COMUNICATO DEL 1° AGOSTO 2024
Con la graduale entrata delle uve nella fase dell’invaiatura si riduce la recettività dei grappoli agli attacchi di peronospora. Permane invece il rischio per le foglie più giovani. Va però sottolineato che, ormai, si è esaurito il pericolo per le infezioni primarie e, parallelamente, le macchie in campo, alla base per le infezioni secondarie, sono in buona parte secche (per effetto dei trattamenti e per il perdurare di un meteo caldo e soleggiato). La difesa antiperonosporica, quindi, è alle sue ultime battute. Può comunque risultare opportuno intervenire con prodotti rameici, per proteggere le femminelle, in previsione di bagnature (eventi temporaleschi o irrigazioni sopra-chioma).