglia l’estirpo.
Mal dell’esca: si consiglia di provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche prima della vendemmia
Comunicato 27 |
Fase fenologica: maturazione - vendemmia |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora la difesa può ritenersi conclusa, ad eccezione dei vigneti in allevamento, dove in previsione di precipitazioni, dovranno proseguire gli interventi di difesa antiperonosporica con prodotti rameici
Oidio: la difesa può ritenersi conclusa.
Botrite: si osservano spaccature e lievi degenerazioni del grappolo con un incremento del rischio di sviluppo di infezioni in funzione di eventuali precipitazioni ed incremento dell’umidità ambientale, nelle situazioni maggiormente a rischio (spaccature e varietà particolarmente sensibili) valutare, in funzione dei tempi di carenza, la possibilità di intervenire utilizzando: FENEXAMIDE, eugenolo + geraniolo + timolo, oppure preparati biologici a base di Bicarbonato di potassio, AUreobasidium pullulanS, Bacillus SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS,
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi
- Fenexamide massimo 2 interventi
- Bacillus subtilis, massimo 4 interventi
- Bacillus amyloliquefaciens, massimo 6 interventi
- Eugenolo+geraniolo+timolo: massimo 4 interventi, fuori dal limite previsto per questa avversità.
Tignoletta: volo di terza generazione ultimato, ad eccezione di alcuni casi con una lieve ripresa del volo ascrivibile ad un possibile inizio della quarta generazione.
Nell’ultima settimana non sono state riscontrate deposizioni.
I rilievi di campo evidenziano alcuni casi con infestazioni sopra soglia con presenza di larve in differenti stadi di sviluppo derivanti alle nascite delle scorse settimane. La difesa può ritenersi ultimata anche per le raccolte tardive.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui
Cimice (Halyomorpha h.): dal monitoraggio si rileva una presenza sporadica e non significativa.
Giallumi (Flavescenza dorata, Legno nero): in presenza di piante con sintomi si consiglia di contrassegnarle e successivamente alla vendemmia provvedere alla capitozzatura bassa, poco al di sopra del punto di innesto.
Per quanto concerne le piante già capitozzate negli anni precedenti, che si presentano ulteriormente sintomatiche, si consiglia l’estirpo.
Mal dell’esca: si consiglia di provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche prima della vendemmia
Comunicato 26 |
Fase fenologica: maturazione - vendemmia |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora la difesa può ritenersi conclusa, ad eccezione dei vigneti in allevamento, dove in previsione di precipitazioni, dovranno proseguire gli interventi di difesa antiperonosporica con prodotti rameici.
Oidio: la difesa può ritenersi conclusa.
Botrite: volo di terza generazione pressoché esaurito. Nell’ultima settimana non sono state riscontrate deposizioni significative. Nei vigneti solitamente infestati la difesa è già stata effettuata attualmente con un buon contenimento delle infestazioni, mentre si rilevano limitati casi con infestazioni significative, verificare la situazione a livello aziendale.
Tignoletta: volo di terza generazione pressoché esaurito.Nell’ultima settimana non sono state riscontrate deposizioni significative. Nei vigneti solitamente infestati la difesa è già stata effettuata attualmente con un buon contenimento delle infestazioni, mentre si rilevano limitati casi con infestazioni significative, verificare la situazione a livello aziendale.
In generale la difesa può ritenersi ultimata, solamente in caso di superamento della soglia del 5% di grappoli infestati, intervenire con i prodotti sotto riportati esclusivamente su varietà tardive prestando attenzione ai tempi di carenza (vedi tabella).
Posizionamento delle differenti sostanze attive:
Sostanze attive |
Attività |
Epoca di applicazione |
SPINOSAD |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma.
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Indicazioni relative all’efficacia di diversi ceppi di B. thuringiensis nei confronti di Tignoletta
Ceppo |
Prodotto Commerciale |
% a.i. |
Attività (UI/mg) |
Efficacia contro Lobesia botrana |
B.t. kurstaki HD1 |
- DIPEL DF - PRIMIAL - BIOBIT |
6,4 |
32.0001 |
+++ |
B.t. kurstaki SA11 |
- DELFIN- - ABLE |
6,4 |
53.000 US2 |
+++ |
B.t. kurstaki SA12 |
- COSTAR |
18 |
90.0001 |
+++ |
B.t. kurstaki EG2348 |
- LEPINOX PLUS - Rapax |
15 |
32.0001 |
+++ |
B.t.aizawai/kurstaki GC91 |
- AGREE - TUREX |
3,8 |
25.0001 |
++ |
B.t.aizawai H7 |
- XENTARI - FLORBAC |
10,3 |
35,000 UP3 |
++ |
+ sufficiente; ++ discreto; +++ buono
1 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Trichoplusia ni. Il valore di riferimento è stato ottenuto tramite un saggio biologico nei confronti di uno standard di riferimento fornito dall’Istituto Pasteur (ceppo E61) il cui titolo è stato fissato in 1.000 Unità di Attività per mg.
2 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Spodptera exigua
3 Unità internazionali basate sulle larve di Plutella xylostella
Indicazioni per il corretto impiego dei formulati a base di Bacillus thuringiensis
- Il Bacillus thuringiensis agisce per ingestione ed esplica la massima attività se applicato quando le
larve sono nei primi stadi di sviluppo (uova testa nera).
- Si raccomanda di ripetere l’applicazione dopo circa 7-8 giorni e di utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati.
- In presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di preparare la miscela.
- Non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia Bordolese).
- Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui
Cocciniglie: si segnalano infestazioni di differenti specie, verificare la situazione di campo. In caso si rilevino infestazioni significative, in considerazione della fase fenologica avanzata e delle infestazioni generalmente molto localizzate rivolgersi al tecnico di riferimento per valutare l’effettiva necessità di intervento.
Giallumi (Flavescenza dorata, Legno nero): in presenza di piante con sintomi si consiglia di contrassegnarle e successivamente alla vendemmia provvedere alla capitozzatura bassa, poco al di sopra del punto di innesto. Per quanto concerne le piante già capitozzate negli anni precedenti, che si presentano ulteriormente sintomatiche, si consiglia l’estirpo.
Mal dell’esca: si consiglia di provvedere all’estirpo delle piante sintomatiche prima della vendemmia
Comunicato 25 |
Fase fenologica: inizio maturazione |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora la difesa può ritenersi conclusa, ad eccezione dei vigneti in allevamento, dove in previsione di precipitazioni, dovranno proseguire gli interventi di difesa antiperonosporica con prodotti rameici
Oidio: la difesa può ritenersi conclusa.
Botrite: le condizioni meteo non sono favorevoli alla malattia, i sintomi rilevati nelle scorse settimane si sono mantengono stabili, attualmente non si ritengono opportuni specifici interventi Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini.
Tignoletta: prosegue il volo di terza generazione con catture generalmente in calo, ad esclusione della zona pedecollinare dove si assiste ad un incremento del volo. Nell’ultima settimana le nuove deposizioni di uova sono state limitate con un lieve incremento delle uova schiuse, rimane comunque opportuno verificare la situazione a livello aziendale. Nei vigneti solitamente infestati la difesa è già stata effettuata attualmente con un buon contenimento delle infestazioni.
Al superamento della soglia (5 % di grappoli infestati da uova e/o larve) intervenire con formulati larvicidi (vedi tabella).
Posizionamento delle differenti sostanze attive:
Sostanza attiva |
Attività |
Epoca di applicazione |
SPINOSAD |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma.
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Indicazioni relative all’efficacia di diversi ceppi di B. thuringiensis nei confronti di Tignoletta
Ceppo |
Prodotto Commerciale |
% a.i. |
Attività (UI/mg) |
Efficacia contro Lobesia botrana |
B.t. kurstaki HD1 |
- DIPEL DF - PRIMIAL - BIOBIT |
6,4 |
32.0001 |
+++ |
B.t. kurstaki SA11 |
- DELFIN- - ABLE |
6,4 |
53.000 US2 |
+++ |
B.t. kurstaki SA12 |
- COSTAR |
18 |
90.0001 |
+++ |
B.t. kurstaki EG2348 |
- LEPINOX PLUS - Rapax |
15 |
32.0001 |
+++ |
B.t.aizawai/kurstaki GC91 |
- AGREE - TUREX |
3,8 |
25.0001 |
++ |
B.t.aizawai H7 |
- XENTARI - FLORBAC |
10,3 |
35,000 UP3 |
++ |
+ sufficiente; ++ discreto; +++ buono
1 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Trichoplusia ni. Il valore di riferimento è stato ottenuto tramite un saggio biologico nei confronti di uno standard di riferimento fornito dall’Istituto Pasteur (ceppo E61) il cui titolo è stato fissato in 1.000 Unità di Attività per mg.
2 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Spodptera exigua
3 Unità internazionali basate sulle larve di Plutella xylostella
Indicazioni per il corretto impiego dei formulati a base di Bacillus thuringiensis
- Il Bacillus thuringiensis agisce per ingestione ed esplica la massima attività se applicato quando le larve sono nei primi stadi di sviluppo (uova testa nera).
- Si raccomanda di ripetere l’applicazione dopo circa 7-8 giorni e di utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati.
- In presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di preparare la miscela.
- Non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia Bordolese).
- Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui
Cocciniglie: si segnalano infestazioni di differenti specie, verificare la situazione di campo. In caso si rilevino infestazioni significative, in considerazione della fase fenologica avanzata e delle infestazioni generalmente molto localizzate rivolgersi al tecnico di riferimento per valutare l’effettiva necessità di intervento.
Comunicato 24 |
Fase fenologica: invaiatura - inizio maturazione |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora la difesa può ritenersi conclusa, ad eccezione dei vigneti in allevamento, dove in previsione di precipitazioni, dovranno proseguire gli interventi di difesa antiperonosporica con prodotti rameici
Oidio: la difesa può ritenersi conclusa.
Botrite: le condizioni meteo non sono favorevoli alla malattia, i sintomi rilevati nelle scorse settimane si sono mantengono stabili, attualmente non si ritengono opportuni specifici interventi Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini
Tignoletta: si rileva una situazione di campo estremamente difforme, prosegue il volo di terza generazione con catture e andamento molto variabili. Prosegue la deposizione di uova con un incremento delle aziende sopra soglia.
In funzione di quanto descritto è opportuno verificare la situazione a livello aziendale anche laddove le catture non risultassero significative.
