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Comparazione dei modelli previsionali "Cougarblight" e "Maryblyt" per il Colpo di Fuoco

 

ACTA HORTICOLTURE, in fase di pubblicazione

COMPARAZIONE DEI MODELLI PREVISIONALI "Cougarblight" E "Maryblyt" PER IL COLPO DI FUOCO IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA

di L. Casoli, A. Fontani, A. Montermini e A. Calzolari


Sommario
A seguito della comparsa del Colpo di Fuoco Batterico nella provincia di Reggio Emilia, il Consorzio Fitosanitario Provinciale ha attivato uno specifico progetto a lungo termine per il contenimento della malattia. Al fine di individuare con precisione i momenti ad elevato rischio d'infezione sono stati impiegati modelli previsionali in precedenza sviluppati in altri paesi interessati dalla malattia. Sono stati posti a confronto i modelli previsionali "Cougarblight" e "Maryblyt" al fine di individuare il miglior ambito di utilizzo di ciascun sistema previsionale. Sono state considerate tre aziende agricole del comune di Correggio (Reggio Emilia) per un totale di circa 10 Ha. Su tali superfici sono stati eseguiti sopralluoghi a cadenza settimanale durante i mesi primaverili ed estivi degli anni 2002 e 2003, rilevando la presenza di infezioni a carico di fiori o germogli e di cancri attivi su organi legnosi. I dati meteorologici rilevati dalla stazione automatica regionale sita in zona sono stati utilizzati nell'applicazione dei modelli considerati. Il lavoro discute le differenze rilevare tra i due modelli in merito alla puntualità nella previsione delle infezioni riscontrate in campo e alla possibilità di applicazione in relazione all'estensione del territorio considerato.

Abstract
After the appearance of fire blight in the Reggio Emilia province, the Consorzio Fitosanitario Provinciale set up a long-term project for the control of the disease. Forecasting systems, previously developed in other country affected by the disease, were used to detect periods with high risk of infection. A comparison was made of the forecasting systems "Cougarblight" and "Maryblyt", to determine the best environment for the use of each model. Three farms with a total of 10 ha were evaluated in the Correggio area (Reggio Emilia). Weekly inspections were carried out during the spring and summer months of 2002 and 2003 to identify shoot and blossom infections, and active cankers on wood. An automatic regional weather station located in the area was used to provide meteorological data for the forecast systems. This paper discusses the differences observed between the two models as regards the accuracy of infection forecasting in the field and their possible application in other areas.

INTRODUZIONE
Dopo le gravi epidemie registrate nella Regione Emilia-Romagna negli 1997 e 1998, il colpo di fuoco batterico è oggi segnalato presente nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Ravenna e Reggio Emilia prevalentemente nelle zone tipicamente frutticole e fino ad oggi ha interessato il pero in particolare. Tutto il territorio regionale è oggetto di monitoraggio per il colpo di fuoco batterico dal 1992, anno di istituzione della rete ufficiale nazionale di monitoraggio; dal 1998 tale monitoraggio è stato intensificato nelle zone ritenute a maggiore rischio e dal 2001 è stato concentrato nelle aree di maggiore pregio per la produzione vivaistica. Il Servizio Fitosanitario regionale, in applicazione delle normative fitosanitarie vigenti, coordina le attività che vengono svolte in ambito regionale da soggetti diversi realizzando una gestione efficace del colpo di fuoco batterico: il controllo istituzionale del materiale di propagazione, le ispezioni di campo, la difesa, le analisi di laboratorio, la georeferenziazione dei dati fitosanitari, l'applicazione delle prescrizioni fitosanitarie, la concessione di contributi al fondo di solidarietà per le aziende colpite dalla malattia, la sperimentazione, la divulgazione.

Nell'ambito della gestione assai complessa del colpo di fuoco batterico, per quanto riguarda in particolare la difesa, al fine di rendere più puntuale il controllo in campo della malattia, nella Regione Emilia Romagna da alcuni anni è stato validato l'impiego del sistema previsionale Cougarblight tramite il quale è possibile monitorare l'andamento del rischio di comparsa della malattia sul territorio. Il sistema previsionale Cougarblight, messo a punto da T.J. Smith della Washington State University, è un semplice modello basato sui gradi ora per stimare l'evoluzione di E. amylovora in fioritura (Smith, 1993) considerando anche la bagnatura dei fiori e la storia recente del Colpo di Fuoco all'interno del frutteto e in quelli confinanti (Smith, 1999).
Precedentemente alla comparsa del colpo di fuoco batterico nella Regione Emilia Romagna, registrata nel 1994, furono realizzati alcuni studi epidemiologici allo scopo di valutare il rischio di infezioni della batteriosi in aree fino a quel momento ufficialmente indenni (Bazzi et al. 1996). Il modello previsionale utilizzato è stato il Maryblyt, un programma informatico per la previsione di eventi infettivi specifici e la comparsa di quattro tipologie distinte di sintomi di Colpo di Fuoco: sui fiori, sui germogli, sottoforma di cancri o a seguito di traumi (Steiner, 1996).

