Lotte obbligatorie abrogate

 

Diabrotica del mais

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Descrizione

Diabrotica virgifera virgifera è un coleottero crisomelide, fitofago del mais, originario degli USA.
Questo insetto è presente anche in Messico, America centrale, sud-America e in alcuni paesi dell'Europa orientale. In Italia è stato rilevato in Veneto e in Lombardia nel 1998.

D. virgifera compie una generazione all'anno.
Le uova, deposte nel terreno l'anno precedente, danno origine alle larve a partire dalla metà di maggio.
Queste ultime (lunghe 10-18 mm) sono grinzose, biancastre, con capsula cefalica bruna e sei zampe poste dopo la testa.
Il loro sviluppo dura circa un mese e per tutto il periodo esse si muovono nel terreno nutrendosi delle radici del mais e di altre graminacee.
Le piante colpite manifestano un ridotto sviluppo radicale, una scarsa capacità di assorbimento di acqua e sono più soggette ad allettamenti. Un sintomo tipico che si ritrova nei casi di elevata infestazione larvale è la presenza di piante allettate che tendono a risollevarsi dal suolo curvandosi e formando gomiti (collo d'oca).
Quando la pianta è colpita può essere estratta dal terreno con facilità.

Diffusione

Nel 1994 Diabrotica virgifera virgifera è stata inserita nella lista dei parassiti da quarantena.
Nel 1997 è iniziata anche in Italia l'attività di monitoraggio mediante l'impiego di trappole sessuali finalizzata ad individuare tempestivamente eventuali focolai, privilegiando le zone tradizionalmente coltivate a mais e quelle dove vi siano situazioni di rischio (aeroporti, punti di carico/scarico camion provenienti dalle aree infestate).

A seguito della cattura di adulti del crisomelide in una zona coltivata a mais nelle vicinanze dell'aeroporto di Venezia, anche in Emilia-Romagna è stato attivato il monitoraggio per D. virgifera nelle principali zone maidicole della Regione.

Dal 2003 in provincia di Reggio Emilia, su indicazioni del Servizio Fitosanitario Regionale, i tecnici del Consorzio Fitosanitario, in collaborazione con Progeo e Consorzio Agrario, hanno iniziato un monitoraggio volto ad accertare la presenza dell'insetto nelle aree maidicole reggiane.

Tale attività, portata avanti fino a tutto il 2012 e che proseguirà anche nei prossimi anni, ha portato alla prima individuazione del fitofago nel luglio del 2005 nei comuni di Brescello e Reggiolo. Negli anni successivi al 2005 l'attività di monitoraggio ha evidenziato una notevole espansione dei territori di diffusione del fitofago che, ad oggi è stato catturato in tutti i comuni maidicoli della nostra provincia.

Con l'ultima determina n. 14565 del 14 novembre 2012 il Servizio fitosanitario regionale ha aggiornato le misure di lotta obbligatoria da attuare in Emilia-Romagna nel 2013 contro il parassita da quarantena Diabrotica virgifera virgiferaLe Conte.

Le misure obbligatorie riguardano l'intero territorio della Regione Emilia-Romagna che è stata interamente dichiarata "zona infestata", (ai sensi dell'art. 2, comma 1, del D.M. 8 aprile 2009).
E' vietato il ristoppio del mais (divieto della successione del mais a sé stesso) per più di due anni consecutivi, limitatamente ai territori delle province di Piacenza, Parma, Reggio Emilia e Modena; del comune di Mirabello in provincia di Ferrara e del comune di Calderara di Reno in provincia di Bologna. Non si considera ristoppio la semina del mais effettuata in data successiva al 1° giugno.

La coltivazione e commercializzazione del mais è soggetta alle limitazioni previste dal Decreto ministeriale del 8 aprile 2009. In particolare, non potranno essere trasportate piante, parti di piante di mais o terreno di coltivazione di mais allo stato fresco, compreso il trinciato integrale e il pastone di pannocchie verso regioni italiane o paesi della Comunità europea ancora indenni da D. virgifera.

Il Servizio fitosanitario regionale o i Consorzi fitosanitari provinciali competenti per territorio potranno concedere deroghe a questi divieti in funzione dell'andamento climatico, della dinamica biologica del parassita e del ciclo colturale aziendale (il modulo per la richiesta della deroga è disponibile a fondo pagina in "Materiale disponibile").

Da quanto detto sopra si può affermare che grazie al programma di prevenzione attuato in questi anni, è stato possibile mantenere le popolazioni dell'insetto a livelli estremamente bassi, ben al di sotto della soglia di danno; solo nell'ultima annata, relativamente ad alcuni appezzamenti in ristoppio si sono rilevati i primi allettamenti dovuti all'attività trofica delle larve dell'insetto e una incompleta allegagione dovuta all'attività degli adulti sulle sete fiorali.

Per saperne di più:

- Per visionare i riferimenti legislativi visita la sezione "LEGISLAZIONE"

- Diabrotica del mais, a cura dell'Unione Europea (sito in lingua inglese)

- Diabrotica, in regione diffusione sotto controllo, pubblicato da Agricoltura, aprile 2007

- Diabrotica del mais: un'annata da seguire con attenzione, Notiziario Fitopatologico Giugno 2006

- La Diabrotica del mais arriva a Reggio Emilia, Notiziario Fitopatologico Novembre 2005

Materiale disponibile: 

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