Vendemmia -La corretta pulizia delle attrezzature


VENDEMMIA

LA CORRETTA PULIZIA DELLE ATTREZZATURE

VENDEMMIATRICE_PER_INTERNET2_1.jpgCon l’inizio della vendemmia torna di grande attualità il tema della pulizia delle attrezzature per la raccolta in quanto, con il rapido diffondersi della vendemmia meccanizzata, sono aumentati alcuni problemi, tra cui la diffusione delle cocciniglie farinose:Planococcus ficus e Pseudococcus comstocki.

Questi insetti sono generalmente poco mobili e tendono a provocare infestazioni localizzate all’interno del vigneto. Da qualche anno si è osservato un aumento nella diffusione di queste specie anche in zone ove in passato non erano segnalate infestazioni. Fra le probabili cause di questo incremento, si ipotizza che la meccanizzazione di varie operazioni agronomiche, ed in particolar modo l’utilizzo di vendemmiatrici, possa aver significativamente contribuito.

Al momento della raccolta i grappoli sono particolarmente attrattivi per queste due specie di cocciniglie, poiché al loro interno esse trovano riparo e nutrimento; pertanto questa fase diviene potenzialmente pericolosa per la loro diffusione nei vigneti.

Negli appezzamenti infestati, è necessario pulire adeguatamente le vendemmiatrici. Per la loro pulizia ottimale si consiglia l’utilizzo di idropulitrici. Il lavaggio, se possibile ad acqua calda, deve essere eseguito passando da un appezzamento all’altro.

Si ricorda che tale operazione è in generale una buona prassi anche in assenza di vigneti interessati da cocciniglie e deve essere eseguita quotidianamente, soprattutto prima di mettere a riposo le vendemmiatrici. È importante eliminare le parti organiche: bucce, parti di grappoli, parti verdi, ecc., che determinano un progressivo aumento della carica presente di lieviti e batteri indesiderati, in grado di contaminare il prodotto portandolo a scadimenti qualitativi.

Numerose prove eseguite dal mondo della ricerca sono a dimostrazione di quanto detto, poiché si possono sviluppare soprattutto lieviti apiculati, batteri acetici e altri, nonché la diffusione di enzimi degradativi e di sostanze odorose sgradevoli. Non bisogna mai dimenticare che l’uva è un prodotto alimentare, sebbene soggetto a trasformazione, e come tale va trattato.  


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