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L’attività e l’andamento dei Giallumi della vite nel 2021

Sempre più flavescenza, sempre più scafoideo

di Pasquale Mazio, Alessandra Barani e Andrea Franchi

Si potrebbe sintetizzare così l’andamento 2021: più flavescenza dorata, più scafoideo. Siamo come entrati in un’onda pericolosa in cui gli incrementi della malattia e del suo vettore sono diventati ormai significativi e su cui è necessario porre di nuovo attenzione, prima che la situazione diventi pericolosa.

Non solo si è vista più flavescenza, ma anche più scafoideo in tutti i vigneti del monitoraggio e, ironia della sorte, di più nei vigneti a conduzione integrata (obbligatoria o volontaria) rispetto ai vigneti a conduzione biologica… sono finiti i tempi del “dagli all’untore” della tradizione viticola nei confronti delbio!

Preoccupati da questo abbiamo anche pensato ad un programma straordinario di monitoraggio e difesa che, si spera, le Cantine sociali e private vogliano sostenere (vedi articolo specifico in questo Notiziario).

Lo scafoideo: fenologia e modello previsionale

Il monitoraggio fenologico, con cui seguiamo il ciclo dell’insetto, è stato condotto in 4 vigneti, localizzati tra Massenzatico, Fosdondo, Valli di Novellara e Fabbrico; 3 a conduzione integrata e 1 a conduzione biologica.

I rilievi, condotti da Mazio, sono iniziati il 30 aprile e terminati il 29 novembre esono stati complessivamente 90.

La prima forma mobile è stata riscontrata il 14 maggio (in lieve ritardo di 3 giorni, rispetto al 2020). Il primo adulto è stato intercettato il 5 luglio.

Il modello previsionale PMScaTiLife,a cura di Mazio, ha fornito ancora una volta indicazioni attendibili, da cui si evince che sia stato l’andamento piuttosto freddo delle prime due decadi di aprile a far ritardare la schiusura delle uova. Da considerare che questo primo ritrovamento al 14 maggio è il terzo più tardivo dal 2001 ad oggi, dopo il 2004 e il 2019.

Tra fine maggio e inizio di giugno abbiamo definito le date d’intervento per il trattamento obbligatorio a scafoideo. La miglior finestra d’intervento è stata individuata tra il 25 giugno e il 5 luglio. La pubblicizzazione è avvenuta mediante messaggistica (sms e Fitogram), pubblicazione sul sito www.fitosanitario.re.it (con relativa newsletter), predisposizione di un volantino esplicativo diffuso presso cantine, tecnici e rivendite di agrofarmaci ed emissione dello storico bollettino arancione (affisso, sempre, presso cantine e rivendite).

Lo scafoideo: presenza e densità

Nei vigneti del check-up, coordinati da Barani, conduciamoogni anno un monitoraggio specifico per scafoideo, utilizzando il metodo statistico messo a punto dalla Facoltà di Agraria di Torino (metodo sequenziale Lessio-Alma). Quest’anno i vigneti coinvolti sono stati 23, con un rilievo eseguito, durante il periodo di massimo avvistamento del vettore,da Bacchiavini, Barani, Carapezzi, Mazio e Profeta.

I rilievi (tab. 1) mostrano chiaramente un ulteriore incremento nella densità di popolazione rispetto al biennio precedente e, addirittura il “sorpasso” delle aziende integrate su quelle biologiche!

Tabella 1. Densità stimata della popolazione di scafoideo

Anno

Num. aziende controllate

Num. aziende integrate

Num. aziende bio

Densità media az. integrate

Densità min az. integrate

Densità max az. integrate

Densità media az. bio

Densità min az. bio

Densità max az. bio

2018

22

17

5

0,04

0,00

0,46

0,86

0,03

2,27

2019

20

15

5

0,13

0,00

1,36

0,34

0,00

1,27

2020

20

16

4

0,14

0,00

0,55

0,39

0,02

0,74

2021

23

19

4

0,46

0,02

2,09

0,30

0,12

0,46

Con questi numeri, in pratica, nei vigneti a conduzione integrata (obbligatoria o volontaria che sia) per trovare uno scafoideo nel biennio 2019-’20 bisognava controllare almeno 7 viti; nel 2021 è bastato controllare 2-3 ceppi per trovare una cicalina della flavescenza. Nei vigneti a conduzione biologica nel biennio 2019-’20 bisognava mediamente controllare 2-3 ceppi per trovare uno scafoideo, mentre nel 2021 ce ne sonovoluti più di 3.

