Processionaria del pino
Il Decreto Ministeriale del 6 dicembre 2021, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 3 del 5 gennaio 2022, ha disposto l’abrogazione del D.M. 30 ottobre 2007 riguardante la Processionaria del pino (Thaumetopoea pityocampa - Den. et Schiff).
A seguito del succitato Decreto “Abrogazione di provvedimenti recanti lotte obbligatorie e misure fitosanitarie nazionali”, dal 7 dicembre 2021 la lotta alla processionaria del pino nel territorio nazionale è obbligatoria solo dove sussista un’ordinanza comunale o dove lo prevede un regolamento del verde che prescriva la gestione di questa avversità. I Comuni possono quindi emanare specifiche ordinanze atte a limitare la diffusione dell’insetto e a contenere i possibili danni per la salute di persone e animali. Il provvedimento è rivolto ai proprietari di aree verdi e boschive e agli amministratori di condominio che abbiano in gestione aree verdi private sul territorio comunale.
Cos'è la Processionaria del pino, come vive e come si comporta
La Processionaria del Pino è un Lepidottero defogliatore che attacca tutte le specie di pino e varie specie di cedro.
L'insetto compie una generazione all'anno.
Le larve hanno abitudini gregarie e trascorrono l'inverno all'interno di un nido sericeo posto in genere all'estremità dei rami più soleggati.
Alla fine dell'inverno (febbraio-marzo) le larve riprendono l'attività trofica: è proprio in questo periodo che l'insetto (larva) provoca i danni maggiori alla chioma.
Una volta terminato lo sviluppo, le larve mature abbandonano definitivamente i nidi e scendono in processione fino al suolo, dove s'interrano per trasformarsi prima in crisalide e successivamente in adulto (farfalla).
Gli adulti sfarfallano da metà giugno a tutto agosto.
Dopo l'accoppiamento, le femmine depongono le uova in un manicotto attorno a uno o due aghi.
Le larve compaiono nella seconda metà di agosto e si spostano in gruppo per alimentarsi a spese degli aghi, costruendosi nidi sericei ove rifugiarsi.
Le larve svernanti sono molto pericolose per l'uomo, in quanto i loro peli sono urticanti e possono provocare gravi irritazioni cutanee, oculari, alle mucose e alle vie respiratorie.
Le larve sono inoltre molto pericolose per gli animali domestici.
Come si combatte la Processionaria del pino
In inverno (dicembre-gennaio-febbraio) si effettua la raccolta e distruzione dei nidi, operazioni queste da eseguirsi con la massima cautela per evitare ogni contatto con i peli urticanti delle larve.
A fine estate (fine agosto - inizio settembre) si interviene con trattamenti alla chioma con insetticida microbiologico a base di Bacillus thuringiensis. Dosi di 100-150 grammi di prodotto in 100 litri d'acqua forniscono ottimi risultati nei confronti delle larve di prima e seconda età. Dosi superiori si rendono necessarie su larve più grosse. I trattamenti vanno eseguiti in ore serali e in assenza di vento, avendo cura di bagnare uniformemente la chioma. In caso di grosse infestazioni o di piogge dilavanti, è bene ripetere il trattamento dopo alcuni giorni.
Mezzi complementari di lotta sono inoltre le trappole a feromoni sessuali per la cattura massale dei maschi adulti oppure l'installazione di trappole meccaniche a collare lungo il tronco delle piante con nidi, per la cattura delle larve quando scendono in processione.
Per saperne di più:
-Processionaria del pino, a cura del Servizio Fitosanitario Regionale dell'Emilia-Romagna