Al superamento della soglia (5 % di grappoli infestati da uova e/o larve) intervenire indicativamente dal fine settimana con formulati ovo-larvicidi e larvicidi (vedi tabella).
Posizionamento delle differenti sostanze attive:
Sostanza attiva |
Attività |
Epoca di applicazione |
METOXIFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
INDOXACARB |
Ovo- larvicida |
Uova testa nera |
SPINOSAD |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma.
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Indicazioni relative all’efficacia di diversi ceppi di B. thuringiensis nei confronti di Tignoletta
Ceppo |
Prodotto Commerciale |
% a.i. |
Attività (UI/mg) |
Efficacia contro Lobesia botrana |
B.t. kurstaki HD1 |
- DIPEL DF - PRIMIAL - BIOBIT |
6,4 |
32.0001 |
+++ |
B.t. kurstaki SA11 |
- DELFIN- - ABLE |
6,4 |
53.000 US2 |
+++ |
B.t. kurstaki SA12 |
- COSTAR |
18 |
90.0001 |
+++ |
B.t. kurstaki EG2348 |
- LEPINOX PLUS - Rapax |
15 |
32.0001 |
+++ |
B.t.aizawai/kurstaki GC91 |
- AGREE - TUREX |
3,8 |
25.0001 |
++ |
B.t.aizawai H7 |
- XENTARI - FLORBAC |
10,3 |
35,000 UP3 |
++ |
+ sufficiente; ++ discreto; +++ buono
1 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Trichoplusia ni. Il valore di riferimento è stato ottenuto tramite un saggio biologico nei confronti di uno standard di riferimento fornito dall’Istituto Pasteur (ceppo E61) il cui titolo è stato fissato in 1.000 Unità di Attività per mg.
2 Unità internazionali basate su prove biologiche sulle larve di Spodptera exigua
3 Unità internazionali basate sulle larve di Plutella xylostella
Indicazioni per il corretto impiego dei formulati a base di Bacillus thuringiensis
- Il Bacillus thuringiensis agisce per ingestione ed esplica la massima attività se applicato quando le larve sono nei primi stadi di sviluppo (uova testa nera).
- Si raccomanda di ripetere l’applicazione dopo circa 7-8 giorni e di utilizzare formulati di recente produzione e ben conservati.
- In presenza di acque con pH superiore ad 8 è necessario acidificare preventivamente l'acqua prima di preparare la miscela.
- Non miscelare con prodotti a reazione alcalina (calce e poltiglia Bordolese).
- Assicurare una completa e uniforme bagnatura della vegetazione da proteggere
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui
Cocciniglie: si segnalano infestazioni di differenti specie, verificare la situazione di campo. In caso si rilevino infestazioni significative, in considerazione della fase fenologica avanzata e delle infestazioni generalmente molto localizzate rivolgersi al tecnico di riferimento per valutare l’effettiva necessità di intervento.
Comunicato 23 |
Fase fenologica: inizio invaiatura, invaiatura |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora la difesa può ritenersi conclusa, ad eccezione dei vigneti in allevamento, dove in previsione di precipitazioni, dovranno proseguire gli interventi di difesa antiperonosporica con prodotti rameici
Oidio: la difesa può ritenersi conclusa.
Botrite: le condizioni meteo non sono favorevoli alla malattia, i sintomi rilevati nelle scorse settimane si sono mantengono stabili, attualmente non si ritengono opportuni specifici interventi Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini
Tignoletta: si rileva una situazione di campo estremamente difforme, prosegue il volo di terza generazione con catture e andamento molto variabili. Nell’ultima settimana si è osservato un incremento della deposizione di uova anche se sono poche le aziende attualmente sopra soglia.
In funzione di quanto descritto è opportuno verificare la situazione a livello aziendale anche laddove le catture non risultassero significative.
Al superamento della soglia (5 % di grappoli infestati da uova e/o larve) intervenire indicativamente dal fine settimana con formulati ovo-larvicidi e larvicidi (vedi tabella).
Posizionamento delle differenti sostanze attive:
Sostanze attive |
Attività |
Epoca di applicazione |
METOXIFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
TEBUFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
INDOXACARB |
Ovo- larvicida |
Uova testa nera |
SPINOSAD |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma.
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui
Comunicato 22 |
Fase fenologica: inizio invaiatura, invaiatura |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite
Peronospora: i rilievi hanno evidenziato la presenza di sporadici sintomi riconducibili a infezioni delle scorse settimane.
La recettività del grappolo e l’andamento meteorologico non favorevole concorrono a diminuire il rischio di infezioni significative.
Con l’intervenendo consigliato entro il 23 luglio con prodotti rameici la difesa può ritenersi conclusa, ad eccezione dei vigneti interessati da infezioni in atto dove la difesa dovrà proseguire fino a completa invaiatura
Nei vigneti in allevamento, in previsione di preipitazioni, dovranno proseguire gli interventi di difesa antiperonosporica con prodotti rameici
Oidio: con l’invaiatura il rischio di infezioni diminuisce significativamente, verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta.
Botrite: i sintomi rilevati nelle scorse settimane si sono mantenuti stabili, attualmente non si ritengono opportuni specifici interventi Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini
Tignoletta: si rileva una situazione di campo estremamente difforme, con volo di terza generazione molto variabile nel numero di catture. Attualmente non si osservano significative deposizioni di uova pertanto indicazioni relative al posizionamento di eventuali interventi verranno fornite nei prossimi bollettini.
In funzione di quanto descritto è opportuno valutare la situazione a livello aziendale anche laddove le catture non risultassero significative.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
ASPETTI AGRONOMICI
Irrigazione: visto il perdurare di assenza di precipitazioni significative procedere od eventualmente completare gli interventi prima dell’invaiatura.
Comunicato 21 |
Fase fenologica: chiusura grappolo, inizio invaiatura |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite
Peronospora: i rilievi hanno evidenziato la presenza di sporadici sintomi riconducibili a infezioni delle scorse settimane nonché la comparsa di alcuni nuovi sintomi limitatamente alle aree ove si sono avute precipitazioni nella giornata di venerdì 14 luglio.
La recettività del grappolo e l’andamento meteorologico non favorevole concorrono a diminuire il rischio di infezioni significative.
Le previsioni meteorologiche indicano un netto cambio di circolazione all’inizio della prossima settimana. La nostra provincia sarà dunque interessata da un passaggio perturbato con temperature in sensibile calo e possibili temporali tra lunedì e martedì prossimi.
I rilievi nei campi spia hanno rilevato la presenza di infezioni primarie di entità piuttosto contenuta (1-2 macchie) in alcune aree. Tali infezioni sono riconducibili proprio alle piogge della scorsa settimana.
A due settimane dal precedente trattamento, si consiglia di ripristinare la copertura prima dell’eventuale rischio di precipitazione, intervenendo entro il 23 luglio con prodotti a modalità di impiego preventiva A2 rameici (idrossidi o ossicloruri di rame, poltiglia bordolese, solfato tribasico, ecc.).
Oidio: si segnalano sintomi in leggera progressione. Verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta.
Botrite: i sintomi rilevati nelle scorse settimane si sono mantenuti stabili, attualmente non si ritengono opportuni specifici interventi Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini
Tignoletta: nella maggior parte del territorio si osserva l’inizio del volo relativo alla terza generazione con catture ancora contenute. Non sono ancora state individuate nuove deposizioni numericamente significative ma si osserva la presenza di alcune larve ormai sviluppate relative alla precedente generazione per le quali in questa fase non si ritengono necessari ulteriori interventi. Indicazioni relative a eventuali trattamenti verranno fornite nei prossimi bollettini.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
ASPETTI AGRONOMICI
Irrigazione: visto il perdurare di assenza di precipitazioni significative procedere od eventualmente completare gli interventi prima dell’invaiatura.
Comunicato 20 |
Fase fenologica: chiusura grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite
Peronospora: i rilievi hanno evidenziato la presenza di infezioni primarie riconducibili proprio alle piogge della scorse settimana. Tali infezioni risultano di entità piuttosto contenuta e maggiormente diffusi in aree pedecollinari.
Il precedente trattamento preventivo con prodotti di copertura, consigliato per il 8 luglio manterrà protetta la vegetazione per 8 -10 giorni in funzione dell’accrescimento e dell’andamento meteo.
Prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate dal Consorzio Fitosanitario provinciale di Reggio Emilia.
Oidio: si segnalano lievi e sporadici sintomi in leggera progressione. Verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta.
Botrite: i sintomi rilevati la scorsa settimana si sono mantenuti stabili, attualmente non si ritengono opportuni specifici interventi Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini
Tignoletta: si è concluso il volo di seconda generazione. In alcuni contesti si rileva un lieve incremento di fori, in questa fase non si ritengono necessari ulteriori interventi in funzione dello sviluppo larvale; prestare attenzione all’inizio del volo di terza generazione
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
ASPETTI AGRONOMICI
Irrigazione: visto il perdurare di assenza di precipitazioni significative procedere od eventualmente completare gli interventi prima dell’invaiatura.
Comunicato 19 |
Fase fenologica: chiusura grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite
Peronospora: le previsioni meteorologiche indicano un promontorio anticiclonico che manterrà tempo stabile e soleggiato, favorendo un graduale ma costante aumento delle temperature. Tuttavia, domenica 9 luglio il passaggio di una debole perturbazione atlantica determinerà un modesto incremento della nuvolosità, con locali addensamenti anche associati a rovesci o temporali.
Cieli nuovamente sereni ad inizio della prossima settimana.
Secondo il calendario Baldacci, dal 3 al 5 luglio erano previste le evasioni della malattia per i temporali verificatisi in modo difforme nelle diverse zone il 27 e il 28 giugno.
I rilievi nei campi spia hanno rilevato la presenza di infezioni primarie in alcune aree soprattutto di pedecollina, riconducibili proprio alle piogge della scorsa settimana. Tali infezioni risultano di entità piuttosto contenuta e variabile da una a qualche decina di macchie.
Il precedente trattamento preventivo con prodotti di copertura, consigliato per il 24 giugno ha svolto la sua azione preventiva nei confronti della malattia.
Pertanto, con il grappolo in completo sviluppo e la presenza di nuova vegetazione, si consiglia di ripristinare la copertura prima dell’eventuale rischio di precipitazione, intervenendo l’8 luglio con prodotti a modalità di impiego preventiva A2 rameici (idrossidi o ossicloruri di rame, poltiglia bordolese, solfato tribasico, ecc.).
