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Diario della peronospora della vite N° 5

del 14 Agosto 2015

L’andamento meteorologico delle ultime settimane (luglio e prima metà di agosto), caratterizzato da tempo stabile e da temperature al di sopra delle medie stagionali, ha rappresentato il principale “freno” allo sviluppo della peronospora.

Le ultime infezioni significative risalgono, infatti, ai rovesci e ai temporali diffusi di fine giugno; mentre luglio è risultato in pratica un mese asciutto e siccitoso. 

Ad agosto, le due piogge (del 1° e del 10), con andamenti piuttosto difformi nelle diverse parti della provincia, più abbondanti in pedecollina e via via ridotte verso la Bassa, non sono state in grado di riattivare in modo sostanziale la peronospora, anche laddove si era conservata. 

In generale, questi andamenti hanno avuto un coerente riverbero nei vigneti caratterizzati da una contenuta presenza della malattia, sia a carico della vegetazione sia dei grappoli. 

L’attuale situazione fenologica, prossima alla maturazione dell’Ancellotta e alla completa invaiatura dei vari lambruschi, ci pone in condizioni di sicurezza e di considerare il bollettino n.13, con consiglio di trattamento entro il 1 agosto, come l’ultimo intervento. 

Al contrario, nei vigneti in allevamento, per garantire l’efficienza della chioma fino a maturazione del legno, si consiglia di proseguire la difesa con prodotti rameici ancora per qualche settimana. 

Per l’oidio la fase epidemica è risultata, per le medesime “avverse condizioni meteo”, piuttosto contenuta. Anche per questa ampelopatia si ritiene conclusa la difesa.

Reggio Emilia, 14 agosto 2015


Bollettino antiperonosporico della vite N° 13/2015

 Bollettino_13_cat.A.jpgSi consiglia di intervenire:

        Entro il 1 agosto

           utilizzando prodotti di copertura del sottogruppo A2 (rameici)

           aggiungere zolfo come antioidico. 

Perché

La stabilità meteorologica che ha caratterizzato le ultime settimane, associata ad elevate temperature, è risultata sfavorevole allo sviluppo della peronospora. In generale, le infezioni rilevate in campo sono molto limitate e di scarsa pericolosità.

Il temporaneo cedimento del campo di alta pressione di origine nord-africana, farà si che nella nostra provincia potranno verificarsi, tra sabato e domenica, una serie di perturbazioni a prevalente carattere temporalesco. 

Per questo motivo si consiglia, come intervento di chiusura della difesa antiperonosporica, di rinnovare la copertura rameica (preferibilmente poltiglia bordolese, ma anche idrossido, ossicloruro, solfato tribasico), entro il 1 agosto p.v. per garantire la protezione del grappolo sempre meno sensibile alla malattia per il progressivo avanzamento dell’invaiatura.

Parallelamente a quelle peronosporiche, le infezioni oidiche sono nella generalità dei casi alquanto contenute o pressoché assenti. Tuttavia si consiglia, soprattutto sulle varietà sensibili e in presenza di sintomi, di effettuare un ulteriore intervento con zolfo per assicurare la protezione del grappolo che risulterà sempre meno recettivo agli attacchi del patogeno avvicinandosi all’invaiatura.

Reggio Emilia, 30 luglio 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 12/2015

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Si consiglia di intervenire:

        il 23-24 luglio

          -  utilizzando prodotti di copertura del sottogruppo A2 (rameici)

          -  aggiungere antioidico a lunga persistenza.

Perché

Le condizioni di elevate temperature di questo periodo, ben al di sopra delle medie stagionali, hanno ridotto le potenzialità infettive delle sporadiche macchie, dando luogo a rare reinfezioni sulla vegetazione nuova.

Il vasto campo anticiclonico di origine nord-africana, che interessa gran parte dell'Europa centro-meridionale, subirà una graduale flessione della pressione dal prossimo fine settimana. Sulla nostra provincia si prevedono possibili locali rovesci già venerdì sera; maggiore probabilità di temporali, anche di forte intensità, per domenica.

Per questo motivo, si consiglia di ripristinare la copertura rameica (preferibilmente poltiglia bordolese, ma anche idrossido, ossicloruro, solfato tribasico), il 23-24 luglio p.v. per garantire la protezione del grappolo prossimo o già ad inizio invaiatura.