Un altro aspetto da evidenziare è che nel 2021 in tutti i vigneti è stata trovata almeno una forma mobile di scafoideo, quando, invece negli anni scorsi diversi vigneti integrati ne risultavano esenti (vedi colonna della densità minima nella tab. 1).

I sintomi in campo

La stima e l’andamento della malattia in campo sono ottenuti con uno specifico monitoraggioda parte dello staff vite in tutti i vigneti del check-up. Il controllo è effettuato tutti gli anni sui medesimi filari (tab. 2).

Tabella 2. Stima della presenza di viti sintomatiche da Giallumi della vite nei vigneti del check-up

Anno

Num. aziende check-up

Num. viti controllate

Num. piante con sintomi ascrivibili a GY

Media di viti sintomatiche (%)

Filari prescelti risultati senza sintomi

2018

28

3975

79

2,0

28,6%

2019

29

4006

72

1,8

34,5%

2020

29

3965

121

3,1

31,0%

2021

29

3918

133

3,4

10,3%

Dai rilievi effettuati si evince un incremento delle viti ammalate rispetto all’anno scorso (dal 3,1% siamo passati al 3,4%) e tanto di più rispetto al 2019, in cui la percentuale di viti con sintomi da GY era dell’1,8%. Contemporaneamente si è verificata una drastica riduzione dei filari controllati privi di sintomi, passando dal 31% di filari senza sintomi del 2020 a un 10% del 2021.

I fitoplasmi in campo

Purtroppo, per motivi di budget il numero di campioni realizzati nel 2021 risulta molto basso per avere un dignitoso “polso della situazione”. I campioni analizzati dal Laboratorio di Virologia del Servizio fitosanitario regionale sono stati solo 19, di cui 6 effettuati per i controlli ufficiali nei Campi di piante madri per marze, coordinati da Franchi, e 13 prelevati in aziende in occasione di visite diagnostiche con situazioni di forte presenza della malattia.

Tabella 3. Esito percentuale delle analisi molecolari negli anni 2018-’21

Anno

Num. viti sintomatiche campionate

Fitoplasma del LN

Fitoplasma della FD

Infezioni miste (FD + LN)

Esito negativo

2018

40

57,5%

42,5%

0,0%

0,0%

2019

45

62,2%

33,3%

2,2%

2,2%

2020

71

39,4%

53,5%

1,4%

5,6%

2021

19

36,8%

63,2%

0,0%

0,0%

Anche in questo caso, a leggere i dati, pur in considerazione dei diversi numeri di analisi negli anni, è evidente il forte incremento del fitoplasma della flavescenza dorata (10 punti percentuali in più rispetto al 2020 e 30 punti in più rispetto al 2019).

Considerazioni e prospettive

La situazione richiede attenzione, da parte nostra e da parte dei viticoltori. Come si accennava, siamo ad un punto di svolta in cui è necessario di nuovo rimboccarsi le maniche, non dare per scontato che una malattia sia vinta per sempre, pensare a nuovi approcci e rimettere in campo una nuova sinergia tra noi, i viticoltori e le Cantine.Chi scrive, assieme a tutto lo staff tecnico del Consorzio Fitosanitario, ha già pensato ad un nuovo programma straordinario che, speriamo, ci veda tutti impegnati nella sua realizzazione già dalla prossima campagna (vedi articolo specifico in questo Notiziario).

…noi come sempre ci siamo!

 

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