Oidio: vista la fase di sensibilità del grappolo e le condizioni ancora favorevoli allo sviluppo dell’oidio, si suggerisce di abbinare zolfo, impiegando dosaggi crescenti.
Scafoideo: si ricorda che in funzione della determinazione del SFR n. 8072 del 19 maggio 2016 il termine ultimo per l’intervento obbligatorio è il 10 luglio. Per eventuali residui interventi fare riferimento alle indicazioni fornite nei precedenti bollettini
Botrite: si rileva la presenza di alcuni acini interessati da marciumi, l’andamento meteorologico previsto risulta sfavorevole alla progressione di eventuali sintomi, pertanto attualmente non si ritengono opportuni ulteriori interventi.
Verificare la situazione di campo, eventuali indicazioni verranno fornite nei prossimi bollettini
Tignoletta: si è concluso il volo di seconda generazione.
Si rileva un leggero incremento di fori su acini anche se nella maggior parte dei casi con valori sotto soglia. Si raccomanda di verificare la situazione ed eventualmente nelle aziende solitamente infestate qualora si rilevassero nuove nascite al superamento della soglia (5 % di grappoli infestati da uova e/o larve) completare la difesa con larvicidi.
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma. Posizionamento delle differenti sostanze attive:
Sostanze attive |
Attività |
Epoca di applicazione |
SPINOSAD |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo e della eventuale necessità di interventi su grappolo proseguire con le operazioni di leggera cimatura.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 18 |
Fase fenologica: chiusura grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite
Peronospora: in campo non si osservano sintomi significativi, il trattamento consigliato con prodotti di copertura categoria A2 (Rameici) ha mantenuto protetta la vegetazione relativamente alle piogge di inizio – metà settimana. Prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate tramite il bollettino n. 10 di prossima pubblicazione.
Oidio: nei campi spia si segnalano lievi e sporadici sintomi in leggera progressione. Verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta..
Scafoideo: dal monitoraggio si rileva la presenza di forme giovanili di 3° - 4° età. In provincia di Reggio Emilia, le disposizioni di lotta obbligatoria a FD (determinazione del SFR n. 8072 del 19 maggio 2016) prevedono un solo trattamento obbligatorio contro Scaphoideus titanus.
Il trattamento andrà eseguito nel periodo 19 – 30 giugno
In ogni caso, con l’intervento obbligatorio non è consentito intervenire prima del 10 giugno (e comunque non prima della completa sfioritura della vite e dopo avere sfalciato le eventuali erbe spontanee fiorite sottostanti la coltura) e non oltre il 10 luglio.
Prodotti ammessi in lotta integrata ai sensi dei seguenti provvedimenti:
Reg. CE 1698/2005, Reg. CE 1234/2007, L.R. 28/98 e L.R. 28/99
Sostanza attiva |
Avversità indicata in etichetta |
Tempo di carenza |
Clorpirifos |
Cicaline |
30 |
Clorpirifos metile |
Scaphoideus titanus |
15 |
Acetamiprid |
Cicaline |
14 |
Etofenprox |
Cicaline |
21 |
Thiamethoxam |
Scaphoideus titanus |
21 |
NOTE E LIMITAZIONI D’IMPIEGO DEI PRODOTTI
(1) In caso di presenza elevata di Scafoideo, sono ammessi al massimo due trattamenti (di cui uno obbligatorio, come già precisato, da effettuarsi entro le date convenute).
(2) Nei campi di piante madri sono obbligatori 2 trattamenti all’anno ma sono ammessi 3 interventi l'anno.
(3) Nei barbatellai sono obbligatori 3 trattamenti.
(4) Laddaove sono obbligatori più di 1 intervento il secondo è comunque entro il 31 luglio
(5) Thiamethoxam e Acetamiprid sono impiegabili solo una volta all’anno indipendentemente dall’avversità e nei primi giorni consigliati.
(6) I fosforganici clorpirifos e clorpirifos metile possono essere utilizzati singolarmente solo una volta all’anno (es. se si realizza un solo intervento si può utilizzare clorpirifos oppure clorpirifos metile; in caso di due interventi non è possibile ripetere lo stesso fosforganico).
(7) In un anno sulla vite sono impiegabili al massimo due fosforganici indipendentemente dall’avversità.
(8) Le aziende agricole ubicate nelle aree nelle quali è previsto un trattamento obbligatorio che adottano strategie di difesa di tipo integrata obbligatoria od integrata volontaria, che intendono utilizzare, per la lotta allo scafoideo, i prodotti ammessi in agricoltura biologica debbono eseguire almeno i due interventi previsti per i vigneti a conduzione biologica.
DIA (Difesa Inegrata Avanzata)
Divieti: sulla coltura non sono utilizzabili i fosforganici. Contro scafoideo sono ammessi solo Thiamethoxam, Acetamiprid, Buprofezin (vedi informazioni specifiche sopra riportate).
IMPORTANTE:provvedere al preliminare sfalcio della vegetazione sottostate il vigneto per preservare pronubi ed entomofauna utile
Botrite: in alcune zone della provincia si sono verificate eventi gandinigeni. In caso di danneggiamento significativo, laddove non sono stati effettuati interventi in fase di pre-chiusura, intervenire al più presto con un intervento antibotritico utilizzando: Fluazinam, Pirimetanil, Ciprodinil + Fludioxonil, Boscalid, Fenpirazamine, BICARBONATO DI K, BACILLUS SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS, aUREOBASIDIUM PULLULANS.
Si ricorda che:
- Contro questa avversità massimo 2 trattamenti per anno con prodotti di sintesi
- Boscalid massimo 1 trattamento
- Ciprodinil + Fludioxonil massimo 1 trattamento
- Fenpirazamine massimo 1 trattamento
- Pirimetanil massimo 1 trattamento
- Fluazinam massimo 2 interventi all’anno
-Bacillus amyloliquefaciens massimo 6 interventi all’anno
-Bacillus subtilis massimo 4 interventi all’anno
Tignoletta: volo di seconda generazione in esaurimento. Le infestazioni appaiono nella maggior parte dei casi contenute.
Si raccomanda di verificare la presenza di uova e/o larve anche in assenza di catture o quando quest’ultime siano esigue; al superamento della soglia (5 % di grappoli infestati da uova e/o larve) intervenire ovo-larvicidi o larvicidi in funzione di quanto riscontrato.
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma. Posizionamento delle differenti sostanze attive
Sostanze attive |
Attività |
Epoca di applicazione |
METOXIFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
TEBUFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
INDOXACARB |
Ovo- larvicida |
Uova testa nera |
SPINOSAD |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
Cocciniglia: in alcune aziende si segnala la migrazione di forme giovanili di Partenolecanium. In questa fase l’intervento per la lotta allo scafoideo con ACETAMIPRID, THIAMETOXAN, CLORPIRIFOS METILE, CLORPIRIFOS ETILE è da ritenersi efficace anche per questa cocciniglia.
Si ricorda che:
- Thiametoxan, Acetamiprid: massimo 1 intervento
- Clorpirifos metile massimo 1 intervento
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo e della eventuale necessità di interventi su grappolo proseguire con le operazioni di leggera cimatura.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 17 |
Fase fenologica: chiusura grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: in campo non si osservano sintomi significativi, il trattamento consigliato con prodotti di copertura categoria A2 (Rameici) A3 (Formulati a base di Zoxamide + rame) ha mantenuto protetta la vegetazione relativamente alle piogge della scorsa settimana.
Prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate tramite il bollettino n. 9 di prossima pubblicazione.
Oidio: nei campi spia si segnalano lievi e sporadici sintomi da alcune settimane e dalla scorsa settimana anche su grappolo. Verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta.
Scafoideo: dal monitoraggio si rileva la presenza di forme giovanili di 3° età. In provincia di Reggio Emilia, le disposizioni di lotta obbligatoria a FD (determinazione del SFR n. 8072 del 19 maggio 2016) prevedono un solo trattamento obbligatorio contro Scaphoideus titanus.
Il trattamento andrà eseguito nel periodo 19 – 30 giugno
In ogni caso, con l’intervento obbligatorio non è consentito intervenire prima del 10 giugno (e comunque non prima della completa sfioritura della vite e dopo avere sfalciato le eventuali erbe spontanee fiorite sottostanti la coltura) e non oltre il 10 luglio.
Prodotti ammessi in lotta integrata ai sensi dei seguenti provvedimenti:
Reg. CE 1698/2005, Reg. CE 1234/2007, L.R. 28/98 e L.R. 28/99
Sostanza attiva |
Avversità indicata in etichetta |
Tempo di carenza |
Clorpirifos |
Cicaline |
30 |
Clorpirifos metile |
Scaphoideus titanus |
15 |
Acetamiprid |
Cicaline |
14 |
Etofenprox |
Cicaline |
21 |
Thiamethoxam |
Scaphoideus titanus |
21 |
NOTE E LIMITAZIONI D’IMPIEGO DEI PRODOTTI
(1) In caso di presenza elevata di Scafoideo, sono ammessi al massimo due trattamenti (di cui uno obbligatorio, come già precisato, da effettuarsi entro le date convenute).
(2) Nei campi di piante madri sono obbligatori 2 trattamenti all’anno ma sono ammessi 3 interventi l'anno.
(3) Nei barbatellai sono obbligatori 3 trattamenti.
(4) Laddaove sono obbligatori più di 1 intervento il secondo è comunque entro il 31 luglio
(5) Thiamethoxam e Acetamiprid sono impiegabili solo una volta all’anno indipendentemente dall’avversità e nei primi giorni consigliati.
(6) I fosforganici clorpirifos e clorpirifos metile possono essere utilizzati singolarmente solo una volta all’anno (es. se si realizza un solo intervento si può utilizzare clorpirifos oppure clorpirifos metile; in caso di due interventi non è possibile ripetere lo stesso fosforganico).
(7) In un anno sulla vite sono impiegabili al massimo due fosforganici indipendentemente dall’avversità.
(8) Le aziende agricole ubicate nelle aree nelle quali è previsto un trattamento obbligatorio che adottano strategie di difesa di tipo integrata obbligatoria od integrata volontaria, che intendono utilizzare, per la lotta allo scafoideo, i prodotti ammessi in agricoltura biologica debbono eseguire almeno i due interventi previsti per i vigneti a conduzione biologica.
DIA (Difesa Inegrata Avanzata)
Divieti: sulla coltura non sono utilizzabili i fosforganici. Contro scafoideo sono ammessi solo Thiamethoxam, Acetamiprid, Buprofezin (vedi informazioni specifiche sopra riportate).