Le infezioni di oidio risultano in generale piuttosto limitate, anch’esse ostacolate dalle elevate temperature che hanno contraddistinto le ultime settimane. Tuttavia, l’abbassamento dei valori termici previsti e l’allungamento dei turni di difesa antiperonosporica potrebbero favorire lo sviluppo del patogeno. Questo, insieme alla constatazione di effetti fitotossici dello zolfo e della sua limitata persistenza, per le eccezionali condizioni climatiche, ci inducono a consigliare l’abbinamento di un prodotto antioidico a lunga persistenza* scelto tra: cyflufenamide (tempo di carenza 21 giorni), meptyl-dinocap (21 gg), metrafenone (28 gg), quinoxyfen (28 gg), tryfloxistrobin (35 gg).

* Fare attenzione ai tempi di carenza

Reggio Emilia, 22 luglio 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 11/2015

Bollettino_11_cat.A.jpgSi consiglia di intervenire:

•    Entro il 9 luglio

  -  utilizzando prodotti di copertura del sottogruppo A2 (rameici)

  -  aggiungere antioidico a lunga persistenza. 

Perché

Come riportato nel Diario della peronospora di venerdì 3 luglio u.s., nei vigneti si sono evidenziate qua e là, in modo sporadico, macchie d’olio di peronospora dovute ai rovesci più o meno intensi della seconda metà di giugno, cui vanno a sommarsi le relative secondarie. Si sono evidenziati generalmente in modo sporadico, tranne qualche eccezione, sintomi di peronospora larvata.

Le condizioni di elevate temperature e bassa umidità dei giorni scorsi hanno, di fatto, ridotto le potenzialità infettive delle macchie in campo.

Le previsioni meteo segnalano un promontorio anticiclonico, di origine nord-africana. Da giovedì 9, il rapido passaggio di un fronte atlantico, farà aumentare le possibilità di episodi di instabilità, tuttavia, la pressione subirà un nuovo aumento già nei giorni seguenti. Sulla nostra provincia si prevedono per giovedì possibili veloci rovesci e di nuovo bel tempo a seguire.

Pertanto, si consiglia cautelativamente di rinnovare la copertura rameica (idrossido, ossicloruro, poltiglia bordolese, solfato tribasico) entro giovedì 9 luglio per contrastare la diffusione delle secondarie e meglio proteggere il grappolo ormai serrato.

Considerato il probabile allungamento dei turni di difesa antiperonosporica per il protrarsi del bel tempo, aggiungere un prodotto antioidico a  lunga persistenza scelto tra: tryfloxistrobin, cyflufenamide, quinoxyfen, metrafenone, meptyl-dinocap.

Reggio Emilia, 7 luglio 2015

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Diario della peronospora della vite N° 2

del 3 Luglio 2015


Da alcuni giorni si stanno evidenziando le macchie d’olio di peronospora dovute ai rovesci più o meno intensi (a seconda delle zone) del 23-24 giugno, cui si andranno a sommare, entro la fine della settimana, le evasioni per i radi temporali del 27-28 giugno.

La settimana scorsa si erano evidenziate, invece, le evasioni per le infezioni dei due pacchetti di piogge del 15-17 e del 19-20 giugno.

Nei vigneti regolarmente protetti, si tratta di una presenza sporadica d’infezioni non sempre sporulanti sulla vegetazione più recente, che in qualche caso è stata o sarà eliminata con le cimature.

Hanno fatto la loro comparsa anche i primi sintomi di peronospora larvata, con pochi acini imbruniti qua e là.

Risultano al momento (anche consultando i diversi tecnici che operano in provincia) piuttosto limitati e circoscritti i casi di danni apprezzabili, laddove le precipitazioni sono state particolarmente copiose.

Tale scenario è la conseguenza di un giugno che, in alcune zone della provincia, è stato piuttosto ricco di temporali, più o meno intensi, e che in qualche caso hanno portato anche grandine.

La situazione meteorologica presenta un promontorio anticiclonico, di origine nord-africana, che determinerà, anche sulla nostra provincia, tempo stabile e temperature molto elevate, ben al di sopra delle medie stagionali.

La comparsa della caratteristica muffetta bianca diminuisce in condizioni di temperature superiori ai 20°C e tende ad annullarsi in corrispondenza dei 30 °C. Essa richiede comunque un’umidità relativa notturna molto elevata (>93%).

La stessa durata dell’incubazione della malattia aumenta, superati i 25 °C. 

In queste condizioni la perdita di vitalità del fungo determina inevitabilmente ridotte possibilità d’infezione. A ciò si aggiunga la ridotta bagnatura, anche durante la notte, che ostacola l’instaurarsi di eventuali secondarie.

Tutti questi limiti di temperatura ed umidità si stanno verificando e per questo l’avvistamento delle macchie d’olio nei vigneti risulta non preoccupante.

Tali elementi ci hanno indotto ad allungare, in questa fase, l’intervallo tra i trattamenti. Solo in quei pochi casi d’infezioni apprezzabili la gestione della malattia dovrà essere aziendale tenendo conto di turni più brevi.

