Attività di divulgazione
Gli obiettivi degli interventi divulgativi consistevano e consistono tuttora nell'orientare gli agricoltori sulla calibratura dei volumi di liquido in funzione delle caratteristiche delle irroratrici, della forma di allevamento della coltura e della densità della vegetazione. Lo scopo è di sensibilizzare gli operatori agricoli alla razionalizzazione della difesa delle piante, alla salvaguardia della salute e alla tutela dell'ambiente, anche attraverso il corretto impiego degli atomizzatori.
Con queste finalità il Consorzio si è ampiamente impegnato organizzando numerosi incontri in campo con il coinvolgimento dei costruttori di irroratrici, dei tecnici fitoiatri e degli agricoltori. Nel corso degli anni sono state realizzate delle vere e proprie visite guidate in aziende agricole "pilota" per analizzare diversi aspetti della distribuzione:
- caratteristiche tecniche delle attrezzature;
- confronto tra le diverse irroratrici
- indicazioni sulle modalità di taratura dei diversi modelli di atomizzatori;
- considerazioni sulle quantità di spray da applicare negli impianti presenti in azienda;
- rilevamento del tipo di copertura ottenuto mediante passaggi con acqua su cartine idrosensibili collocate sulla vegetazione, ecc.
In altri casi gli incontri si sono svolti nei campi sperimentali, dove erano in corso alcune prove di irrorazione, con lo scopo di estrapolare gli aspetti più applicativi da queste indagini complesse ed articolate. Numerosi sono inoltre i convegni organizzati negli ultimi anni sui sistemi di distribuzione e sugli aspetti ad essi legati. Da queste conferenze, a volte di carattere scientifico a volte di impronta più tecnica, sono spesso scaturite delle interessanti collaborazioni. In particolare, le interazioni tra figure provenienti dal mondo Universitario, che spesso hanno supportato le nostre iniziative, e figure professionali operanti a livello locale si sono rivelate fondamentali per analizzare i problemi da diverse angolazioni.
I progetti divulgativi sono stati accolti con molto interesse sia dai tecnici che dagli agricoltori della provincia. Tuttavia, si è rilevata una certa indifferenza di questi ultimi nei confronti della taratura e del controllo periodico delle attrezzature. Se da un lato sono molto sentite le problematiche legate agli elementi distintivi delle irroratrici e all'individuazione dei parametri applicativi, dall'altro si osserva un certo disinteresse per le operazioni di regolazione e manutenzione. Risulta difficile trasmettere agli operatori del settore il peso da attribuire all'efficienza della macchina, traducibile nel miglior risultato fitosanitario e nel minor impatto ambientale. Il binomio taratura = costo è purtroppo ben radicato nella mentalità corrente e la taratura non viene considerata come un investimento. Per rimuovere queste convinzioni il lavoro è ancora tanto. Inoltre, dal 2003 il problema si è acuito anche a causa della mancata gestione del servizio di collaudo e taratura in provincia. Il nostro compito non consiste nell'attribuire responsabilità, bensì nel lanciare un grido di allarme su una situazione che potremmo definire quasi unica nella Regione. Pensiamo che sia giunto il momento di chiamare a raccolta tutte le figure coinvolte affinché si possa risolvere quanto prima una situazione francamente imbarazzante, soprattutto alla luce di tutte le attività informative effettuate in questi anni.