L’irruzione di aria fredda dalle zone nord orientali europee giunta nelle prime ore di martedì 18 aprile, ha provocato inizialmente fenomeni di natura temporalesca, seguiti nei giorni successivi da un drastico calo dei valori termici.
In particolare, già dalla notte di martedì su mercoledì, con il migliorare delle condizioni meteo e l’assenza di copertura nuvolosa si è assistito ad un abbassamento dei valori di temperatura minima senza però scendere sotto lo zero, questo grazie alla buona ventilazione delle prime ore del mattino.
Nelle due notti successive la situazione è peggiorata a causa dell’assenza di copertura nuvolosa e ventilazione, che ha determinato fenomeni gelivi sia per irraggiamento che per avvezione.
Questo quadro climatico ha provocato danni diffusi, ma di intensità variabile, alla fresca vegetazione in pieno accrescimento.L’attività di monitoraggio dei tecnici ha rilevato criticità sia nelle zone di pianura che di pede-collina. In alcuni vigneti le gelate hanno colpito anche la totalità dei germogli.
I danni a carico della vegetazione sono già pressoché visibili, questo permette una prima stima dell’evento.
In questa fase non esistono interventi utili per limitare gli effetti delle gelate, pertanto si sconsiglia qualsiasi operazione agronomica e di applicazione di preparati ad esclusione dei prodotti destinati alla difesa fitosanitaria per il contenimento di peronospora e oidio.
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