SCAFOIDEO E SINTOMI DI FLAVESCENZA DORATA
Il giorno 8 maggio sono state rilevate le prime forme giovanili di Scaphoideus titanus, insetto vettore della Flavescenza dorata della vite. La verifica ha interessato numerosi vigneti, con controlli eseguiti per tutta la settimana appena conclusa, in impianti fortemente popolati nell’anno precedente. Pertanto, il dato rappresenta un primissimo inizio di nascita. Come sempre si invita a verificare ogni situazione aziendale, per modulare, al di là dei trattamenti obbligatori, le singole strategie. I primi individui di scafoideo vanno ricercati osservando le pagine inferiori dei ricacci basali. Nei vigneti ad elevato rischio infettivo, in cui si registrino alte popolazioni dell’insetto, è possibile eseguire trattamenti fitosanitari che interessino i polloni basali. Negli altri contesti si potrà procedere invece, vista la fase fenologica, alla pulizia delle aste, rimandando sostanzialmente gli interventi insetticidi al periodo post-fiorale.
Si ricorda, infine, che sono già comparsi i primi sintomi di Flavescenza dorata in campo. Si rilevano germogli atrofici, privi di sviluppo, con colorazioni anomale. La manifestazione riguarda ovviamente piante colpite almeno dall’anno precedente, in cui, anche dall’esterno del campo, si osserva un germogliamento stentato ed eterogeneo (non imputabile ai ritorni di freddo di inizio aprile). Per il momento, anche in presenza delle prime forme giovanili di scafoideo, non ci sono rischi sulla trasmissione della malattia da una pianta all’altra. Resta comunque fondamentale, già da ora, asportare le parti colpite o, meglio, estirpare direttamente le viti ammalate.
Modena, 8 maggio 2023