In questo lavoro sono stati messi a confronto i due modelli previsionali Maryblyt e Cougarblight al fine di individuare il miglior ambito di utilizzo di ciascuno, in relazione alla puntualità nella previsione delle infezioni riscontrabili in campo ed alla possibilità di applicazione in territori diversi per estensione. Tale studio è stato realizzato nella Provincia di Reggio Emilia, dove il colpo di fuoco batterico nel 1998 ha pesantemente colpito le aree coltivate a pero.

MATERIALI E METODI
Sono stati utilizzati i modelli previsionali Maryblyt e Cougarblight che necessitano, per l'elaborazione delle indicazioni, dei dati giornalieri di temperatura (min e max), pioggia (mm) e della data di schiusura dei primi fiori. Sono stati utilizzati i dati meteorologici 2002 e 2003 forniti dalla stazione automatica regionale sita nel comune di Correggio, in provincia di Reggio Emilia.

I tre frutteti considerati per il rilievo avevano una superficie complessiva di circa 10 ha, sono stati interessati dalla malattia negli anni dal 1997 al 2001 ed erano dislocati in una zona caratterizzata da una elevata concentrazione di fonti di inoculo. Durante il periodo di potatura le superfici a frutteto considerate sono state monitorate in maniera accurata al fine di asportare sintomi ascrivibili ad infezioni avvenute durante gli anni precedenti ed accertare la reale diffusione del colpo di fuoco batterico.

L'elaborazione fornita dai modelli previsionali è stata rappresentata graficamente in un sistema di assi cartesiani recanti data e livello di rischio per ciascun modello. Al fine di poter confrontare le risposte fornite dai sistemi previsionali è stata considerata, per entrambi i modelli, la soglia di rischio estremo, considerando condizioni di recettività dalla data di inizio fioritura (1 aprile per il 2002 e 19 aprile per il 2003) al 15 settembre.In particolare la soglia considerata per il modello Cougarblight è il valore 270 oltre il quale si considera estremo il rischio di infezioni qualora ci si trovi in frutteti focolaio o siano state rilevate infezioni nei frutteti circostanti l'anno precedente. Per quanto riguarda il modello Maryblyt si è attribuito il rischio estremo al valore 4 "+", soglia alla quale l'elaborazione fornisce l'indicazione di infezione.Tale armonizzazione si è resa necessaria al fine di poter operare un confronto fra le risposte ottenute dai due modelli sia in termini temporali, per quanto riguarda la segnalazione delle prime infezioni stagionali e il perdurare del rischio estremo, sia in termini di rispondenza a fattori ambientali quali le piogge, che rappresentano il fattore scatenante delle nuove infezioni una volta raggiunte le temperature ideali per un'adeguata moltiplicazione del batterio.

Le indicazioni fornite dai modelli sono state parallelamente verificate in campo al fine di individuare sintomi derivanti da infezioni segnalate dai due sistemi previsionali. I rilievi in campo sono stati eseguiti a cadenza settimanale, intensificando la frequenza nei giorni successivi alla segnalazione di possibile infezione.

RISULTATI E DISCUSSIONI
Dalla rappresentazione grafica inerente l'anno 2002 (Fig. 1) si rileva che il modello Maryblyt ha segnalato il primo estremo rischio di infezione il giorno 27 aprile, mentre il modello Cougarblight ha fornito tale indicazione in data 15 maggio. Il periodo considerato è di 185 giorni e, in tale intervallo, il modello Cougarblight è rimasto al di sopra della soglia di rischio estremo per 121 giorni, mentre il Maryblyt vi è rimasto per 58 giorni. I monitoraggi eseguiti in campo successivamente alla prima segnalazione fornita dal Maryblyt (infezione il 27 aprile) hanno permesso il ritrovamento di sintomi a carico dei fiori in data 19 maggio, ovvero 4 giorni dopo rispetto all'elaborazione del modello. In questo intervallo di tempo il modello Cougarblight si è mantenuto su indici che esprimevano medio-alto rischio, raggiungendo la soglia considerata solamente il giorno 15 maggio. Entrambi i modelli, per l'anno 2002, hanno dato un'indicazione che non ha trovato puntuale conferma nei dati dei rilievi di campo, tuttavia il livello di approssimazione è stato buono.
Per quanto concerne l'anno 2003 (Fig. 2), il modello Maryblyt ha segnalato il primo estremo rischio di infezione il giorno 27 aprile, mentre il modello Cougarblight ha fornito tale indicazione in data 4 maggio.