Analogamente, la fase epidemica dell’oidio, sebbene iniziata, fino adesso non è mai scoppiata! Questo non toglie che i turni dei trattamenti antioidici dovranno essere cadenzati in ragione del particolare ciclo del fungo e della diversa persistenza dello zolfo.

Si suggerisce di verificare in questi giorni la situazione nei propri vigneti.

Reggio Emilia, 03 Luglio 2015


Bollettino antiperonosporico della vite N° 10/2015

Si consiBollettino_10_cat.A.jpgglia di intervenire:

- il 26-27 giugno
- con prodotti di copertura a modalità d’impiego preventiva del sottogruppo A2 (rameici)
- aggiungere zolfo come antioidico.

Perché

L’ultimo evento piovoso, tra martedì e mercoledì scorsi, ha registrato un’intensità variabile con punte anche superiori ai 50 mm, causando il dilavamento, più o meno completo, della precedente copertura.

Le previsioni meteo indicano il consolidamento di un campo di alta pressione di origine nord-africana che garantirà tempo stabile e temperature in aumento per più giorni.

Da oggi e per circa una settimana sono attese potenziali evasioni causate dagli ultimi eventi piovosi:

  • per i temporali del 17 giugno le evasioni saranno visibili in questi giorni;
  • per quelli del 19-20 giugno tra il 26 e il 28 giugno;
  • infine per i rovesci del  23-24 giugno potenziali macchie d’olio tra il 29 e il 1 luglio.

Pertanto, è importante precedere tali eventuali evasioni ripristinando la copertura rameica (idrossido, ossicloruro, poltiglia bordolese, solfato tribasico) il 26 o 27 giugno per contrastare la diffusione delle secondarie.

Si consiglia di aggiungere zolfo come antioidico, incrementandone le dosi.

Si rammenta che il periodo consigliato di maggiore efficacia per il trattamento insetticida al vettore della flavescenza dorata è dal 20 al 30 giugno.

Reggio Emilia, 25 giugno 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 9/2015

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Si consiglia di intervenire:

- il 21-22 giugno
- con prodotti di copertura a modalità d’impiego preventiva dei sottogruppi A2 (rameici) o A3 (moderni: zoxamide + rame)
- aggiungere zolfo come antioidico. 

Perché

L’ultimo evento piovoso ha avuto un’intensità media di 20 mm. Non sono mancate aree piuttosto circoscritte caratterizzate da una piovosità di 35-40 mm ed oltre, meritevoli di una valutazione aziendale (vedi ultim’ora del 17 giugno u.s.).

Sulla nostra provincia si prevede da sabato a lunedì bel tempo prevalente; probabile ritorno ad instabilità generale da martedì.

Con la scadenza della copertura del precedente trattamento numero 8 e la prevista instabilità da martedì prossimo è consigliato rinnovare la copertura con rameici (idrossido, ossicloruro, poltiglia bordolese, solfato tribasico) o con la miscela zoxamide + rame.

Dato l’inizio della fase epidemica, si consiglia di aggiungere lo zolfo come antioidico, incrementandone le dosi. 

Si rammenta che il periodo consigliato per il trattamento insetticida al vettore della flavescenza dorata è dal 20 al 30 giugno.

Reggio Emilia, 19 giugno 2015

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Ultim’ora di difesa vite N° 1/2015

Tra ieri ed oggi si sono registrati i previsti temporali per cui era stato emesso il bollettino antiperonosporico n° 8 (rameici o zoxamide + rame da effettuare il 14-15 giugno). Stamattina, sulla nostra provincia si prevedono iniziali condizioni di tempo instabile, con piogge e possibili temporali, mentre dovrebbe migliorare nella seconda parte del giorno.

L’evento piovoso complessivamente ha avuto un’intensità media di 20 mm. Non sono mancate, tuttavia, le aree con meno di 10 e alcune altre piuttosto circoscritte caratterizzate da una piovosità di 35-40 mm ed oltre.

In quest’ultimo scenario, delimitato a livello aziendale, si suggerisce di ripristinare nei prossimi giorni la copertura rameica (+ zolfo).

In casi ancora più limitati, all’intenso temporale è stata associata la grandine, per cui in presenza di danni su grappolo si consiglia di valutare un intervento anche con un prodotto antibotritico (scelto tra Aureobasidium pullulans, Bacillus amyloliquefaciens, Bacillus subtilis, bicarbonato di potassio, boscalid, ciprodinil + fludioxonil, fenexamide, fenpirazamine, fluazinam, fluopiram, pirimetanil).

