Flavescenza dorata della vite
La flavescenza dorata per la sua pericolosità è soggetta a lotta obbligatoria, in base al Decreto del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali del 31 maggio 2000 pubblicato su G.U. n.159 del 10/07/'00.
Tale decreto definisce le:
- zone focolaio, in cui è stata accertata la presenza di FD e si ritiene tecnicamente possibile eradicarla. In queste è obbligatorio estirpare immediatamente ogni pianta con sintomi sospetti, senza necessità di analisi di conferma
- zone di insediamento, in cui la malattia ha raggiunto una diffusione tale da non ritenere possibile l'eradicazione. In tali zone è il Servizio Fitosanitario Regionale a definire le misure di lotta.
Per il 2001, in virtù dello stato epidemico riscontrato nel 2000, il Servizio Fitosanitario Regionale (Determina 1286 del 21/02/2001) dichiarò l'intera provincia reggiana, assieme alle province di Piacenza, Parma e Modena, zona focolaio.
In tali zone focolaio era obbligatorio estirpare alla comparsa le piante coi sintomi sospetti ed effettuare due trattamenti insetticidi contro lo scafoideo (tre nei campi di piante madre).
Tale linea fu ribadita anche per il 2002 (Determina n. 3165/2002).
Per il 2003 e 2004, il S.F.R. aveva disposto (Determina n. 2719/2003 e n.4154/2004) l'obbligatorietà della lotta a flavescenza dorata in tutta la provincia, con l'estirpazione delle viti sintomatiche e un trattamento insetticida contro lo scafoideo (due nei vigneti a conduzione biologica).
Dal 2005 al 2009 il Servizio Fitosanitario Regionale ha stabilito (determina n. 1960 del 21 febbraio 2005, n. 3061 del 7 marzo 2006 e n. 4798 del 18 aprile 2007, n. 6020 del 27 maggio 2008 e n.4351 del 22 maggio 2009) le seguenti modalità di lotta obbligatoria a flavescenza dorata in provincia di Reggio Emilia:
- sono aree focolaio i comuni di Gattatico, Poviglio, Castelnovo di Sotto, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo e Fabbrico
- estirpo obbligatorio nelle zone focolaio di ogni pianta con sintomi sospetti di flavescenza dorata anche in assenza di analisi di conferma
- estirpo obbligatorio al di fuori delle zone focolaio delle piante di vite infette da flavescenza dorata
- obbligo di eseguire in tutte le aree vitate della provincia di Reggio Emilia un trattamento contro il vettore Scaphoideus titanus
- obbligo di eseguire in tutti i vigneti a conduzione biologica in provincia di Reggio Emilia due trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus
- obbligo di eseguire nei campi di piante madri per marze ubicati nella provincia di Reggio Emilia due trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus
- obbligo di eseguire nei barbatellai ubicati in provincia di Reggio Emilia tre trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus
Dal 2010 al 2013 il Servizio Fitosanitario Regionale ha stabilito (determina n. 5958 del 08/06/2010; n. 5861 del 18/05/2011; n. 6912 del 23/05/2012 e n. 4750 del 07/05/2013) le seguenti modalità di lotta obbligatoria a flavescenza dorata in provincia di Reggio Emilia:
- sono zone d'insediamento i comuni di Gattatico, Poviglio, Castelnovo di Sotto, Brescello, Boretto, Gualtieri, Guastalla, Luzzara, Reggiolo, Rolo e Fabbrico
- estirpo obbligatorio nelle zone d'insediamento di ogni pianta con sintomi sospetti di flavescenza dorata o di asportare le parti sintomatiche
- estirpo obbligatorio al di fuori delle zone d'insediamento delle piante di vite infette da flavescenza dorata
- obbligo di eseguire in tutte le aree vitate della provincia di Reggio Emilia un trattamento contro il vettore Scaphoideus titanus
- obbligo di eseguire in tutti i vigneti a conduzione biologica in provincia di Reggio Emilia almeno due trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus
- obbligo di eseguire nei campi di piante madri per marze ubicati nella provincia di Reggio Emilia due trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus
- obbligo di eseguire nei barbatellai ubicati in provincia di Reggio Emilia tre trattamenti contro il vettore Scaphoideus titanus
Obbligo di segnalare l'estirpo di viti con sintomi sospetti da flavescenza dorata entro il 30 settembre
I viticoltori, che intendono presentare domanda per la concessione di contributi per l'estirpazione di viti affette da flavescenza dorata, hanno l'obbligo di segnalare la presenza nei propri vigneti di tali piante, prima della loro estirpazione, utilizzando la relativa dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.
L'estirpazione dovrà essere eseguita dopo 7 giorni dall'invio della notifica, per dar modo agli Ispettori fitosanitari di effettuare l'eventuale sopralluogo.
Dopo tale periodo il viticoltore potrà e dovrà procedere tempestivamente all'estirpazione, così come prescrive la legge, anche se la constatazione degli Ispettori non sia ancora avvenuta.
La dichiarazione sostitutiva d'atto notorio, completa di tutti i dati richiesti, dovrà pervenire nel più breve tempo possibile e comunque entro il 30 settembre al Consorzio Fitosanitario Provinciale di Reggio Emilia per posta o consegnata a mano (Via F. Gualerzi, 32 - 42124 Reggio Emilia) o spedita via fax (al numero 0522 277968).
Solo ad estirpazione avvenuta ed accertata, sarà redatto apposito verbale, da parte dell'Ispettore, che l'agricoltore dovrà allegare alla domanda di contributo.
Per maggiori informazioni fare riferimento alla propria Organizzazione di categoria.
Per saperne di più:
- Scheda avversità "Flavescenza dorata della vite" a cura della Regione Emilia Romagna
- Epidemiologia e sintomatologia di Flavescenza dorata e Legno nero della vite
- Interventi di difesa contro i giallumi della vite
- Progetto di sperimentazione e lotta, attivo dal 2004 al 2009, volto ad informare i viticoltori e ad individuare una possibile strategia di lotta al legno nero
- Progetto di lotta, attivo dal 2000 al 2003, volto a informare i viticoltori sulla malattia e a sensibilizzarli alla difesa
- Leggi gli articoli relativi all'argomento nella sezione Notiziario