vite

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Vite
Precedenti comunicati

 

Per le informazioni sui prodotti fitosanitari da impiegare relativi alle avversità qui sotto elencate fare riferimento alle indicazioni fornite alla seguente pagina web


Comunicato 31       

Fase fenologica: maturazione-vendemmia                

Comunicato del  10 settembre

 

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BOTRITE/MARCIUME ACIDO: Anche questa settimana abbiamo riscontrato un aumento dei sintomi di muffa grigia e di marciume acido che risultano essere più accentuati soprattutto nelle varietà in fase di maturazione. Ampia presenza di drosophila (moscerino della frutta). Per le varietà tardive proseguire nelle operazioni di arieggiamento della chioma e in caso di presenza diffusa valutare un eventuale intervento con prodotti biologici, preferendo quelli attivi anche per marciume acido.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

Prestare attenzione ai tempi di carenza.


MAL DELL'ESCA: ricorda di segnare le viti ammalate da capitozzare o estirpare a seconda del caso.


TIGNOLETTAVolo ormai azzerato e nessun nuovo riscontro su grappolo di uova e/o larve. La difesa è terminata.


GIALLUMI DELLA VITE: in post-vendemmia, capitozza le piante che presentano per la prima volta i sintomi da giallumi, ma estirpa quelle sintomatiche già dall'anno scorso.


 

Comunicato 30       

Fase fenologica: invaiatura-vendemmia                

Comunicato del  03 settembre

 

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BOTRITE/MARCIUME ACIDO: le recenti condizioni meteo hanno determinato un aumento dei sintomi di muffa grigia e di marciume acido che risultano essere più accentuati soprattutto nelle varietà in fase di maturazione. Presenza di moscerino della frutta. Proseguire nelle operazioni di arieggiamento della chioma.  In caso di bagnature prolungate o di presenza di diffusa di infezioni attive valutare un eventuale intervento con prodotti biologici, preferendo quelli attivi anche per marciume acido.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

Prestare attenzione ai tempi di carenza.


MAL DELL'ESCA: ricorda di segnare le viti ammalate da capitozzare o estirpare a seconda del caso.


TIGNOLETTAnelle aziende controllate questa settimana non sono state rilevate code di ovodeposizioni fresche e/o la presenza di larve. La pressione delle popolazioni è invariata rispetto alle settimane precedenti. La difesa è terminata.


GIALLUMI DELLA VITE: in post-vendemmia, capitozza le piante che presentano per la prima volta i sintomi da giallumi, ma estirpa quelle sintomatiche già dall'anno scorso.


Comunicato 29       

Fase fenologica: invaiatura                                      

Comunicato del  27 agosto


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BOTRITE/MARCIUME ACIDO: alcuni casi di presenza di sintomi da muffa grigia e da marciume acido, con presenza di moscerino della frutta. Favorire l'arieggiamento della chioma. In caso di presenza diffusa valutare un eventuale intervento con prodotti biologici (attenzione ai tempi di carenza), preferendo quelli attivi anche per marciume acido.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

Prestare attenzione ai tempi di carenza.

MAL DELL'ESCA: estirpa in pre-raccolta le viti con sintomi.

GIALLUMI DELLA VITE: in post-vendemmia, capitozza le piante che presentano per la prima volta i sintomi da giallumi, ma estirpa quelle sintomatiche già dall'anno scorso.


Comunicato 28       

Fase fenologica: invaiatura                                      

Comunicato del  20 agosto

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BOTRITE: i rilievi di questa settimana non hanno evidenziato un incremento dei sintomi, che comunque restano pochi. Favorire l’arieggiamento della chioma. In generale non sono previsti trattamenti, ma in caso d'incremento delle infezioni valutare un eventuale intervento.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

Prestare attenzione ai tempi di carenza

MAL DELL'ESCA: estirpa in pre-raccolta le viti con sintomi.

GIALLUMI DELLA VITE: in post-vendemmia, capitozza le piante che presentano per la prima volta i sintomi da giallumi, ma estirpa quelle sintomatiche già dall'anno scorso.