IMPORTANTE:provvedere al preliminare sfalcio della vegetazione sottostate il vigneto per preservare pronubi ed entomofauna utile
Tignoletta: prosegue il volo relativo alla seconda generazione con catture estremamente difformi. Le popolazioni e la deposizione appaiono nella maggior parte dei casi contenute.
Si raccomanda di verificare la presenza di uova e/o larve anche in assenza di catture o quando quest’ultime siano esigue.
Nelle aziende solitamente infestate è possibile intervenire da questi giorni con formulati ovo-larvicidi (vedi tabella).
Nei restanti casi intervenire al superamento della soglia (5 % di grappoli infestati da uova e/o larve).
Si ricorda che per una buona efficacia di questi interventi occorre assicurare una adeguata bagnatura dei grappoli, curando la qualità dell’applicazione e della gestione agronomica della chioma. Posizionamento delle differenti sostanze attive:
Sostanze attive |
Attività |
Epoca di applicazione |
METOXIFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
TEBUFENOZIDE |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera |
INDOXACARB |
Ovo- larvicida |
Uova testa nera |
SPINOSAD |
Ovo-larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa |
EMAMECTINA |
Larvicida |
Uova testa nera |
Bacillus thuringiensis |
Larvicida |
Uova testa nera-inizio schiusa. Il trattamento deve essere ripetuto dopo 7-8 giorni. |
Si ricorda che:
- Sono ammessi al massimo 2 interventi all'anno con prodotti di sintesi.
- Spinosad al massimo 3 interventi all'anno indipendentemente dall'avversità.
- Emamectina massimo due trattamenti all’anno
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
Cocciniglia: in alcune aziende si segnala la migrazione di forme giovanili di Partenolecanium. In caso di presenza riscontrata durante la potatura o se solitamente infestatagli l’eventuale intervento eseguito con OLIO MINERALE, THIAMETOXAN, CLORPIRIFOS METILE.
Si ricorda che:
- Thiametoxan, Acetamiprid: massimo 1 intervento
- Clorpirifos metile massimo 1 intervento
Ingiallimenti fogliari: in alcune zone si evidenziano diffusi ingiallimenti fogliari di natura fisiologica maggiormente ricorrenti su vr. Ancellotta. Verificare la situazione
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo e della eventuale necessità di interventi su grappolo proseguire con le operazioni di leggera cimatura.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 16 |
Fase fenologica: mignolatura - chiusura grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: il trattamento consigliato con prodotti di copertura categoria A2 (Rameici) A3 (Formulati a base di Zoxamide + rame) ha mantenuto protetta la vegetazione relativamente alle piogge di mercoledì sera. Laddove le precipitazioni sono state più consistenti , oltre i 40 – 50 mm, potrebbero essersi verificate sporadiche infezioni che in funzione dell’epoca e delle previsioni per i prossimi giorni possono ritenersi trascurabili. Sarà importante proteggere la vegetazione prima dell’evasione. Prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate tramite il bollettino n. 9 di prossima pubblicazione.
Oidio: nei campi spia si segnalano lievi e sporadici sintomi da alcune settimane e dalla scorsa settimana anche su grappolo. Verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta.
Scafoideo: dal monitoraggio si rileva la presenza di forme giovanili di 3° età. In provincia di Reggio Emilia, le disposizioni di lotta obbligatoria a FD (determinazione del SFR n. 8072 del 19 maggio 2016) prevedono un solo trattamento obbligatorio contro Scaphoideus titanus.
Il trattamento andrà eseguito nel periodo 19 – 30 giugno
In ogni caso, con l’intervento obbligatorio non è consentito intervenire prima del 10 giugno (e comunque non prima della completa sfioritura della vite e dopo avere sfalciato le eventuali erbe spontanee fiorite sottostanti la coltura) e non oltre il 10 luglio.
Prodotti ammessi in lotta integrata ai sensi dei seguenti provvedimenti:
Reg. CE 1698/2005, Reg. CE 1234/2007, L.R. 28/98 e L.R. 28/99
Sostanza attiva |
Avversità indicata in etichetta |
Tempo di carenza |
Clorpirifos |
Cicaline |
30 |
Clorpirifos metile |
Scaphoideus titanus |
15 |
Acetamiprid |
Cicaline |
14 |
Etofenprox |
Cicaline |
21 |
Thiamethoxam |
Scaphoideus titanus |
21 |
NOTE E LIMITAZIONI D’IMPIEGO DEI PRODOTTI
(1) In caso di presenza elevata di Scafoideo, sono ammessi al massimo due trattamenti (di cui uno obbligatorio, come già precisato, da effettuarsi entro le date convenute).
(2) Nei campi di piante madri sono obbligatori 2 trattamenti all’anno ma sono ammessi 3 interventi l'anno.
(3) Nei barbatellai sono obbligatori 3 trattamenti.
(4) Laddaove sono obbligatori più di 1 intervento il secondo è comunque entro il 31 luglio
(5) Thiamethoxam e Acetamiprid sono impiegabili solo una volta all’anno indipendentemente dall’avversità e nei primi giorni consigliati.
(6) I fosforganici clorpirifos e clorpirifos metile possono essere utilizzati singolarmente solo una volta all’anno (es. se si realizza un solo intervento si può utilizzare clorpirifos oppure clorpirifos metile; in caso di due interventi non è possibile ripetere lo stesso fosforganico).
(7) In un anno sulla vite sono impiegabili al massimo due fosforganici indipendentemente dall’avversità.
(8) Le aziende agricole ubicate nelle aree nelle quali è previsto un trattamento obbligatorio che adottano strategie di difesa di tipo integrata obbligatoria od integrata volontaria, che intendono utilizzare, per la lotta allo scafoideo, i prodotti ammessi in agricoltura biologica debbono eseguire almeno i due interventi previsti per i vigneti a conduzione biologica.
DIA (Difesa Inegrata Avanzata)
Divieti: sulla coltura non sono utilizzabili i fosforganici. Contro scafoideo sono ammessi solo Thiamethoxam, Acetamiprid, Buprofezin (vedi informazioni specifiche sopra riportate).
IMPORTANTE: provvedere al preliminare sfalcio della vegetazione sottostate il vigneto per preservare pronubi ed entomofauna utile
Tignoletta: il volo di seconda generazione è ripreso in maniera generalizzata sul territorio con catture molto variabili.
Nelle aziende solitamente infestate, con catture significative, valutare il posizionamento di CLORANTRANILIPROLE in questi ultimi giorni utili in funzione del momento di inizio del volo e prima della chiusura del grappolo.
Nei restanti casi le indicazioni, per l’impiego di prodotti ovo-larvicidi e larvicidi verranno fornite nei prossimi bollettini in funzione dell’evoluzione delle popolazioni.
Si ricorda che:
- Clorantraniliprole: massimo 1 intervento all’anno
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili alla pagina:
Botrite: nelle aziende solitamente interessate, in fase di pre-chiusura grappolo, su cv. sensibili valutare la possibilità di effettuare un intervento antibotritico preventivo utilizzando: Fluazinam, Pirimetanil, Ciprodinil + Fludioxonil, Boscalid, Fenpirazamine, BICARBONATO DI K, BACILLUS SUBTILIS, BACILLUS AMYLOLIQUEFACIENS, aUREOBASIDIUM PULLULANS.
Si ricorda che:
- Contro questa avversità massimo 2 trattamenti per anno con prodotti di sintesi
- Boscalid massimo 1 trattamento
- Ciprodinil + Fludioxonil massimo 1 trattamento
- Fenpirazamine massimo 1 trattamento
- Pirimetanil massimo 1 trattamento
- Fluazinam massimo 2 interventi all’anno
- Bacillus amyloliquefaciens massimo 6 interventi all’anno
- Bacillus subtilis massimo 4 interventi all’anno
Bostrico: eliminare le fascine trappola
Cocciniglia: in alcune aziende si segnala la migrazione di forme giovanili di Partenolecanium. In caso di presenza riscontrata durante la potatura o se solitamente infestatagli l’eventuale intervento eseguito con OLIO MINERALE, THIAMETOXAN, CLORPIRIFOS METILE.
Si ricorda che:
- Thiametoxan, Acetamiprid: massimo 1 intervento
- Clorpirifos metile massimo 1 intervento
Ingiallimenti fogliari: in alcune zone si evidenziano diffusi ingiallimenti fogliari di natura fisiologica maggiormente ricorrenti su vr. Ancellotta. Verificare la situazione
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo iniziare le operazioni di leggera cimatura; in questa fase è altresì necessario iniziare le operazioni di pettinatura negli impianti GDC.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 15 |
Fase fenologica: allegagione - mignolatura |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: le previsioni meteorologiche indicano la presenza di un robusto campo di alta pressione che manterrà condizioni di tempo stabile previsto per almeno 5 -7 giorni.
Il trattamento preventivo con prodotti di copertura, consigliato per il 4 – 5 giugno ha protetto la vegetazione in occasione delle esigue precipitazioni di inizio settimana. Attualmente non si segnalano nuovi sintomi. Prestare attenzione alle prossime indicazioni che verranno diramate attraverso il bollettino antiperonosporico n. 8 di prossima pubblicazione.
Per approfondimenti clicca qui
Oidio: nei campi spia si segnalano sintomi da alcune settimane e nei giorni scorsi anche su grappolo in un campo spia. Verificare la situazione ed eventualmente procedere con interventi eradicanti a base di zolfo in questa fase applicabile anche in forma polverulenta.
Scafoideo: dal monitoraggio si rileva la presenza di forme giovanili di 3° età. In provincia di Reggio Emilia, le disposizioni di lotta obbligatoria a FD (determinazione del SFR n. 8072 del 19 maggio 2016) prevedono un solo trattamento obbligatorio contro Scaphoideus titanus.
Il trattamento andrà eseguito nel periodo 19 – 30 giugno
In ogni caso, con l’intervento obbligatorio non è consentito intervenire prima del 10 giugno (e comunque non prima della completa sfioritura della vite e dopo avere sfalciato le eventuali erbe spontanee fiorite sottostanti la coltura) e non oltre il 10 luglio.