Reggio Emilia, 17 giugno 2015


Bollettino antiperonosporico della vite N° 8/2015


 Bollettino_8_cat.A.jpgSi consiglia di intervenire:

- il 14-15 giugno
- con prodotti di copertura a modalità d’impiego preventiva dei sottogruppi A2 (rameici) o A3 (moderni: zoxamide+rame)
- aggiungere zolfo come antioidico.

Perché

Le piogge del 10 giugno, su cui eravamo coperti, potranno manifestare  eventuali evasioni tra il 18 e il 21 giugno.

Sulla nostra provincia si prevedono condizioni di generale bel tempo, ma con instabilità crescente, specie nelle ore pomeridiane; probabile deciso peggioramento tra martedì e mercoledì.

Dai nostri monitoraggi territoriali la situazione nei vigneti è piuttosto tranquilla. Solo in qualche campo spia mai trattato sono state rilevate poche infezioni secondarie.

Con la scadenza della copertura del precedente trattamento numero 7 e in previsione delle piogge di metà settimana prossima è consigliato rinnovare la copertura con rameici (idrossido, ossicloruro, poltiglia bordolese, solfato tribasico) o con la miscela zoxamide + rame.

In funzione dell’instabilità di questi giorni, eventuali valutazioni aziendali dovranno essere effettuate per quei vigneti che hanno ricevuto precipitazioni a carattere temporalesco oltre i 20 mm nei giorni scorsi e che possono aver determinato un maggior dilavamento della copertura.

Per le condizioni favorevoli all’instaurarsi della fase epidemica, si consiglia di aggiungere lo zolfo come antioidico, incrementandone le dosi.

Reggio Emilia, 12 giugno 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 7/2015 

 SBollettino_7_cat.A.jpgi consiglia di intervenire:

- il 7-8 giugno

- con prodotti di copertura a modalità d’impiego preventiva dei sottogruppi A2 (rameici) o A3 (moderni: zoxamide+rame)

- aggiungere antioidico a lunga persistenza.

Perché

Il trattamento numero 6 consigliato entro il 28 maggio, con miscele pronte a bassa dilavabilità, ha garantito la copertura della vegetazione per circa 7-10 giorni in funzione del formulato utilizzato.

L’ultimo evento piovoso è quello del 26-27 maggio le cui eventuali evasioni sono attese in questi giorni.

Sulla provincia di Reggio Emilia si prevede bel tempo fino a lunedì; tra martedì e mercoledì instabilità crescente con possibili temporali nel pomeriggio specie in montagna e ridotta probabilità.

La situazione in campo è di rischio medio basso con rare infezioni e nessun danno.

Con l’ultimo trattamento ad inizio fioritura, la caduta della caliptre e la successiva formazione degli acinini ci ritroviamo in presenza di grappoli senza alcuna copertura antiperonosporica. Da qui la necessità di effettuare un trattamento cautelativo con rameici (idrossido, ossicloruro, poltiglia bordolese, solfato tribasico) o con la miscela zoxamide + rame.

 L’inizio allegagione rappresenta una delicata fase anche per le infezioni oidiche che in concomitanza alle favorevoli condizioni meteo favoriranno l’inizio della fase epidemica della malattia. Pertanto, si consiglia di aggiungere un antioidico a lunga persistenza (tryfloxistrobin, cyflufenamide, quinoxyfen, boscalid, metrafenone, meptyl-dinocap).

Reggio Emilia, 5 giugno 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 6/2015

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Siconsiglia di intervenire:

- entro il 28 maggio
- con prodotti ad attività preventiva del sottogruppo B1 (metalaxyl+rame, metalaxyl-m+rame, benalaxyl+rame) oppure del sottogruppo B5 (fluopicolide+fosetil Al, ametoctradin+fosfonato di potassio “pack”, cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+fosetil Al+rame, fosetil Al+rame)
- aggiungere zolfo come antioidico.

Perché

Nell’ultima settimana si sono succeduti due periodi piovosi: il primo (dal 21 al 23 maggio) più uniforme sulla provincia con intensità comprese tra i 10 e i 15 mm, e il secondo (tra ieri e stamani) con precipitazioni piuttosto variabili da pochi millimetri fino a 30 mm. Le aree a maggior piovosità hanno interessato le zone che vanno da Rolo a Gualtieri, da Fabbrico a Novellara e Castelnovo di Sotto.

Sulla provincia di Reggio si prevede per oggi residua nuvolosità, poi netto miglioramento fino a sabato; possibili temporanei episodi di instabilità dalla seconda parte di sabato fino a lunedì 1 giugno.

Questa settimana sono previste quelle evasioni peronosporiche potenzialmente determinate dalle piogge del 15-16 maggio; a seguire, e per tutta la prossima settimana, sono attese le eventuali nuove manifestazioni per le piogge che si sono succedute dal 21 fino a stamattina.