Comunicato 27       

Fase fenologica: invaiatura                                      

Comunicato del  13 agosto

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BOTRITE: favorire l’arieggiamento della chiomaQuesta settimana si sono evidenziati pochi casi d'incremento della malattia sui grappoli. In generale non sono previsti trattamenti, ma in caso d'incremento delle infezioni valutare un eventuale intervento.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura


SCAFOIDEO: alcuni casi con un aumento delle popolazioni. Ultimi giorni utili per un eventuale secondo intervento con prodotti abbattenti (verifica i tempi carenza).

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

RAGNETTI: questa settimana abbiamo verificato la presenza di attacchi, in alcuni casi di forti intensità.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura


PARTENOLECANIO: si rilevano scudetti con uova e neanidi in migrazione.


Comunicato 26       

Fase fenologica: invaiatura                                      

Comunicato del  06 agosto

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BOTRITE: anche questa settimana si conferma una situazione stabile della malattia. Presenza contenuta dei sintomi su grappolo, sempre nei vigneti interessati dalla grandine. In generale non sono previsti interventi. Favorire l'arieggiamento della chioma. In caso di infezioni attive ed in espansione valutare un eventuale intervento, prestando attenzione ai tempi di carenza.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura


SCAFOIDEO: alcuni casi con un aumento delle popolazioni. Ultimi giorni utili per un eventuale secondo intervento con prodotti abbattenti (verifica i tempi carenza).

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

RAGNETTI: questa settimana abbiamo verificato la presenza di attacchi, in alcuni casi di forti intensità.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura


Comunicato 25       

Fase fenologica: chiusura grappolo-inizio invaiatura  

Comunicato del  30 luglio

 

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BOTRITE: abbiamo rilevato, in alcune aree, sintomi sporadici su grappolo, dovuti per lo più ai danni da grandine delle settimane scorse. In generale, non sono ancora previsti interventi, ad eccezione di danni da grandine ove non si sia già intervenuti e si riscontra la presenza dei sintomi.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura


SCAFOIDEO: si evidenzia, in alcuni casi, un aumento delle popolazioni. L'eventuale secondo intervento, laddove è obbligatorio o necessario, può essere effettuato con la massima efficacia fino ai primi di agosto.

Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

GIALLUMI DELLA VITE: molto evidenti i caratteristici arrossamenti fogliari (per varietà a bacca nera) o ingiallimenti (per le uve bianche) con i grappoli secchi, su un numero crescente di piante.

MAL DELL'ESCA: sono evidenti i classici sintomi (tigratura delle foglie e disseccamento dei grappoli), ma risultano diffusi i colpi apoplettici.

 

Per entrambe le ampelopatie  (Giallumi della vite e Mal dell’esca) si consiglia di segnare le piante per i futuri interventi (capitozzatura/estirpazione).


Comunicato 24       

Fase fenologica: chiusura grappolo-inizio invaiatura  

Comunicato del  23 luglio

 

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BOTRITE: abbiamo rilevato i primi sporadici casi su grappolo, dovuti probabilmente a grandine e/o forti temporali delle settimane scorse, in alcune aree. In generale, in questa fase non sono ancora previsti interventi, ad eccezione dei casi di forti danni da grandine. Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

 

GIALLUMI DELLA VITE: evidenti i caratteristici arrossamenti fogliari (per varietà a bacca nera) o ingiallimenti (per le uve bianche), grappoli secchi e innaturale gommosità dei tralci, su un numero crescente di piante. L'eventuale secondo intervento contro scafoideo, laddove è obbligatorio o necessario, può essere effettuato con la massima efficacia in questi giorni e fino ai primi di agosto. Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura

 

MAL DELL'ESCA: sempre più evidenti i classici sintomi con tigratura delle foglie e disseccamento dei grappoli.

 

Per entrambe le ampelopatie  (Giallumi della vite e Mal dell’esca) si consiglia di segnare le piante per i futuri interventi (capitozzatura/estirpazione).