Prodotti ammessi in lotta integrata ai sensi dei seguenti provvedimenti:
Reg. CE 1698/2005, Reg. CE 1234/2007, L.R. 28/98 e L.R. 28/99
Sostanza attiva |
Avversità indicata in etichetta |
Tempo di carenza |
Buprofezin (1) |
Scaphoideus titanus |
21 |
Clorpirifos |
Cicaline |
30 |
Clorpirifos metile |
Scaphoideus titanus |
15 |
Acetamiprid |
Cicaline |
14 |
Etofenprox |
Cicaline |
21 |
Thiamethoxam |
Scaphoideus titanus |
21 |
NOTE E LIMITAZIONI D’IMPIEGO DEI PRODOTTI
(1) L’impiego della sostanza attiva BUPROFEZIN deve essere anticipato indicativamente intorno al 10 giugno, eventualmente seguito da un secondo intervento abbattente dopo circa 30 giorni.
(2) In caso di presenza elevata di Scafoideo, sono ammessi al massimo due trattamenti (di cui uno obbligatorio, come già precisato, da effettuarsi entro le date convenute).
(3) Nei campi di piante madri sono obbligatori 2 trattamenti all’anno ma sono ammessi 3 interventi l'anno.
(4) Nei barbatellai sono obbligatori 3 trattamenti.
(5) Laddaove sono obbligatori più di 1 intervento il secondo è comunque entro il 31 luglio
(6) Thiamethoxam e Acetamiprid sono impiegabili solo una volta all’anno indipendentemente dall’avversità e nei primi giorni consigliati.
(7) I fosforganici clorpirifos e clorpirifos metile possono essere utilizzati singolarmente solo una volta all’anno (es. se si realizza un solo intervento si può utilizzare clorpirifos oppure clorpirifos metile; in caso di due interventi non è possibile ripetere lo stesso fosforganico).
(8) In un anno sulla vite sono impiegabili al massimo due fosforganici indipendentemente dall’avversità.
(9) Le aziende agricole ubicate nelle aree nelle quali è previsto un trattamento obbligatorio che adottano strategie di difesa di tipo integrata obbligatoria od integrata volontaria, che intendono utilizzare, per la lotta allo scafoideo, i prodotti ammessi in agricoltura biologica debbono eseguire almeno i due interventi previsti per i vigneti a conduzione biologica.
DIA (Difesa Inegrata Avanzata)
Divieti: sulla coltura non sono utilizzabili i fosforganici. Contro scafoideo sono ammessi solo Thiamethoxam, Acetamiprid, Buprofezin (vedi informazioni specifiche sopra riportate).
Tignoletta: cresce il numero di aziende in cui si riscontra la ripresa del volo che nei prossimi giorni diverrà generalizzato. Provvedere quanto prima alla sostituzione di trappole e feromoni.
Nelle aziende solitamente infestate, con catture significative, da inizio della prossima settimana valutare il posizionamento di CLORANTRANILIPROLE.
Nei restanti casi le indicazioni, per l’impiego di prodotti ovo-larvicidi e larvicidi verranno fornite nei prossimi bollettini in funzione dell’evoluzione delle popolazioni.
Si ricorda che:
- Clorantraniliprole: massimo 1 intervento all’anno
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui.
Bostrico: eliminare le fascine trappola
Cocciniglia: in alcune aziende si segnala la migrazione di forme giovanili di Partenolecanium. In caso di presenza riscontrata durante la potatura o se solitamente infestata l’eventuale intervento eseguito con Buprofezin nei confronti di Scafoideo ha attività anche nei confronti di questa cocciniglia.
Ingiallimenti fogliari: in alcune zone si evidenziano diffusi ingiallimenti fogliari di natura fisiologica maggiormente ricorrenti su vr. Ancellotta. Verificare la situazione
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo iniziare le operazioni di leggera cimatura; in questa fase è altresì necessario iniziare le operazioni di pettinatura negli impianti GDC.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 14 |
Fase fenologica: fioritura |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: le previsioni meteorologiche indicano la presenza di un robusto campo di alta pressione che interessa gran parte del continente. Rovesci, temporali e un sensibile calo delle temperature interesseranno buona parte del Nord Italia tra lunedì 5 e martedì 6, reggiano compreso. A seguire tempo in miglioramento.
Secondo il calendario Baldacci, in questi giorni sono attese le eventuali infezioni per le modeste piogge del 19-20 maggio.
Nei rilievi effettuati in 11 campi spia (follow up), 31 vigneti di monitoraggio (check-up) e nei numerosi vigneti visitati per la diagnostica, sono state riscontrate solo cinque macchie di peronospora in tutta la provincia, probabilmente per le infezioni dovute alle piogge del 3-9 maggio.
Il precedente trattamento preventivo con prodotti di copertura, consigliato per il 26-27 maggio, ha terminato la sua azione soprattutto per il rapido sviluppo vegetativo di questi giorni e per la formazione del grappolo a fine fioritura o in fase di mignolatura.
Pertanto, si consiglia di rinnovare la copertura prima delle piogge del 5-6 giugno, intervenendo il 3-4 giugno con prodotti a modalità di impiego preventiva con A2 rameici (idrossidi o ossicloruri di rame, poltiglia bordolese, solfato tribasico, ecc.).
Si ricorda che:
- Prodotti rameici massimo 6 kg/ha anno
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Oidio: nei campi spia oidio, già dalla scorsa settimana, sono comparsi i primi chiari sintomi di mal bianco, prodromo dello scoppio epidemico della malattia nella delicata fase dell’allegagione. Pertanto, si suggerisce di abbinare zolfo come antioidico e di aumentarne il dosaggio
Tignoletta: prosegue lo sviluppo larvale, è iniziato l’incrisalidamento. Limitatamente ad alcune aziende si segnala la ripresa del volo. Provvedere alla sostituzione di trappole e feromoni.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui.
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo iniziare le operazioni di leggera cimatura; in questa fase è altresì necessario iniziare le operazioni di pettinatura negli impianti GDC.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 13 |
Fase fenologica: fioritura |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: Le previsioni meteorologiche indicano la presenza di un robusto promontorio anticiclonico che si estende dall’Algeria alla Gran Bretagna mantenendo tempo stabile e soleggiato. Sulla nostra regione i cieli sereni si alternano ad innocui passaggi di nubi alte. Domani infiltrazioni di aria più fresca da Nord-Est comporteranno un lieve calo delle temperature. A seguire pressione in aumento e temperature massime in graduale risalita.
Secondo il calendario Baldacci, per tutta questa settimana sono attese le evasioni per le piogge cadute dal 3 al 9 maggio e per il temporale in pedecollina del 14 maggio. Le modeste piogge del 19-20 maggio potrebbero determinare infezioni visibili dal 29 maggio al 1 giugno.
I monitoraggi nei vigneti e nei campi spia (porzione di vigneto non trattato) hanno dato esito positivo in due casi: un’unica macchia d’olio, peraltro non sporulata, su foglia in un campo spia e un solo grappolino colpito in vigneto trattato.
Il precedente trattamento preventivo con prodotti di copertura, consigliato per il 18 maggio, ha terminato la sua azione soprattutto per il rapido sviluppo vegetativo di questi giorni. Lo stesso grappolo in fioritura, liberandosi delle caliptre, risulta non più protetto.
Pertanto, si consiglia cautelativamente di rinnovare la copertura venerdì 26 o sabato 27 maggio p.v.con prodotti a modalità di impiego preventiva:
- A1 tradizionali (metiram, propineb)
- A2 rameici (idrossidi o ossicloruri di rame, poltiglia bordolese, solfato tribasico, ecc.).
Si ricorda che:
- Metiram massimo 3 interventi all’anno
- Propineb massimo 4 interventi all’anno, massimo due interventi dopo la fioritura
- Prodotti rameici massimo 6 kg/ha anno
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Oidio: La delicata fase della fioritura e le condizioni meteo favorevoli suggeriscono di abbinare aggiungere un prodotto sistemico scelto tra IBE e simili : difenconazolo, fenbuconazolo, miclobutanil + ZOLFO, penconazolo + zolfo, propiconazolo, tetraconazolo, tetraconazolo + ZOLFO o simili (Bupirimate e spiroxamina) ), in modo da proteggere la vite con una specialità di pari persistenza d’azione.
Si ricorda che:
- IBE massimo 3 interventi all’anno
- Miclobutanil, Difenconazolo, Propiconazolo, Tebuconazolo massimo 1 intervento all’anno
- Spiroxamina massimo 3 interventi all’anno
Tignoletta: nascite larvali in esaurimento, è iniziato l’incrisalidamento. Si ricorda che sulla prima generazione non sono ammessi interventi.
Informazioni e dettagli relativi alla situazione territoriale sono disponibili cliccando qui.
ASPETTI AGRONOMICI
Gestione della chioma: in considerazione dello sviluppo vegetativo iniziare le operazioni di leggera cimatura; in questa fase è altresì necessario iniziare le operazioni di pettinatura negli impianti GDC.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla specifica sezione del sito cliccando qui
Comunicato 12 |
Fase fenologica: grappoli separati - racimoli separati |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: le previsioni meteorologiche indicano per il pomeriggio di venerdì 19 l’arrivo di un fronte freddo con associati possibili rovesci e temporali anche sulla nostra provincia.
Secondo il calendario Baldacci, sono attese evasioni fino al 27 maggio per le piogge che si sono succedute dal 3 al 9 maggio e per il temporale in pedecollina del 14 maggio.
I monitoraggi nei vigneti e campi spia (porzione di vigneto non trattato) non hanno riscontrato a ieri le evasioni attese per le piogge dei primi di maggio.
Il precedente trattamento preventivo con prodotti a bassa dilavabilità, consigliato per il 10 maggio, è a fine periodo di efficacia. Considerati i possibili rovesci e locali temporali, più probabili nel pomeriggio di venerdì e di sabato, si consiglia di rinnovare la copertura domani 18 maggio con prodotti a modalità di impiego preventiva:
A1 tradizionali (metiram, propineb)
A2 rameici (idrossidi o ossicloruri di rame, poltiglia bordolese, solfato tribasico, ecc.).
Si ricorda che:
- Metiram massimo 3 interventi all’anno
- Propineb massimo 4 interventi all’anno, massimo due interventi dopo la fioritura
- Prodotti rameici massimo 6 kg/ha anno
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Oidio: si suggerisce di abbinare zolfo per rinnovare la copertura antioidica contro i possibili rilasci di ascospore (responsabili delle infezioni primarie
Tignoletta: volo esaurito, nascite larvali in corso. Si ricorda che sulla prima generazione non sono ammessi interventi.
Indicazioni agronomiche:
Nei vigneti che hanno subìto danni ingenti in seguito alle gelate del 20-21 aprile, si suggerisce di rimandare le operazioni di completa spollonatura in attesa di verificare l’evoluzione della ripresa vegetativa; in questa fase è consigliabile eliminare solo i polloni nelle parti più basse dell’asta.