La fase di fioritura/inizio allegagione e il rischio di eventuali evasioni richiedono di mantenere una costante difesa della vegetazione, utilizzando miscele di fenilammindi oppure di fosetil alluminio/fosfonato di potassio. Tale scelta darà continuità di protezione per entrambe le linee di difesa adottate nel precedente bollettino. Infatti, si consiglia di dare preferenza ai prodotti del sottogruppo B1 in modo da garante la continuità di azione delle fenilammidi, laddove nelle ultime 24/48 ore si sono verificate precipitazioni oltre i 20 mm, a fine persistenza della precedente copertura. Nelle altre zone, a minor piovosità, si consiglia di dare analogamente continuità al precedente trattamento impiegando miscele di fosetil/fosfonato.

Si consiglia di aggiungere zolfo come antioidico.

Reggio Emilia, 27 maggio 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 5/2015

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Si consiglia di intervenire:

  • oggi stesso (18 maggio) con prodotti ad attività curativa del sottogruppo C1 (metalaxyl+rame, metalaxyl-m+rame) nei comuni di Poviglio, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo, Fabbrico, Rio Saliceto, Campagnola, Correggio, Novellara
  • il 20 maggio p.v. con prodotti ad attività preventiva del sottogruppo B5 (fluopicolide+fosetil Al, ametoctradin+fosfonato di potassio “pack”, cymoxanil+fosetil Al+zoxamide, cymoxanil+fosetil Al+rame, fosetil Al+rame) nei restanti comuni della provincia.
  • aggiungere zolfo come antioidico per l’intero territorio.

Perché

L’ultimo evento piovoso tra la notte di venerdì 15 maggio e la mattinata di sabato ha fatto registrare quantitativi di pioggia molto difformi sul territorio provinciale, dai 100-120 mm della Bassa ai circa 10 mm del comune di Reggio Emilia.

Pertanto, nelle aree in cui è stata registrata una piovosità superiore ai 50 mm intervenire oggi stesso con un trattamento curativo a base di metalaxyl, o il suo isomero (con rame quale partner di copertura). Il trattamento consigliato ha azione retroattiva fino al 25% dell’incubazione ovvero di 2-3 giorni, in questo periodo, dall’evento infettante.

Sulla nostra provincia, si prevede cielo sereno o poco nuvoloso fino a martedì, poi, graduale aumento delle nubi mercoledì e probabile maltempo giovedì con piogge, rovesci e possibili temporali. Generale instabilità venerdì e sabato.

Per quanto riguarda la fascia più a sud, che va da San Martino in Rio, Bagnolo in Piano, Cadelbosco di Sopra, Castelnovo di Sotto, Gattatico e si estende ai restanti comuni vitati dell’alta pianura e della pedecollina, interessati da minore piovosità, si consiglia di dare continuità alla copertura, in un periodo ad elevata instabilità meteo, trattando il 20 maggio con prodotti del sottogruppo B5 ad attività preventiva a bassa dilavabilità, in vista della perturbazione del 21 e 22 p.v.

Nei prossimi giorni si dovrebbero evidenziare le eventuali evasioni per le  deboli piogge di venerdì 8 maggio, mentre per le piogge cadute nell’ultimo fine settimana, secondo il calendario Baldacci, le potenziali evasioni potranno manifestarsi nel periodo tra il 25 e il 29 maggio, con un possibile anticipo in caso di temperature superiori alla media del periodo.

Per entrambi i manifesti, si consiglia di aggiungere zolfo come antioidico.

Reggio Emilia, 18 maggio 2015

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Bollettino antiperonosporico della vite N° 4/2015

Bollettino_4_cat.B.jpgSi consiglia di intervenire:

-   il 14 maggio con i prodotti del sottogruppo B5 (miscele varie con fosetil Al/fosfonato di potassio) aventi modalità d’impiego preventiva

-   aggiungere un antioidico sistemico (IBE e simili).

Perché

Le precipitazioni del 27-28 aprile, come atteso, hanno dato origine, in alcuni campi spia non trattati, a nuove sporadiche macchie.

Le scarse piogge di venerdì 8 maggio potrebbero determinare un’ulteriore evasione prevista per il 19-23 maggio (secondo il calendario Baldacci).

Le previsioni meteorologiche indicano da venerdì una perturbazione in discesa dal Nord Europa che provocherà un generale peggioramento con sensibile calo delle temperature. Sulla provincia di Reggio Emilia si prevede un netto peggioramento tra venerdì e sabato, quando si avranno condizioni di spiccata instabilità con piogge, rovesci e possibili temporali.

