Via al programma di lotta biologica ad Halyomorpha halys
sono iniziati i lanci territoriali di Trissolcus japonicus
A seguito dell’approvazione del Decreto 0042969 del 09-06-2020 sono iniziati su tutto il territorio regionale i lanci inoculativi del parassitoide esotico T. japonicus, anche noto come vespa samurai. I rilasci sono concomitanti con il periodo in cui è atteso il primo picco di ovodeposizione di H. halys. Si tratta del più, importante programma di lotta biologica mai realizzato nel nostro Paese che coinvolgerà diverse Regioni soprattutto del nord Italia.
Le attività preparatorie al lancio, ovvero, gli allevamenti di H. halys per ottenere uova su cui riprodurre i parassitoidi e la moltiplicazione dei parassitoidi hanno finora fornito una buona disponibilità di individui. La moltiplicazione è stata organizzata su quattro strutture tecniche partner dell’operazione: Università di Modena e Reggio, Università di Bologna, Centro Agricoltura e Ambiente e Agri2000. Il Consorzio Fitosanitario di Modena ha ricevuto dal Servizio Fitosanitario Regionale l’incarico di coordinare sia le attività produzione e distribuzione dei nuclei di insetti da lanciare, sia le attività di lancio nelle Provincie di Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza. L’obiettivo è quello di eseguire in Emilia Romagna oltre 300 lanci (17 in provincia di Reggio Emilia) con un rilascio di circa 66000 femmine feconde di T. japonicus, in ognuno siti di lancio saranno rilasciate 200 femmine suddivise in due lanci il primo a giugno e il secondo in luglio. Gli obiettivi del lancio sono dettagliatamente descritti nell’incontro webinar del 29 aprile 2020 e visionabile al link:
Contrasto alla cimice asiatica: la lotta biologica col parassitoide Trissolcus japonicus
Al fine di cercare di chiarire alcuni aspetti concreti che possono suscitare interesse, curiosità e in alcuni casi preoccupazione, riteniamo possa essere utile tentare di dare risposta alle tante domande che tecnici, agricoltori e cittadini ci hanno rivolto in questi mesi.
1. Quali potrebbero essere i rischi legati all’introduzione di un insetto esotico non presente nei nostri ambienti? Ci sono rischi per l’uomo gli animali o altri insetti utili?
L’analisi dei rischi di impatto di T. japonicus è stata accuratamente condotta dal CREA (Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria) e valutata dal Ministero dell’Ambiente che ha concesso il permesso di introduzione e rilascio di questo parassitoide esotico. Da questa analisi emerge che T. japonicus è un parassitoide specializzato nel rintracciare e devitalizzare esclusivamente uova di Pentatomidi (cimici) e mostra una spiccata preferenza per quelle di H. halys. Il rischio per altri insetti, considerati utili: impollinatori (comprese le api), predatori o altri parassitoidi è pertanto nullo. Infine, sebbene venga chiamato “vespa samurai”, il T. japonicus è totalmente innocuo per uomo e animali: non punge per difendersi, non costruisce nidi, non produce sciami, la sua presenza passerà quindi totalmente inosservata.
2. Quando si vedranno i primi risultati?
Difficile dare risposte, non si dispone di dati di esperienze simili, tuttavia nei paesi di origine il T. japonicus è in grado di controllare naturalmente le popolazioni di cimice asiatica. Se l’attività prevista si svilupperà secondo quanto programmato si potrebbero vedere i primi risultati nel giro di 3-4 anni. Già a partire da quest’anno i tecnici del Consorzio Fitosanitario saranno impegnati nel valutare che i parassitoidi rilasciati quest’anno si insedino con successo e monitoreranno l’evoluzione l’impatto dei parassitoidi oofagi (oltre a T. japonicus anche Trissolcus mitsukurii e Anastatus bifasciatus) sulle uova di cimice asiatica.
3. A che distanza dal mio frutteto vengono fatti i rilasci?
La rete di rilascio è stata commisurata in funzione del contesto agrario con una maglia variabile dai 2,5 ai 5 km. Nelle aree maggiormente interessate dalla presenza di cimice asiatica, saranno infatti eseguiti 17 lanci e ogni punto di lancio sarà distanziato dall’altro di 5 km. L’obiettivo di questi lanci è quello di “inoculare” il territorio con il parassitoide, in particolare le aree rifugio come boschi, siepi, corridoi ecologici ecc. ove H. halys svolge buona parte del ciclo e dove trova condizioni ideali per riprodursi.