Comunicato 11 |
Fase fenologica: grappoli separati |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: in campo non si osservano sintomi, relativamente alle eventuali infezioni dell’ultimo periodo si prevedono più evasioni fino al 24 maggio. In data 9 Maggio è stato diramato il Bollettino antiperonosporico n.4 con le seguenti indicazioni di intervenire il 10 Maggio con prodotti a bassa dilavabilità dei sottogruppi B1 (miscele di fenilamidi) o B5 (miscele varie di fosetil Al/fosfonati).
In considerazione della delicata fase fenologica del grappolo in distensione, le attese evasioni, il dilavamento, la variabilità meteo dei prossimi giorni ed infine, in alcune aree, quantitativi di pioggia complessiva ben oltre i 50 mm, si consiglia di intervenire: in caso di piogge degli ultimi giorni che abbiano superato i 50 mm con il sottogruppo B1(miscele di fenilamidi: metalaxyl+rame, metalaxyl-m+rame, benalaxyl+rame),
oppure: con accumuli totali inferiori ai 50 mm con il sottogruppo B5, miscele varie di fosetil Al/fosfonato di potassio/fosfonato di disodio (pronte: ametoctradin+fosfonato di potassio in “pack”, cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+fosetil Al+rame, fosetil Al+rame; oppureestemporanee: fosetil/fosfonati + prodotti di copertura gruppo A metiram, propineb, rameici, zoxamide)
Si ricorda che:
- Ametoctradin massimo 3 interventi all’anno
- Cimoxanil massimo 3 interventi all’anno
- Zoxamide massimo 4 interventi all’anno
- Metiram massimo 3 interventi all’anno
- Cyazofamide massimo 3 interventi all’anno
- Metalaxyl, Metalaxyl-m, Benalaxyl complessivamente massimo 3 interventi all’anno
- Metalaxyl massimo 1 interventi all’anno
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Oidio: il succedersi delle precipitazioni quasi giornaliere riduce il rilascio ascosporico e determina un moderato rischio infettivo. Per questi motivi e visti i turni per la difesa antiperonosporica piuttosto ravvicinati nonché il dilavamento dell’intervento precedente, si suggerisce di abbinare zolfo come antioidico.
Tignoletta: volo pressoché esaurito
Indicazioni agronomiche:
Nei vigneti che hanno subìto danni ingenti in seguito alle gelate del 20-21 aprile, si suggerisce di rimandare le operazioni di completa spollonatura in attesa di verificare l’evoluzione della ripresa vegetativa; in questa fase è consigliabile eliminare solo i polloni nelle parti più basse dell’asta.
DISERBO
Per eventuali residui interventi sulla fila fare riferimento ai precedenti bollettini.
GESTIONE DEL DISERBO DELLE TARE AL FINE DEL CONTENIMENTO DELL’ORTICA AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO:
Hyalesthes obsoletus è il principale vettore del fitoplasma responsabile di questa malattia. Questo insetto sverna nel terreno e si sviluppa principalmente sull’ortica.
Per contenerne la diffusione è consigliabile limitare lo sviluppo dell’ortica principalmente nei fossi, nelle scoline e negli incolti adiacenti ai vigneti, in autunno e primavera.
Si consiglia pertanto di gestire il controllo delle infestanti all’esterno del vigneto con le seguenti modalità:
- intervenire sulle tare, sulle scoline, sui bordi dei fossi e sulle capezzagne in modo localizzato sulle aree infestate da ortica con formulati a base di Glifosate, rispettando quanto indicato sulle etichette. Ad esempio si ricorda che alcuni formulati contenenti il 30,4% di Glifosate prevedono impieghi localizzati su macchie di infestanti biennali utilizzando 2 – 5 litri di formulato commerciale in 100 litri di acqua;
- intervenire tempestivamente sui primi stadi di sviluppo dell’ortica, evitando ogni contatto con la vegetazione del vigneto; indicativamente si suggerisce di completare gli interventi entro la fine di aprile.
Si ricorda che la presenza dell’ortica non andrà contrastata con diserbi o sfalci nel periodo tra il primo giugno e il 30 agosto per evitare che Hyalesthes obsoletus si trasferisca su altre specie ed inparticolare sulla vite.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti all’interno dei vigneti bisognerà ricorrere alle soluzioni indicate dai disciplinari di produzione che prevedono l’inerbimento controllato delle interfile e il diserbo sulle file con prodotti e modalità riportate nella nota sottostante.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017. In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Comunicato 10 |
Fase fenologica: sviluppo vegetativo - distensione grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora:
in campo non si osservano sintomi, in data 5 Maggio è stato diramato il Bollettino antiperonosporico n.3 con indicazione di intervenire il 5-6 Maggio p.v. con prodotti a bassa dilavabilità del sottogruppo.
- B3 (Miscele di Qil e QoSI (Cyazofamide + fosfonato di di sodio e Ametoctradin + Metiram)
- B5 (ametoctradin+fosfonato di potassio in “pack”, cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+fosetil Al+rame, fosetil Al+rame)
Si ricorda che:
- Ametoctradin massimo 3 interventi all’anno
- Cimoxanil massimo 3 interventi all’anno
- Zoxamide massimo 4 interventi all’anno
- Metiram massimo 3 interventi all’anno
- Cyazofamide massimo 3 interventi all’anno
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Oidio: prosegue il rilascio delle ascospore con possibili eventi infettivi. In abbinamento al terzo bollettino antiperonosporico si consiglia di aggiungere ZOLFO
Tignoletta: catture in calo
DISERBO
Per eventuali residui interventi sulla fila fare riferimento ai precedenti bollettini.
GESTIONE DEL DISERBO DELLE TARE AL FINE DEL CONTENIMENTO DELL’ORTICA AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO:
Hyalesthes obsoletus è il principale vettore del fitoplasma responsabile di questa malattia. Questo insetto sverna nel terreno e si sviluppa principalmente sull’ortica.
Per contenerne la diffusione è consigliabile limitare lo sviluppo dell’ortica principalmente nei fossi, nelle scoline e negli incolti adiacenti ai vigneti, in autunno e primavera.
Si consiglia pertanto di gestire il controllo delle infestanti all’esterno del vigneto con le seguenti modalità:
- intervenire sulle tare, sulle scoline, sui bordi dei fossi e sulle capezzagne in modo localizzato sulle aree infestate da ortica con formulati a base di Glifosate, rispettando quanto indicato sulle etichette. Ad esempio si ricorda che alcuni formulati contenenti il 30,4% di Glifosate prevedono impieghi localizzati su macchie di infestanti biennali utilizzando 2 – 5 litri di formulato commerciale in 100 litri di acqua;
- intervenire tempestivamente sui primi stadi di sviluppo dell’ortica, evitando ogni contatto con la vegetazione del vigneto; indicativamente si suggerisce di completare gli interventi entro la fine di aprile.
Si ricorda che la presenza dell’ortica non andrà contrastata con diserbi o sfalci nel periodo tra il primo giugno e il 30 agosto per evitare che Hyalesthes obsoletus si trasferisca su altre specie ed in particolare sulla vite.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti all’interno dei vigneti bisognerà ricorrere alle soluzioni indicate dai disciplinari di produzione che prevedono l’inerbimento controllato delle interfile e il diserbo sulle file con prodotti e modalità riportate nella nota sottostante.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017. In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Comunicato 9 |
Fase fenologica: sviluppo vegetativo - distensione grappolo |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora:
In data 28 Aprile è stato diramato il Bollettino antiperonosporico N.2 con indicazione di intervenire il 30 aprile p.v. con prodotti a bassa dilavabilità del sottogruppo
- B3 (Miscele di Qil e QoSI (Cyazofamide + fosfonato di di sodio e Ametoctradin + Metiram)
- B5 (ametoctradin+fosfonato di potassio in “pack”, cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+fosetil Al+rame, fosetil Al+rame)
Si ricorda che:
- Ametoctradin massimo 3 interventi all’anno
- Cimoxanil massimo 3 interventi all’anno
- Zoxamide massimo 4 interventi all’anno
- Metiram massimo 3 interventi all’anno
- Cyazofamide massimo 3 interventi all’anno
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Oidio: prosegue il rilascio delle ascospore con possibili eventi infettivi. In abbinamento al secondo bollettino antiperonosporico si consiglia di aggiungere un prodotto sistemico scelto tra IBE e simili : difenconazolo, fenbuconazolo, miclobutanil + ZOLFO, penconazolo + zolfo, propiconazolo, tetraconazolo, tetraconazolo + ZOLFO o simili (Bupirimate e spiroxamina) ), in modo da proteggere la vite con una specialità di pari persistenza d’azione.
Si ricorda che:
- IBE massimo 3 interventi all’anno
- Miclobutanil, Difenconazolo, Propiconazolo, Tebuconazolo massimo 1 intervento all’anno
- Spiroxamina massimo 3 interventi all’anno
Tignoletta: catture in calo
DISERBO
Per eventuali residui interventi sulla fila fare riferimento ai precedenti bollettini.
GESTIONE DEL DISERBO DELLE TARE AL FINE DEL CONTENIMENTO DELL’ORTICA AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO:
Hyalesthes obsoletus è il principale vettore del fitoplasma responsabile di questa malattia. Questo insetto sverna nel terreno e si sviluppa principalmente sull’ortica.
Per contenerne la diffusione è consigliabile limitare lo sviluppo dell’ortica principalmente nei fossi, nelle scoline e negli incolti adiacenti ai vigneti, in autunno e primavera.
Si consiglia pertanto di gestire il controllo delle infestanti all’esterno del vigneto con le seguenti modalità:
- intervenire sulle tare, sulle scoline, sui bordi dei fossi e sulle capezzagne in modo localizzato sulle aree infestate da ortica con formulati a base di Glifosate, rispettando quanto indicato sulle etichette. Ad esempio si ricorda che alcuni formulati contenenti il 30,4% di Glifosate prevedono impieghi localizzati su macchie di infestanti biennali utilizzando 2 – 5 litri di formulato commerciale in 100 litri di acqua;
- intervenire tempestivamente sui primi stadi di sviluppo dell’ortica, evitando ogni contatto con la vegetazione del vigneto; indicativamente si suggerisce di completare gli interventi entro la fine di aprile.