Comunicato 23       

Fase fenologica: chiusura grappolo                                    

Comunicato del  16 luglio

 

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BOTRITE: non si rilevano infezioni in campo. In questa fase non sono previsti interventi.


BLACK-ROT: Prestare attenzione ai sintomi su foglia e soprattutto su grappolo. Per eventuali interventi, consulta la banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura )

 

PARTENOLECANIO: prosegue la colonizzazione delle neanidi di nuova generazione sui diversi organi verdi e rilevate le primissime femmine adulte (con scudetto marrone). Infestazioni non significative e in pochi vigneti.


Comunicato 22       

Fase fenologica: chiusura grappolo                                    

Comunicato del  09 luglio

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BOTRITE:non si rilevano infezioni in campo. In questa fase non sono previsti interventi.


BLACK-ROT: ancora qualche caso, in genere in alta pianura e pedecollina. Prestare attenzione ai sintomi su foglia e soprattutto su grappolo (vedi banca dati dei prodotti commerciali per la viticoltura )

 

PARTENOLECANIO: prosegue la colonizzazione delle neanidi di nuova generazione sui diversi organi verdi. Infestazioni non significative e in pochi vigneti.


Comunicato 21       

Fase fenologica: chiusura grappolo                                    

Comunicato del  02 luglio

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BOTRITE: le condizioni climatiche delle ultime due settimane non sono state favorevoli allo sviluppo della malattia e in campo non abbiamo rilevato ancora sintomi. In questa fase non sono previsti interventi.

 

PARTENOLECANIO: si rileva la migrazione delle neanidi di nuova generazione, sui diversi organi verdi. Infestazioni come sempre contenute e in pochi vigneti.


Comunicato 20       

Fase fenologica: chiusura grappolo                                    

Comunicato del  25 giugno

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BOTRITE: non si sono rilevate infezioni in campo e le condizioni climatiche di questo periodo non sono favorevoli alla manifestazione della malattia. In questa fase non sono previsti interventi.

GIALLUMI: si cominciano a vedere bene i primi sintomi

 

MAL DELL'ESCA: si rilevano i primi colpi apoplettici o le classiche tigrature sulle foglie.


Comunicato 19       

Fase fenologica: prechiusura                                   

Comunicato del  18 giugno

 

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BOTRITE: Non abbiamo ancora rilevato infezioni in campo ma le condizioni climatiche favorevoli dei giorni scorsi potrebbero aver innescato possibili infezioni. Sulle varietà particolarmente sensibili e nei vigneti solitamente soggetti, valutare in questi giorni, prima della chiusura del grappolo, un intervento.

GIALLUMI: si cominciano a vedere bene i primi sintomi


Comunicato 18       

Fase fenologica: allegagione-prechiusura            

Comunicato del  11 giugno

 

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BOTRITE -  Non abbiamo ancora rilevato infezioni in campo ma le condizioni climatiche cominciano ad essere favorevoli, viste le frequenti bagnature del grappolo. Sulle varietà particolarmente sensibili e nei vigneti solitamente soggetti, valutare per la prossima settimana il classico intervento in prechiusura grappolo.


Comunicato 17       

Fase fenologica: fine fioritura-allegagione            

Comunicato del  04 giugno

 

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Comunicato 16       

Fase fenologica: inizio fioritura            

Comunicato del  28 maggio

 

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PARTENOLECANIO - Migrazione delle neanidi.


Comunicato 15       

Fase fenologica: inizio fioritura            

Comunicato del  21 maggio


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PARTENOLECANIO - Presenza di femmine con uova .e prime neanidi.

BLACK-ROT: primi sporadici riscontri di macchie su foglia in alcuni vigneti, di pianura e di pedecollina. Il trattamento antioidico con IBE consigliato è attivo anche contro tale marciume.

 


Comunicato 14       

Fase fenologica: distensione grappolo            

Comunicato del  14 maggio


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OIDIO - Per le indicazioni specifiche clicca qui

TIGNOLETTA - Per le indicazioni specifiche clicca qui

COCCINIGLIE - Per le indicazioni specifiche clicca qui

PARTENOLECANIO - Presenza di femmine con uova anche prossime alla schiusura.

