Consorzio Fitosanitario di Reggio Emilia

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Rifiuti agricoli 2011: nuovo accordo di programma





Necessaria una nuova organizzazione del servizio per mantenerne l'efficienza a costi contenuti

di Anselmo Montermini

A partire dal prossimo anno gli agricoltori reggiani, per la gestione dei rifiuti dell'attività agricola, si troveranno a dover adempiere alle nuove norme che sono state cambiate o, meglio, aggiornate in materia di tracciabilità col Decreto 17 dicembre 2009.
Non sarà una rivoluzione ma cambieranno alcuni atteggiamenti o comportamenti e purtroppo aumenteranno le spese.
Innanzi tutto sarà impegno del nostro Consorzio Fitosanitario, in collaborazione con la Provincia, le Organizzazioni agricole, le Centrali cooperative, l'APA ed i Gestori pubblici (Iren e Sabar), appena firmato l'accordo, di informare tutti i produttori agricoli (con volantini, circolari, ma soprattutto in appositi incontri ed assemblee), alfine di non creare problemi alla prosecuzione della positiva esperienza della gestione corretta dei rifiuti prodotti dall'attività agricola. Ma soprattutto che ciò continui nel rispetto delle Direttive europee e delle Norme nazionali.
Andiamo per gradi.
In sintesi la prima grande novità è che coloro che vorranno fruire delle semplificazioni e dei vantaggi economici previsti dall'Accordo dovranno presentare la domanda di iscrizione (gratuita) presso la propria Organizzazione di categoria o direttamente al Consorzio Fitosanitario, entro la data che sarà tempestivamente comunicata.
Le spese dello smaltimento, come in passato saranno sostenute dal Consorzio Fitosanitario Provinciale che stipulerà a nome di tutti gli iscritti una convenzione con i Gestori.
Coloro che vorranno invece iscriversi direttamente al gestore pubblico (Iren o Sabar) (ciò è previsto dall'accordo), dovranno all'atto dell'iscrizione pagare direttamente sia la quota di iscrizione di 50 € che sostenere le spese di smaltimento dei rifiuti conferiti.
A seguito dell'esperienza maturata in tanti anni si è ritenuti di concentrare l'attenzione su alcune tipologie di rifiuti ed esattamente: olii esausti, filtri, neon, imballaggi in vetro, imballaggi in carta e cartone, contenitori bonificati degli agrofarmaci e medicinali scaduti.
Pertanto solo queste potranno essere trasportate e conferite.
Per quanto riguarda i comportamenti da tenere per una corretta gestione dei rifiuti in azienda, nulla varierà in merito allo stoccaggio provvisorio, che dovrà essere differenziato per tipologia e non permanere in azienda per più di un anno da quando viene prodotto.
Sarà sempre permesso il trasporto con mezzo proprio purché si compili il "documento di trasporto (ddt)" recante il nome dell'azienda, il tipo di rifiuto, la data e la firma.
Per la consegna dei rifiuti ovvero per lo smaltimento, col nuovo accordo l'agricoltore potrà scegliere tra diverse tipologie di comportamento. Si potranno portare alle uniche due località fisse (Iren in via dei Gonzaga a Reggio Emilia e Sabar in via Levata a Novellara) nel rispetto delle territorialità di competenza, o al mezzo mobile che sarà presente in date e località prestabilite, durante tutto l'anno.
Per quanto riguarda la consegna e lo smaltimento delle plastiche (teli da pacciamatura, di tunnel, reti per rotoballe, ecc.) c'è la possibilità di chiedere il ritiro in azienda ad un costo fisso di 80 € (valido in tutta la provincia). Per la consegna diretta delle plastiche, questa è limitata a soli 30 kg.
Per quanto riguarda i rifiuti pericolosi diciamo subito che grazie al nuovo accordo di programma gli agricoltori reggiani non si dovranno iscrivere al Sistri (sistema di tracciabilità).
Rimane in vigore il limite di trasporto di 30 kg o litri/giorno. Per quanto riguarda l'olio usato informiamo che è possibile chiamare, GRATUITAMENTE, il Consorzio obbligatorio degli olii usati (Coou) che provvederà a passare e ritirare l'olio, rilasciando l'apposito certificato di smaltimento.
Riteniamo di suggerire agli agricoltori di ridurre il più possibile la "produzione di rifiuti pericolosi in azienda" ma di prevedere che ad esempio le batterie siano lasciate all'elettrauto e così pure per le gomme (sebbene non sia un rifiuto pericoloso, però non rientra nell'accordo).
Per quanto riguarda i contenitori di agrofarmaci NON bonificati e quindi classificati "pericolosi" non è più previsto lo smaltimento diretto come in passato, ma saranno organizzate raccolte straordinarie. Ciò in quanto negli ultimi anni i quantitativi smaltiti sono stati decisamente irrisori (per fortuna solo poche decine di chilogrammi), anche perché "con quello che costano" gli agricoltori stessi se ne guardano bene di "buttarli" e non usarli in campo.
Per quanto riguarda i costi del servizio ed i dettagli rimandiamo, come sopra accennato, agli incontri diretti ai quali suggeriamo di partecipare con attenzione.
Infine ricordiamo: lo smaltimento corretto, documentato e tracciato è pilastro importante della nuova PAC (Politica Agricola Comunitaria) e per chi non smaltirà correttamente i rifiuti sono previste pesanti sanzioni amministrative e denunce penali.


24.06.2013


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