Si ricorda che la presenza dell’ortica non andrà contrastata con diserbi o sfalci nel periodo tra il primo giugno e il 30 agosto per evitare che Hyalesthes obsoletus si trasferisca su altre specie ed in particolare sulla vite.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti all’interno dei vigneti bisognerà ricorrere alle soluzioni indicate dai disciplinari di produzione che prevedono l’inerbimento controllato delle interfile e il diserbo sulle file con prodotti e modalità riportate nella nota sottostante.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017. In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Comunicato 8 |
Fase fenologica: sviluppo vegetativo, grappolo visibile |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: la vegetazione è ormai recettiva; prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate attraverso il bollettino antiperonosporico del Consorzio Fitosanitario
Per approfondimenti consultare la pagina specifica sul nostro sito.
Oidio: in caso di precipitazioni si prevede l’inizio del rilascio di spore, in fase di germogliamento, negli impianti fortemente colpiti negli anni precedenti e sulle varietà sensibili, è possibile intervenire con prodotti a base di ZOLFO.
Tignoletta: prosegue il volo in tutte le zone della provincia con livelli di catture estremamente variabili
DISERBO
Per eventuali residui interventi sulla fila fare riferimento ai precedenti bollettini.
GESTIONE DEL DISERBO DELLE TARE AL FINE DEL CONTENIMENTO DELL’ORTICA AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO:
Hyalesthes obsoletus è il principale vettore del fitoplasma responsabile di questa malattia. Questo insetto sverna nel terreno e si sviluppa principalmente sull’ortica.
Per contenerne la diffusione è consigliabile limitare lo sviluppo dell’ortica principalmente nei fossi, nelle scoline e negli incolti adiacenti ai vigneti, in autunno e primavera.
Si consiglia pertanto di gestire il controllo delle infestanti all’esterno del vigneto con le seguenti modalità:
- intervenire sulle tare, sulle scoline, sui bordi dei fossi e sulle capezzagne in modo localizzato sulle aree infestate da ortica con formulati a base di Glifosate, rispettando quanto indicato sulle etichette. Ad esempio si ricorda che alcuni formulati contenenti il 30,4% di Glifosate prevedono impieghi localizzati su macchie di infestanti biennali utilizzando 2 – 5 litri di formulato commerciale in 100 litri di acqua;
- intervenire tempestivamente sui primi stadi di sviluppo dell’ortica, evitando ogni contatto con la vegetazione del vigneto; indicativamente si suggerisce di completare gli interventi entro la fine di aprile.
Si ricorda che la presenza dell’ortica non andrà contrastata con diserbi o sfalci nel periodo tra il primo giugno e il 30 agosto per evitare che Hyalesthes obsoletus si trasferisca su altre specie ed in particolare sulla vite.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti all’interno dei vigneti bisognerà ricorrere alle soluzioni indicate dai disciplinari di produzione che prevedono l’inerbimento controllato delle interfile e il diserbo sulle file con prodotti e modalità riportate nella nota sottostante.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017. In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Comunicato7 |
Fase fenologica: punte verdi, 1°-2°foglia con grappolo visibile |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: la vegetazione è ormai recettiva; stante le attuali previsioni che indicano precipitazioni contenute e secondo i dati forniti dai modelli previsionali attualmente sussistono basse condizioni di rischio. Prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate attraverso il bollettino antiperonosporico del Consorzio Fitosanitario
Oidio: in caso di precipitazioni si prevede l’inizio del rilascio di spore, in fase di germogliamento , negli impianti fortemente colpiti negli anni precedenti e sulle varietà sensibili, è possibile intervenire con prodotti a base di ZOLFO.
Eriofide dell’acariosi: nei vigneti in fase vegetativa più avanzata valutare l’impiego di oli estivi e/o abamectina. Qualora si impieghino oli minerali prestare attenzione all’incompatibilità con lo zolfo
Gli interventi effettuati con oli hanno attività anche nei confronti di cocciniglia (gen. Partenolecanium)
Si ricorda che:
Abamectina: massimo un intervento all’anno
Tignoletta: prosegue il volo in tutte le zone della provincia con livelli di catture estremamente variabili
DISERBO
Per eventuali residui interventi sulla fila fare riferimento ai precedenti bollettini.
GESTIONE DEL DISERBO DELLE TARE AL FINE DEL CONTENIMENTO DELL’ORTICA AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO:
Hyalesthes obsoletus è il principale vettore del fitoplasma responsabile di questa malattia. Questo insetto sverna nel terreno e si sviluppa principalmente sull’ortica.
Per contenerne la diffusione è consigliabile limitare lo sviluppo dell’ortica principalmente nei fossi, nelle scoline e negli incolti adiacenti ai vigneti, in autunno e primavera.
Si consiglia pertanto di gestire il controllo delle infestanti all’esterno del vigneto con le seguenti modalità:
-
intervenire sulle tare, sulle scoline, sui bordi dei fossi e sulle capezzagne in modo localizzato sulle aree infestate da ortica con formulati a base di Glifosate, rispettando quanto indicato sulle etichette. Ad esempio si ricorda che alcuni formulati contenenti il 30,4% di Glifosate prevedono impieghi localizzati su macchie di infestanti biennali utilizzando 2 – 5 litri di formulato commerciale in 100 litri di acqua;
-
intervenire tempestivamente sui primi stadi di sviluppo dell’ortica, evitando ogni contatto con la vegetazione del vigneto; indicativamente si suggerisce di completare gli interventi entro la fine di aprile.
Si ricorda che la presenza dell’ortica non andrà contrastata con diserbi o sfalci nel periodo tra il primo giugno e il 30 agosto per evitare che Hyalesthes obsoletus si trasferisca su altre specie ed in
particolare sulla vite.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti all’interno dei vigneti bisognerà ricorrere alle soluzioni indicate dai disciplinari di produzione che prevedono l’inerbimento controllato delle interfile e il diserbo sulle file con prodotti e modalità riportate nella nota sottostante.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017. In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Comunicato6 |
Fase fenologica: gemma cotonosa, punte verdi, 1°-2°foglia con grappolo visibile |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Peronospora: la vegetazione sta divenendo progressivamente recettiva; stante le previsioni attuali ed i dati forniti dai modelli previsionali, attualmente non sussistono condizioni di rischio prestare attenzione alle indicazioni che verranno diramate attraverso il bollettino antiperonosporico del Consorzio Fitosanitario
Oidio: in caso di precipitazioni si prevede l’inizio del rilascio di spore, in fase di germogliamento , negli impianti fortemente colpiti negli anni precedenti e sulle varietà sensibili, è possibile intervenire con prodotti a base di ZOLFO o con Ampelomyces quisqualis.
Eriofide dell’acariosi: nei vigneti in fase vegetativa più avanzata valutare l’impiego di oli estivi e/o abamectina.
Gli interventi effettuati con oli hanno attività anche nei confronti di cocciniglia (gen. Partenolecanium)
Tignoletta: si segnala l’inizio del volo in tutte le zone della provincia con livelli di catture estremamente variabili
DISERBO
Per eventuali residui interventi sulla fila fare riferimento ai precedenti bollettini.
GESTIONE DEL DISERBO DELLE TARE AL FINE DEL CONTENIMENTO DELL’ORTICA AI FINI DEL CONTENIMENTO DEL LEGNO NERO:
Hyalesthes obsoletus è il principale vettore del fitoplasma responsabile di questa malattia. Questo insetto sverna nel terreno e si sviluppa principalmente sull’ortica.
Per contenerne la diffusione è consigliabile limitare lo sviluppo dell’ortica principalmente nei fossi, nelle scoline e negli incolti adiacenti ai vigneti, in autunno e primavera.
Si consiglia pertanto di gestire il controllo delle infestanti all’esterno del vigneto con le seguenti modalità:
- intervenire sulle tare, sulle scoline, sui bordi dei fossi e sulle capezzagne in modo localizzato sulle aree infestate da ortica con formulati a base di Glifosate, rispettando quanto indicato sulle etichette. Ad esempio si ricorda che alcuni formulati contenenti il 30,4% di Glifosate prevedono impieghi localizzati su macchie di infestanti biennali utilizzando 2 – 5 litri di formulato commerciale in 100 litri di acqua;
- intervenire tempestivamente sui primi stadi di sviluppo dell’ortica, evitando ogni contatto con la vegetazione del vigneto; indicativamente si suggerisce di completare gli interventi entro la fine di aprile.
Si ricorda che la presenza dell’ortica non andrà contrastata con diserbi o sfalci nel periodo tra il primo giugno e il 30 agosto per evitare che Hyalesthes obsoletus si trasferisca su altre specie ed in particolare sulla vite.
Per quanto riguarda il controllo delle infestanti all’interno dei vigneti bisognerà ricorrere alle soluzioni indicate dai disciplinari di produzione che prevedono l’inerbimento controllato delle interfile e il diserbo sulle file con prodotti e modalità riportate nella nota sottostante.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017.In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Per maggiori informazioni consultare la specifica pagina del sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia.Comunicato5 |
Fase fenologica: ingrossamento gemma-gemma cotonosa-punte verdi (cv. precoci) |
Banca dati prodotti commerciali:sul sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale si segnala la pubblicazione dell’elenco dei formulati consigliati per la difesa della vite.
Eriofide dell’acariosi: negli impianti in allevamento, o dove vi sono stati forti attacchi nell’anno precedente programmare nella fase di gemma gonfia/cotonosa (non oltre per evitare problemi di fitotossicità) con la miscela pronta, a base di OLIO MINERALE + ZOLFO o OLIO MINERALE
Nei vigneti in fase vegetativa più avanzata valutare l’impiego di oli estivi e/o abamectina.
Gli interventi effettuati con oli hanno attività anche nei confronti di cocciniglia (gen. Partenolecanium)
Bostrico: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.
Tignoletta: si segnala lo sporadico inizio del volo, per chi non avesse ancora provveduto, procedere quanto prima all’installazione delle trappole a feromoni
Gestione sarmenti di potatura: si ricorda la possibilità di distruggere i residui di potatura mediante trinciatura operazione, utile all’incremento della sostanza organica nel suolo.
L’operazione è sconsigliata nel caso di diffusa presenza di legno interessato da Mal dell’esca, in particolare qualora non si sia provveduto all’estirpo preliminare delle piante interessate.
Si ricorda che la bruciatura dei residui vegetali è consentita, seguendo le indicazioni della normativa nazionale (art. 182 comma bis D.L. 3 Aprile 2006 n.152), resta comunque valida per le singole amministrazioni comunali la possibilità di dettare vincoli mirati, sulla base di specifiche esigenze del territorio. Per tale motivo, prima di procedere con l’accensione di qualsiasi fuoco, si raccomanda all’azienda agricola di verificar presso l’ufficio competente del proprio comune l’esistenza di possibili restrizioni.