SCAFOIDEO - Ad inizio settimana abbiamo rilevata la presenza dei primissimi individui sui polloni (neanidi di prima età).


Comunicato 13       

Fase fenologica: da 4-8 foglioline a distensione grappolino

Comunicato del  07 maggio

 

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GIALLUMI DELLA VITE - Per le indicazioni specifiche clicca qui

RAGNETTI - pochissimi casi d'infestazione rilevati. Monitorare le varietà più suscettibili e i vigneti infestati negli anni scorsi. Si ricorda che la soglia d'intervento è piuttosto alta, 60-70% di foglie con forme mobili.

PARTENOLECANIO - presenza di femmine adulte e/o con uova.


Comunicato 12       

Fase fenologica:prime foglie distese-comparsa grappolino

Comunicato del  30 aprile

 

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OIDIO - Per le indicazioni specifiche clicca qui

TIGNOLETTA - Per le indicazioni specifiche clicca qui

COCCINIGLIE - Per le indicazioni specifiche clicca qui

GIALLUMI DELLA VITE - Per le indicazioni specifiche clicca qui

RAGNETTI - Primi avvistamenti su foglia. Monitorare soprattutto le varietà più suscettibili e i vigneti infestati negli anni scorsi. Si ricorda che la soglia d'intervento è del 60-70% di foglie con forme mobili

PARTENOLECANIO - anche grazie alle formiche, è possibile individuare la presenza delle femmine in accrescimento o già adulte e con uova.


Comunicato 11       

Fase fenologica:prime foglie distese-comparsa grappolino

Comunicato del  23 aprile


ACARIOSI - dalla fase di rottura gemme utilizzare in alternava ABAMECTINA o CLOFENTEZINE o TEBUFENPIRAD (max 1 trattamento totale)

COCCINIGLIE - si rilevano in campo le neanidi di Planococcous e Pseudococcus

Nelle aziende storicamente infestate da Planococcus ficus (cocciniglia farinosa) è possibile ricorrere alla lotta biologica con lancio di parassitoidi Anagyrus pseudococci

Distribuire l'insetto indicativamente da fine aprile-maggio con dosaggi stagionali di 1500-2000 individui/ettaro in almeno 2 lanci differiti a seconda dei trattamenti e dell’andamento climatico

Distanziare i lanci di insetti utili di almeno 7 giorni dagli interventi insetticidi obbligatori contro scafoideo.

Nel caso si intendano eseguire lanci di predatori/parassitoidi si consiglia di programmarne gli acquisti.

Sistemi di confusione installare gli erogatori per la confusione sessuale. Prodotti autorizzati Checkmate Suterra VMB e Isonet PF

PERONOSPORA - A seconda delle aree e dei vigneti, la fase fenologica va da apertura gemme a 7-8 foglioline con grappoli visibili e/o in distensione (BBCH 08-17-18-53-55). 

Le piogge tra domenica e martedì scorsi sono state comprese tra i 18 e i 63 mm, più copiose in pedecollina, meno lungo il Po; tra i 30 e i 40 mm nella parte centrale della pianura.

Questo evento ha determinato una accelerazione nella maturazione delle oospore. Pertanto, le prossime piogge potrebbero essere infettanti. 

Le previsioni meteo indicano una rottura per metà della prossima settimana, un po' lontane e non del tutto attendibili per definire adesso il primo trattamento. 

Nei prossimi giorni, in base alle previsioni di pioggia, definiremo momento e gruppo di prodotti ottimali per il primo intervento preventivo. 

OIDIO - Le scorse precipitazioni molto probabilmente sono risultate infettanti. Le future piogge, superiori ai 2 mm e con temperature medie di almeno 10°C, determineranno un possibile rilascio di ascospore (responsabili delle infezioni primarie).

La difesa antioidica da questa fase è associata a quella antiperonosporica.

TIGNOLETTA - catture rilevate in campo, presenti su tutto il territorio.