Si consiglia il rinnovo della copertura da effettuare il 14 maggio, con un prodotto appartenente al sottogruppo B5, miscele varie con fosetil Al/fosfonato di potassio (fluopicolide+fosetil Al; ametoctradin+fosfonato di potassio “pack”; cymoxanil+fosetil Al+zoxamide;  cymoxanil+fosetil Al+rame;  fosetil Al+rame). Il rischio di temporali, la cui intensità non è prevedibile, sul finire del periodo di persistenza del trattamento consigliato num. 3, richiede di mantenere un’efficace protezione della vegetazione in una fase fenologica particolarmente vulnerabile per la rapida crescita e il grappolo in distensione. 

Per la difesa antioidica consigliamo di aggiungere un prodotto sistemico scelto tra IBE (ciproconazolo*, difenconazolo, fenbuconazolo, miclobutanil*, penconazolo, propiconazolo, tebuconazolo*, tetraconazolo e triadimenol) o simili (bupirimate e spiroxamina), in modo da  proteggere la vite con una specialità di pari persistenza d’azione.

* Preferire l’impiego di formulazioni prive delle frasi croniche di rischio/pericolo (R40/H351 o R63/H361d)

Reggio Emilia, 13 maggio 2015

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diario.jpgDiario della peronospora della vite N° 1

del 8 maggio 2015


Nei primi giorni di maggio sono state rilevate le primissime infezioni da peronospora in diverse zone della provincia. Tali evasioni sono da far risalire, secondo il calendario Goidànich, alle precipitazioni del 17-18 aprile.

Si tratta, come ci si aspetterebbe da una prima infezione in aprile, di sintomi piuttosto sporadici, rilevati dopo un lungo cercare. Fa eccezione l’area vitata compresa tra Fazzano, Sabbione e Salvaterra in cui qualche vigneto, tra quelli già recettivi al 18 di aprile, presenta qualche evasione in più. Le varietà maggiormente interessate sono quelle più precoci, Lambrusco grasparossa, Malbo gentile e L. oliva.

A quella data, nei rilievi effettuati nei 13 campi spia solo 1 non presentava un minimo di recettività e solo in 2 è stata rilevata l’evasione della malattia, a Fazzano (con 6 macchie in tutto il campo non trattato, tra la prima e la terza foglia) e Arceto (con il 3% di foglie colpite).

Dei 25 vigneti del checkup, in base ai monitoraggi settimanali ne risultavano recettivi 23 di cui solo 6 hanno manifestato la prima infezione derivata da quelle piogge di metà aprile e sempre con 1-2 macchie/vigneto.

Delle circa 20 visite effettuate su segnalazione di sintomi sospetti, in vigneti diversi da quelli di monitoraggio, solo il 25% è risultato positivo alla peronospora. L’andamento ha confermato i dati dei monitoraggi (mediamente 1-2 macchie/vigneto, eccetto per pochissimi vigneti nell’area tra Fazzano, Sabbione e Salvaterra con stimata in 1 macchia di peronospora ogni 10 piante circa).

Anche dai sopralluoghi dei tecnici di cantina e dei liberi professionisti operanti in provincia il riscontro è risultato analogo.

Il mese di aprile è stato piuttosto avaro di piogge, tanto più nella prima metà. L’unico evento piovoso è stato quello di Pasqua con precipitazioni comprese tra i 5 e i 18 mm. Pertanto, di piogge preparatorie per la germinazione delle oospore vi erano state quelle di marzo e poco più, anche se le temperature erano utili per lo sviluppo della peronospora. Con tali presupposti, la pioggia in questione è stata valutata come non infettante. Inoltre, tale ipotesi era corroborata dai modelli previsionali, pur con tutti i limiti di questi derivanti dalla poca accuratezza dei dati meteo rilevati e da una rete di capannine con una copertura del territorio non ottimale.

Il modello previsionale UCSC aveva indicato come fine della latenza il 17 marzo per l’area di Rolo, il 22 marzo per l’area di Castelnovo Sotto, il 25 marzo per Correggio e il 26 marzo per Cavriago, con un ritardo di 22-25 giorni rispetto al 2014. Mentre la prima infezione è stata indicata solo per due quadranti, il 28 aprile per Rolo e il 30 aprile per Castelnovo Sotto.

L’altro modello previsionale di cui ci avvaliamo, l’IPI (indice potenziale infettivo), analogamente, ha segnalato come primo evento infettante il pacchetto di piogge del 27-28 aprile, su tutto il territorio provinciale.

Il 24 aprile è stato emanato il primo bollettino di difesa antiperonosporica consigliando un trattamento di copertura da eseguire il 26 aprile, giusto per le piogge previste per il 27-28.