DISERBO
Si ricorda che: non sono ammessi interventi chimici nelle interfile ma il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
I prodotti utilizzabili sono:
GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Al GLIFOSATE è possibile miscelare FLAZASULFURON a dose ridotta (al 25% di s.a., annualmente ammessi 60 g/ha, ovvero non più di 30 g/ha sulla sola superficie da trattare).
Si ricorda che FLAZASULFURON può essere utilizzato solo ad anni alterni e non può essere impiegato nei terreni sabbiosi.
In considerazione delle limitazioni e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioni che si intendono impiegare:
I formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europeo, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 é stata inoltre revocata l’autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenenti il coformulante ammina di sego polietossilata.
L’impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017.In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l’utilizzo di tali prodotti.
Per maggiori informazioni consultare la specifica pagina del sito del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia: https://www.fitosanitario.re.it/appuntamenti-ed-iniziative/decreto_glifosate/
Negli impianti in allevamento:
- nei primi 3 anni è ammesso OXIFLUORFEN impiegato solo in pre ripresa vegetativa (15-20 giorni prima del risveglio vegetativo) e solo localizzato sulla fila.
In impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile l’impiego fino a 1 l/ha ovvero non più di 0,5 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare.
Con le suddette condizioni, solo nei primi due anni di impianto, è ammesso anche l’impiego di PENDIMETALIN (al 38,72% di s.a. massimo 2 kg/ha di f.c., ovvero non più di 1 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare.
In alternativa è possibile impiegare la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76%) ammesso 6 l/ha di f.c., ovvero non più di 3 l/ha sulla sola superficie da trattare).
Comunicato 4 | Fase fenologica: da pianta a ingrossamento gemma |
Malattie del legno (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature.
E’ inoltre buona norma:
1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetativa per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.
2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.
Dalla fase del pianto è possibile effettuare un intervento preventivo con formulati a base di Trichoderma.
Eriofide dell’acariosi:negli impianti in allevamento, o dove vi sono stati forti attacchi nell’anno precedente programmare nella fase di gemma gonfia/cotonosa (non oltre per evitare problemi di fitotossicità) con la miscela pronta, a base di OLIO MINERALE o OLIO MINERALE + ZOLFO.
Nei vigneti in fase vegetativa più avanzata valutare l’impiego di oli estivi e/o abamectina.
Gli interventi effettuati con oli hanno attività anche nei confronti di cocciniglia (gen. Partenolecanium)
Bostrico: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.
Tignoletta: dalla prossima settimanaprocedere all’installazione delle trappole a feromoni
Metodo della confusione sessualeprocedere all’installazione degli erogatori indicativamente entro il 27 marzo e comunque prima dell’inizio del volo;
Si consiglia di porre attenzione ai bordi del vigneto raddoppiando la densità degli erogatori nei filari più esterni in funzione del contesto circostante. Per specifiche informazioni sulla corretta applicazione degli erogatori fare riferimento alle etichette del prodotto ed all’approfondimento pubblicato sul sito del Consorzio Fitosanitario di Reggio Emilia.
Prodotti per la confusione tignoletta
Modello |
Azienda Produttrice |
numero dispenser/ha |
Rak 2 Max |
Basf |
500 |
Isonet LTT |
Shin - etsu |
200 - 300 |
Puffer |
Suterra |
2,5 – 4 unità, consultare il Distributore |
DISERBO
Si ricorda che: non sono ammessi interventi chimici nelle interfile ma il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
I prodotti utilizzabili sono:
GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Al GLIFOSATE è possibile miscelare FLAZASULFURON a dose ridotta (al 25% di s.a., annualmente ammessi 0,06 kg/ha, ovvero non più di 0,03 kg/ha sulla sola superficie da trattare).
Si ricorda che FLAZASULFURON può essere utilizzato solo ad anni alterni e non può essere impiegato nei terreni sabbiosi.
In considerazione delle limitazione e revoche relative al glifosate si consiglia di prestare attenzione alle formulazioniche si intendono impiegare:
i formulati a base di glifosate autorizzati presentano una nuova etichetta, con le limitazioni imposte dal regolamento europe, disponibile a partire dal 20/09/2016.
A partire dal 22/08/2016 è stata inoltre revocata l'autorizzazione dei prodotti fitosanitari a base di glifosate contenente il coformulante ammina di sego polietossilata.
L'impiego, previa rietichettatura, delle scorte da parte degli utilizzatori finali è consentito fino al 22 maggio 2017. In funzione di tali revoche legate a motivazioni di ordine tossicologico si sconsiglia l'utilizzo di tali prodotti.
Negli impianti in allevamento:
- nei primi 3 anni è ammesso OXIFLUORFEN impiegato solo in pre ripresa vegetativa (15-20 giorni prima del risveglio vegetativo) e solo localizzato sulla fila.
In impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile l’impiego fino a 1 l/ha ovvero non più di 0,5 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare.
Con le suddette condizioni, solo nei primi due anni di impianto, è ammesso anche l’impiego di PENDIMETALIN (al 38,72% di s.a. massimo 2 kg/ha di f.c., ovvero non più di 1 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare.
In alternativa è possibile impiegare la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76%) ammesso 6 l/ha di f.c., ovvero non più di 3 l/ha sulla sola superficie da trattare).
Comunicato 3 | Fase fenologica: inizio pianto |
Malattie del legno (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature.
E’ inoltre buona norma:
1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetativa per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.
2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.
Dalla fase del pianto è possibile effettuare un intervento preventivo con formulati a base di Trichoderma.
Cocciniglie: durante le operazioni di potatura porre attenzione alla presenza di eventuali infestazioni.
Bostrico: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.
Tignoletta: metodo della confusione sessuale: procedere all’installazione degli erogatori indicativamente entro il 27 marzo e comunque prima dell’inizio del volo;
Si consiglia di porre attenzione ai bordi del vigneto raddoppiando la densità degli erogatori nei filari più esterni in funzione del contesto circostante. Per specifiche informazioni sulla corretta applicazione degli erogatori fare riferimento alle etichette del prodotto ed all’approfondimento pubblicato sul sito del Consorzio Fitosanitario di Reggio Emilia.
Prodotti per la confusione tignoletta
Modello |
Azienda Produttrice |
numero dispenser/ha |
Rak 2 Max |
Basf |
500 |
Isonet LTT |
Shin - etsu |
200 - 300 |
Puffer |
Suterra |
2,5 – 4 unità, consultare il Distributore |
DISERBO
Si ricorda che: non sono ammessi interventi chimici nelle interfile ma il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
I prodotti utilizzabili sono:
GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Al GLIFOSATE è possibile miscelare FLAZASULFURON a dose ridotta (al 25% di s.a., annualmente ammessi 0,06 kg/ha, ovvero non più di 0,03 kg/ha sulla sola superficie da trattare).
Si ricorda che FLAZASULFURON può essere utilizzato solo ad anni alterni e non può essere impiegato nei terreni sabbiosi.
Negli impianti in allevamento:
- nei primi 3 anni è ammesso OXIFLUORFEN impiegato solo in pre ripresa vegetativa (15-20 giorni prima del risveglio vegetativo) e solo localizzato sulla fila.
In impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile l’impiego fino a 1 l/ha ovvero non più di 0,5 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare.
Con le suddette condizioni, solo nei primi due anni di impianto, è ammesso anche l’impiego di PENDIMETALIN (al 38,72% di s.a. massimo 2 kg/ha di f.c., ovvero non più di 1 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare.
In alternativa è possibile impiegare la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76%) ammesso 6 l/ha di f.c., ovvero non più di 3 l/ha sulla sola superficie da trattare).
Comunicato 2 | Fase fenologica: gemma ferma – operazioni di potatura |
Cocciniglie: durante le operazioni di potatura porre attenzione alla presenza di eventuali infestazioni.
Malattie del legno (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature. E’ inoltre buona norma:
1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) pocoprima della ripresa vegetativa per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.
2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.
Bostrico: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.
Tignoletta:
Metodo della confusione sessuale: programmare l’acquisto degli erogatori
Prodotti per la confusione tignoletta
Modello | AziendaProduttrice | numero dispenser/ha |
Rak 2 Max | Basf | 500 |
Isonet LTT |
Shin - etsu |
200 - 300 |
Puffer | Suterra | 2,5 – 4 unità, consultare il Distributore |
DISERBO
Si ricorda che: non sono ammessi interventi chimici nelle interfile ma il diserbo deve essere localizzato sulla fila, interessando al massimo il 50% della superficie totale.
I prodotti utilizzabili sono:
GLIFOSATE (al 30,40% di s.a., indipendentemente dal numero delle applicazioni sono annualmente ammessi 9 l/ha di f.c., ovvero non più di 4,5 litri sulla sola superficie da trattare)
Al GLIFOSATE è possibile miscelare FLAZASULFURON a dose ridotta (al 25% di s.a., annualmente ammessi 0,06 kg/ha, ovvero non più di 0,03 kg/ha sulla sola superficie da trattare).
Si ricorda che FLAZASULFURON può essere utilizzato solo ad anni alterni e non può essere impiegato nei terreni sabbiosi.
Negli impianti in allevamento:
- nei primi 3 anni è ammesso OXIFLUORFEN impiegato solo in pre ripresa vegetativa (15-20 giorni prima del risveglio vegetativo) e solo localizzato sulla fila. In impianti con distanza tra le piante sulla fila pari o inferiori a m 1,50, o con impianti di irrigazione a goccia (o similari) appoggiati a terra, è possibile l’impiego fino a 1 l/ha ovvero non più di 0,5 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare. Con le suddette condizioni, solo nei primi due anni di impianto, è ammesso anche l’impiego di PENDIMETALIN (al 38,72% di s.a. massimo 2 kg/ha di f.c., ovvero non più di 1 l/ha/anno sulla sola superficie da trattare. In alternativa è possibile impiegare la miscela DIFLUFENICAN + GLIFOSATE (al 3,48 + 21,76%) ammesso 6 l/ha di f.c., ovvero non più di 3 l/ha sulla sola superficie da trattare).
Comunicato 1 | Fase fenologica: gemma ferma – operazioni di potatura |
Cocciniglie: durante le operazioni di potatura porre attenzione alla presenza di eventuali infestazioni.
Malattie del legno (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature. E’ inoltre buona norma:
1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetativa per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.
2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.
Bostrico: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.
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