 

Comunicato 10       

Fase fenologica:  gemma cotonosa-prime foglie distese

Comunicato del  16 aprile

Difesa

MALATTIE DEL LEGNO In assenza di rischi di abbassamenti termici, è possibile intervenire con prodotti a base di TRICHODERMA ASPERELLUM+TRICHODERMA GAMSII o TRICHODERMA ATROVIRIDE

Questi microrganismi antagonisti hanno un’azione preventiva, proteggendo i tagli di potatura e riducendo le nuove infezioni di mal dell’esca. Preparare una sospensione di 100gr/litro di prodotto 24-36 ore prima dell’uso per favorire la reidratazione e germinazione delle spore.

Distribuire almeno 1lt/ha di formulato con circa 400 lt/ha (dosaggio 250gr /hl); non utilizzare in caso si prevedano abbassamenti di temperatura.

Rimandare il trattamento in previsione di abbassamenti termici. Distanziare di almeno 10 giorni da trattamenti con zolfo o altri fungicidi.

ACARIOSI  dalla fase di rottura gemme utilizzare in alternava ABAMECTINA o CLOFENTEZINE o TEBUFENPIRAD (max 1 trattamento totale)

COCCINIGLIE si rilevano in campo le neanidi di Planococcous e Pseudococcus

Nelle aziende storicamente infestate da Planococcus ficus (cocciniglia farinosa) è possibile ricorrere alla loa biologica con lancio di parassitoidi Anagyrus pseudococci

Distribuire l'insetto indicativamente da fine aprile-maggio con dosaggi stagionali di 1500-2000 individui/ettaro in almeno 2 lanci differiti a seconda dei trattamenti e dell’andamento climatico

Distanziare i lanci di insetti utili di almeno 7 giorni dagli interventi insetticidi obbligatori contro scafoideo.

Nel caso si intendano eseguire lanci di predatori/parassitoidi si consiglia di programmarne gli acquisti.

Sistemi di confusione iniziare ad installare gli erogatori per la confusione sessuale . Prodotti autorizzati Checkmate Suterra VMB e Isonet PF

OIDIO nelle aziende colpite nell'anno precedente e sulle varietà sensibili dalla fase di germogliamento valutare in base all'andamento meteo la necessità di un intervento con ZOLFO

PERONOSPORA  secondo il modello previsionale il rischio è ancora basso. La precipitazione prevista per lunedì prossimo non dovrebbe essere infettiva, ma preparatoria alla maturazione delle zoospore. Prestare attenzione alle piogge seguenti ed eseguire un intervento preventivo nei vigneti con vegetazione più sviluppata con prodotti di copertura.

TIGNOLETTA  catture rilevate in campo, presenti su tutto il territorio.


Comunicato 09       

Fase fenologica:  gemma cotonosa-rottura gemma 

Comunicato del  09 aprile

Difesa

MALATTIE DEL LEGNO In assenza di rischi di abbassamenti termici, è possibile intervenire con prodotti a base di TRICHODERMA ASPERELLUM+TRICHODERMA GAMSII  o TRICHODERMA ATROVIRIDE

Questi microrganismi antagonisti hanno un’azione preventiva, proteggendo i tagli di potatura e riducendo le nuove infezioni di mal dell’esca. Preparare una sospensione di 100gr/litro di prodotto 24-36 ore prima dell’uso per favorire la reidratazione e germinazione delle spore.

Distribuire almeno 1lt/ha di formulato con circa 400 lt/ha (dosaggio 250gr /hl); non utilizzare in caso si prevedano abbassamento di temperatura.

Rimandare il trattamento in previsione di abbassamenti termici. Distanziare di almeno 10 giorni da trattamenti con zolfo o altri fungicidi. 