Le precipitazioni del 27-28 aprile sono state comprese, a seconda delle zone, tra i 10 e i 27 mm. L’eventuale manifestazione della malattia nei campi non trattati è attesa, secondo il calendario Goidànich, a partire dal 6 maggio.

Con questa situazione, il 30 aprile è stato emesso il secondo bollettino con un consiglio differenziato a secondo delle aree vitate. Per il comprensorio della Val d’Enza e parte dei comuni rivieraschi del Po, dove si erano registrati (non previsti) oltre 25 mm di pioggia e un ulteriore fenomeno piovoso di alcuni mm nella nottata tra il 29 e il 30 aprile, consigliavamo un intervento curativo da effettuare entro il primo maggio; mentre, per la restante parte della provincia indicavamo una copertura per il 2-3 maggio, per le piogge attese nei giorni immediatamente successivi.

Questi due trattamenti dovrebbero aver protetto efficacemente la vegetazione, dalla pioggia di fine aprile, il primo, e dalla blanda evasione della primissima infezione, il secondo.

Il terzo intervento consigliato il 6 maggio, con prodotti preventivi a bassa dilavabilità da effettuare il 7-8 maggio,  dovrebbe garantire la protezione dal possibile passaggio di una linea temporalesca tra oggi e domani e dalle eventuali evasioni per le piogge di fine aprile.

I prossimi sopralluoghi ci disegneranno ulteriormente quale sarà l’evoluzione dei cicli infettivi e la futura pressione della malattia.

Analogamente, si suggerisce di verificare in questi giorni l’efficacia dei trattamenti.

Reggio Emilia, 8 maggio 2015 - (Rivisto in data 12 maggio '15)


Bollettino antiperonosporico della vite N° 3/2015

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Si consiglia di intervenire:

 - il 7-8 maggio con i prodotti del sottogruppo B5 (miscele varie con fosetil Al/fosfonato di    potassio) aventi modalità d’impiego preventiva

-  aggiungere un antioidico sistemico (IBE e simili).

Perché

La pioggia del 18 aprile ha avviato le primissime infezioni primarie, caratterizzate da una pressione molto contenuta e circoscritta a pochi vigneti (vedi i dettagli nel Diario della peronospora num. 1 di prossima pubblicazione). Pertanto, le successive precipitazioni del 27-28 aprile avranno dato origine ad un’eventuale nuova infezione primaria, la cui manifestazione nei campi non trattati è attesa, secondo il calendario Goidànich, a partire dal 6 maggio p.v.

I due trattamenti con prodotti di copertura fin qui consigliati dovrebbero aver protetto efficacemente la vegetazione dalla suddetta pioggia di fine aprile, il primo, e dalla blanda evasione della primissima infezione, il secondo.

Le previsioni meteorologiche indicano la presenza di correnti umide-atlantiche che manterranno, nei prossimi giorni, sulla provincia di Reggio Emilia condizioni di cielo nuvoloso e locali foschie notturne, con un possibile passaggio di una linea temporalesca tra venerdì e sabato.

In questa fase la prudenza è d’obbligo. Pertanto, in considerazione della possibile epoca di evasione della malattia per effetto delle piogge del 27-28 aprile e dell’intensa umidità atmosferica attesa, è consigliato il rinnovo della copertura da effettuare il 7-8 maggio, su tutto il territorio provinciale, con un prodotto appartenente al sottogruppo B5, miscele varie con fosetil Al/fosfonato di potassio (fluopicolide+fosetil Al; ametoctradin+fosfonato di potassio “pack”; cymoxanil+fosetil Al+zoxamide;  cymoxanil+fosetil Al+rame;  fosetil Al+rame). Questo ci garantirà la necessaria continuità nella protezione della vegetazione. 

Per la difesa antioidica si consiglia di aggiungere un prodotto sistemico scelto tra IBE (ciproconazolo*, difenconazolo, fenbuconazolo, miclobutanil*, penconazolo, propiconazolo, tebuconazolo*, tetraconazolo e triadimenol) o simili (bupirimate e spiroxamina). Tale indicazione deriva dalla necessità di proteggere la vite dal possibile rischio d’infezioni ascosporiche con un prodotto antioidico di pari persistenza.

* Preferire l’impiego di formulazioni prive delle frasi croniche di rischio/pericolo (R40/H351 o R63/H361d)

Reggio Emilia, 6 maggio 2015
 

Consulta le novità del bollettino antiperonosporico del 2015 


Bollettino antiperonosporico della vite N° 2/2015

Bollettino_2_cat.A.jpgBollettino_2_cat.C.jpg


 





Si consiglia di intervenire:

  • nei comuni della Val d’Enza e litoranei del Po entro il 1° maggio p.v. con prodotti ad attività curativa del sottogruppo C1 (miscele con sistemici e retroattività fino al 25% circa dell’incubazione: metalaxyl+rame o metalaxyl-m+rame)
  • nelle restanti aree, il 2-3 maggio con i prodotti di copertura del sottogruppo A2 rameici (idrossidi di rame; ossicloruri di rame; poltiglia bordolese; solfato tribasico; ecc.) aventi modalità d’impiego preventiva
  • aggiungere zolfo come antioidico per l’intero territorio.