Durante il periodo considerato, di 185 giorni come per l'anno precedente, il modello Cougarblight è rimasto al di sopra della soglia di rischio estremo per 133 giorni mentre il Maryblyt vi è rimasto per 38 giorni. I monitoraggi eseguiti in campo successivamente alla prima segnalazione fornita dal Maryblyt (infezione il 27 aprile) hanno permesso il ritrovamento di sintomi a carico dei fiori in data 8 maggio, come suggerito dal modello. In questo intervallo di tempo il modello Cougarblight si è mantenuto su indici che esprimevano alto rischio, raggiungendo la soglia considerata il giorno 4 maggio.

In entrambe le annate il modello Maryblyt ha segnalato in maniera più puntuale, rispetto al modello Cougarblight, il rischio di infezioni primaverili. Se si esclude un breve momento ad inizio stagione, il modello Cougarblight si è mantenuto sempre al di sopra della soglia di rischio estremo esprimendo una situazione permanente di massima allerta fino a termine periodo.

CONCLUSIONI
Considerato che non esistono interventi risolutivi e che l'efficacia nella lotta al colpo di fuoco batterico si ottiene principalmente attuando azioni mirate alla prevenzione, la previsione di comparsa della malattia in campo è sicuramente un'informazione utile al fine di definire i consigli di difesa da divulgare agli agricoltori. Il modello previsionale assume pertanto un suo preciso ed indispensabile ruolo nella definizione di ogni strategia di difesa.

Fra i modelli previsionali descritti in letteratura ed utilizzati per fornire agli agricoltori consigli sugli interventi da effettuare in azienda, il Maryblyt ed il Cougarblight sono sembrati i più interessanti per la realtà agricola della Regione Emilia-Romagna. Il confronto tra i due modelli, applicati in un'area coltivata a pero della provincia di Reggio Emilia, ne ha evidenziato le caratteristiche specifiche e l'applicabilità.

Il modello Maryblyt, segnalando momenti puntuali di massimo rischio e, con buona precisione, la comparsa dei sintomi in campo, sembra essere più adeguato nell'allertare tecnici ed agricoltori e permettere, così, l'intensificazione del monitoraggio dei sintomi in campo e l'asportazione di materiale vegetale infetto. Questo modello, grazie alla possibilità di considerare eventi meteorologici estremamente localizzati (vento e grandine), può diventare un utile supporto tecnico per coadiuvare la gestione del colpo di fuoco batterico in un ambito ristretto come quello aziendale. Di contro, per seguire l'andamento della batteriosi in zone di vaste dimensioni, per le quali di norma è più difficile disporre di variabili territorialmente localizzate, il modello Cougarblight risulta maggiormente confacente, richiedendo unicamente dati giornalieri di temperatura e pioggia. Queste valutazioni consentono di affermare che i due modelli, nati allo scopo di individuare il momento esatto della comparsa della malattia in campo, possono essere anche funzionali alla definizione di un rischio globale nonché di una tendenza regionale o locale. Tale informazione, confrontata con altri dati che completano il quadro fitosanitario, può anche costituire un elemento di decisione nella definizione dell'intervento da effettuare in azienda.

La prosecuzione del lavoro di comparazione tra i due modelli previsionali, al fine di poter ottenere ulteriori conferme dei risultati fino ad ora conseguiti, sarà oggetto di studio nei prossimi anni. L'auspicio è che, anche con il contributo dei numerosi ricercatori interessati a questi temi, emergano nuove indicazioni che possano offrire ulteriori elementi utili all'implementazione di questi, ed altri modelli previsionali, per una corretta gestione del colpo di fuoco batterico nei diversi ambienti di coltivazione delle piante ospiti di E. amylovora di interesse agrario.

BIBLIOGRAFIA
- Bazzi C. et al.,1996. Maryblyt 4.2: Prediction of Fire Blight outbreaks in Italy (Po valley). Acta Horticulturae 411: 163-172.
- Smith T.J.,1993. A predictive model for forecasting Fire Blight of pear and apple in Washington state. Acta Horticulturae 338: 153-159.
- Smith T.J.,1999. Report on the development and use of 98C- A situation-specific Fire Blight risk assessment model for apple and pear. Proc. of the 8th int. Workshop on Fire Blight. Eds. M.T. Momol, H. Saygili. Acta Horticulturae 489: 429-435 ISHS.
- Steiner P.W. and Lightner G.W.,1996. Maryblyt: A predictive program for forecasting Fire Blight disease in apples and pears.

Website:
Smith T.J.. Fire Blight daily risk estimation model: Version 2002C (Celsius). www.ncw.wsu.edu/treefruit/fireblight/mdl98c.htm

rischio di infezione per i due modelli nell'anno 2002
Rischio di infezione per i due modelli nell'anno 2002

rischio di infezione per i due modelli nell'anno 2003
Rischio di infezione per i due modelli nell'anno 2003


Per saperne di più:

- Lotta obbligatoria al Colpo di fuoco, a cura del Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia

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