ACARIOSI  dalla fase di rottura gemme utilizzare in alternava ABAMECTINA o  CLOFENTEZINE o TEBUFENPIRAD (max 1 trattamento totale) 

COCCINIGLIE si rilevano in campo le neanidi di Planococcous e Pseudococcus

Nelle aziende storicamente infestate da Planococcus ficus (cocciniglia farinosa) è possibile ricorrere alla lotta biologica con lancio di parassitoidi Anagyrus pseudococci

Distribuire l'insetto a partire da fine aprile-maggio con dosaggi stagionali di 1500-2000 individui/ettaro in almeno 2 lanci differi a seconda dei trattamenti e dell’andamento climatico

Distanziare i lanci di insetti utili di almeno 7 giorni dagli interventi insetticidi obbligatori contro scafoideo.

Nel caso si intendano eseguire lanci di predatori/parassitoidi si consiglia di programmarne gli acquisti. 

Sistemi di confusione:

programmare l’acquisto degli erogatori per la confusione sessuale da installare indicativamente dopo la metà di aprile. Prodotti autorizzati Checkmate Suterra VMB e Isonet PF 

OIDIO nelle aziende colpite nell'anno precedente e sulle varietà sensibili dalla fase di  germogliamento valutare in base all'andamento meteo la necessità di un intervento con ZOLFO 

TIGNOLETTA  catture rilevate in campo, ancora non generalizzate.


Comunicato 08        

Fase fenologica:  gemma cotonosa-rottura gemma 

Comunicato del  02 aprile

Difesa 

MALATTIE DEL LEGNO In assenza di rischi di abbassamenti termici, è possibile intervenire con prodotti a base di TRICHODERMA ASPERELLUM+TRICHODERMA GAMSII  o TRICHODERMA ATROVIRIDE 

Questi microrganismi antagonisti hanno un’azione preventiva, proteggendo i tagli di potatura e riducendo le nuove infezioni di mal dell’esca. Preparare una sospensione di 100gr/litro di prodotto 24-36 ore prima dell’uso per favorire la reidratazione e germinazione delle spore. 

Distribuire almeno 1lt/ha di formulato con circa 400 lt/ha (dosaggio 250gr /hl); non utilizzare in caso si prevedano abbassamenti di temperatura. 

Rimandare il trattamento in previsione di abbassamenti termici. Distanziare di almeno 10 giorni da trattamenti con zolfo o altri fungicidi. 

BOSTRICO: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I  residui di potatura dovranno comunque essere asporta e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.

ACARIOSI questo eriofide può causare danni soprattutto negli impianti in allevamento, o in caso di infestazioni rilevate nell’anno precedente. In questi casi si può intervenire entro la fase di  gemma cotonosa con OLIO BIANCO in miscela con ZOLFO (POLITIOL),  attivo anche contro COCCINIGLIE

Dalla fase di rottura gemme utilizzare in alternava ABAMECTINA o CLOFENTEZINE o TEBUFENPIRAD (max 1 trattamento totale) 

COCCINIGLIE si sono rilevate le prime neanidi di Planococcous e Pseudococcus 

OIDIO nelle aziende colpite nell'anno precedente e sulle varietà sensibili dalla fase di germogliamento valutare in base all'andamento meteo la necessità di un intervento con ZOLFO 

TIGNOLETTA prime catture rilevate in campo, ancora non generalizzate. Installare al più presto i sistemi di confusione 

  


Comunicato 07       

Fase fenologica:  gemma cotonosa                           

Comunicato del  26 marzo

 Difesa

MALATTIE DEL  LEGNO (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature.

E’ inoltre buona norma:

1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetava per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.

2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.

E’ possibile trattare i tagli di potatura con PYRACLOSTROBIN+BOSCALID (Tessior vite) da distribuire in modo localizzato con uno specifico applicatore. Tale intervento non va conteggiato nel numero consentito di 3 SDHI (Boscalid + Fluxapyroxad)

BOSTRICO: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.

ACARIOSI  questo eriofide può causare danni soprattutto negli impianti in allevamento, o in caso di infestazioni rilevate nell’anno precedente. In questo casi si può intervenire nella fase di  gemma cotonosa con OLIO BIANCO in miscela con ZOLFO (POLITIOL),  attivo anche contro COCCINIGLIE.
Mantenere una distanza di 10 giorni da successivi interventi con Tricoderma per Mal dell'esca

TIGNOLETTA prime catture rilevate in campo, iniziare l' installazione dei  sistemi  di  confusione


Comunicato 06       

Fase fenologica:  gemma ferma                                                 

Comunicato del  19 marzo

Difesa

MAL ATTIE DEL  LEGNO (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature.