Perché

L’ultimo evento piovoso, iniziato nella serata di domenica 26 aprile e protrattosi fino a martedì, ha fatto registrare quantitativi di pioggia difformi sul territorio provinciale. Nella maggior parte non si sono superati i 20 mm, fatta eccezione per l’area della Val d’Enza e parte dei comuni rivieraschi del Po (San Polo d’Enza, Montecchio Emilia, Sant’Ilario d’Enza, Gattatico, Campegine, Poviglio, Brescello, Boretto e Gualtieri) dove si sono registrati oltre i 25 mm di pioggia e con un ulteriore fenomeno piovoso di alcuni mm nella nottata tra il 29 e il 30 aprile. 

Le previsioni meteorologiche mostrano condizioni di variabilità sul Nord-Italia. Sulla nostra provincia si prevedono nubi alternate a schiarite con bassa probabilità di isolati rovesci fino a tutta la prossima settimana. In particolare, lunedì 4 e martedì 5 maggio si caratterizzano per nuvolosità irregolare con possibili rovesci sulla pianura e successiva tendenza ad ampie schiarite.

Pertanto, si rende necessario un intervento differenziato a seconda delle aree geografiche e dell’intensità e frequenza pluviometrica.

Nella maggior parte del territorio, caratterizzato da precipitazioni inferiori ai 20 mm, è consigliato il rinnovo della copertura con un prodotto appartenente al sottogruppo A2 (rameici) da effettuare il 2-3 maggio.

Mentre nelle aree sopra descritte della Val d’Enza e Po, con piovosità oltre i 25 mm, intervenire il prima possibile e comunque entro il 1° maggio con prodotti del sottogruppo C1 (metalaxyl+rame o metalaxyl-m+rame), alfine di bloccare eventuali infezioni causate dalle ultime precipitazioni e non controllate dal trattamento precedente.

Riteniamo che la perturbazione del 27-28 aprile possa aver dato l’avvio alle prime infezioni di peronospora in tutte le aree vitate. Infatti, i modelli previsionali indicano in quei giorni il superamento delle soglie di rischio infettivo.

Per entrambi i manifesti, si consiglia di aggiungere zolfo come antioidico.

Reggio Emilia, 30 aprile 2015

Consulta le novità del bollettino antiperonosporico del 2015 


Bollettino antiperonosporico della vite N° 1/2015

 Bollettino_1_cat.A.jpgSi consiglia di intervenire:

- il giorno 26 aprile p.v. con i prodotti di copertura dei sottogruppi A1 tradizionali (metiram o propineb) o A2 rameici (idrossidi di rame; ossicloruri di rame; poltiglia bordolese; solfato tribasico; ecc.) aventi modalità d’impiego preventiva

- aggiungere zolfo come antioidico.

Perché

Le previsioni meteorologiche segnalano che un deciso peggioramento è atteso dall'inizio della prossima settimana, a causa di una perturbazione

atlantica più organizzata. Si avranno possibili deboli piogge già da domenica sera, mentre lunedì 27 aprile sarà interessato da precipitazioni diffuse con probabili episodi temporaleschi a carattere localizzato.

Riteniamo che tale perturbazione possa dare l’avvio alle infezioni primarie di peronospora in diverse aree.

Nella maggior parte dei vigneti la vegetazione ha raggiunto la recettività alla malattia. Infatti, la situazione fenologica media a livello provinciale è valutata da 2 a 4 foglioline con grappoli visibili.

Ovviamente, come ogni avvio di stagione, non mancano le eccezioni con maggiore o minore sviluppo vegetativo. Tuttavia, i vigneti ancora ad apertura gemme in pochi giorni raggiungeranno la suscettibilità alla malattia.

Il trattamento con un prodotto di copertura appartenente ai gruppi A1 (tradizionali: metiram o propineb) o A2 (rameici) è da effettuare per la massima efficacia il più possibile a ridosso delle piogge, affinchè la vegetazione nuova non risulti scoperta.

L’antioidico a base di zolfo sarà utile per proteggere la vegetazione dalle infezioni ascosporiche, potenzialmente innescate già con la pioggia della settimana scorsa.

Reggio Emilia, 24 aprile 2015 

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