E’ inoltre buona norma:

1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetava per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.

2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.

E’ possibile trattare i tagli di potatura con PYRACLOSTROBIN+BOSCALID (Tessior vite) da distribuire in modo localizzato con uno specifico applicatore. Tale intervento non va conteggiato nel numero consentito di 3 SDHI (Boscalid + Fluxapyroxad)

BOSTRICO: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.

ACA RIOSI  questo eriofide può causare danni soprattutto negli impianti in allevamento, o in caso di infestazioni rilevate nell’anno precedente. In questo casi si può intervenire nella fase di  gemma cotonosa con OLIO BIANCO in miscela con ZOLFO (POLITIOL),  attivo anche contro COCCINIGLIE.
Mantenere una distanza di 10 giorni da successivi interventi con Tricoderma per Mal dell'esca

TIGNOLETTA iniziare l' installazione dei  sistemi  di  confusione

 


Comunicato 05       

Fase fenologica:  gemma ferma                                                 

Comunicato del  12 marzo

Difesa

MAL ATTIE DEL  LEGNO (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature.

E’ inoltre buona norma:

1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetava per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.

2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfiate a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.

E’ possibile trattare i tagli di potatura con PYRACLOSTROBIN+BOSCALID (Tessior vite) da distribuire in modo localizzato con uno specifico applicatore. Tale intervento non va conteggiato nel numero consentito di 3 SDHI (Boscalid + Fluxapyroxad)

BOSTRICO: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.

ACARIOSI  questo eriofide può causare danni soprattutto negli impianti in allevamento, o in caso di infestazioni rilevate nell’anno precedente. In questi casi si può intervenire nella fase di  gemma cotonosa con OLIO BIANCO in miscela con ZOL FO (POLITIOL),  attivo anche contro COCCINIGLIE.

Mantenere una distanza di 10 giorni da successivi interventi con Tricoderma per Mal dell'esca

TIGNOLETTA iniziare l'installazione dei  sistemi  di  confusione

 


Comunicato 04       

Fase fenologica:  gemma ferma                                                 

Comunicato del  05 marzo

Difesa

MAL ATTIE DEL  LEGNO (Mal dell’esca): si ricorda di prestare attenzione alle operazioni di potatura, disinfettando frequentemente le attrezzature.

E’ inoltre buona norma:

1) effettuare la potatura invernale su varietà sensibili a mal dell’esca (Lambrusco salamino) poco prima della ripresa vegetava per favorire un più rapido processo di chiusura della ferita e preferibilmente non in prossimità di eventi piovosi.

2) al momento della potatura, bisogna evitare le ferite radenti. Per fare questo bisogna mantenere un moncone equivalente almeno al diametro della ferita da taglio al momento dell’eliminazione di legno di due o più anni. Quando si elimina legno di un anno (per esempio i polloni sul tronco), tagliando giusto a livello degli occhi della corona, mantenendo la base (zona leggermente rigonfia a livello del punto di attacco del pollone sul tronco.

E’ possibile trattare i tagli di potatura con PYRACLOSTROBIN+BOSCALID (Tessior vite) da distribuire in modo localizzato con uno specifico applicatore. Tale intervento non va conteggiato nel numero consentito di 3 SDHI (Boscalid + Fluxapyroxad)

BOSTRICO: durante la potatura, se si rilevano fori nei tralci, provvedere alla predisposizione di circa 10 piccole fascine esca per ettaro (col legno residuo) da appendere lungo i filari. Queste andranno rimosse e opportunamente distrutte indicativamente a fine maggio. I residui di potatura dovranno comunque essere asportati e distrutti. Si ricorda di non conservare cataste di legna in prossimità dei vigneti.


 

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