I risultati del 2006
I MODELLI DI PREVISIONE DELLE MALATTIE E I MONITORAGGI DI CAMPO
di Alessandra Barani
Nel corso della stagione, a supporto delle attività dei tecnici fitoiatri, i modelli di previsione delle malattie (vedi notiziario fitopatologico aprile 2004) sono stati utilizzati per la definizione delle linee di difesa integrata della vite (tignoletta, peronospora e oidio), delle pomacee (carpocapsa, eulia, pandemis, ticchiolatura, maculatura bruna del pero e colpo di fuoco), del pomodoro (peronospora), della patata (peronospora), della bietola (cercospora) e del frumento (ruggine bruna).
I modelli sono stati abbinati ai monitoraggi di campo eseguiti attraverso controlli visivi, trappole a feromoni o cromotropiche (nel caso degli insetti) e controlli delle infezioni (nel caso dei funghi), costituendo un valido aiuto a chi opera in agricoltura. Le osservazioni di campo hanno fornito, come dato aggiuntivo, anche il quadro completo dell'entità delle infestazioni e delle infezioni in provincia.
I risultati delle elaborazioni sono stati pubblicati con cadenza settimanale sul sito del Consorzio Fitosanitario (
www.fitosanitario.re.it) nella voce "indicazioni di difesa - modelli di previsione delle malattie". Nella stessa pagina, sono attualmente disponibili le elaborazioni conclusive di ciascuna coltura, per un eventuale approfondimento.
VITE
Tignoletta (
Lobesia botrana)
1) Modello a ritardo variabile (MRV). Le informazioni sul ciclo della tignoletta hanno riguardato le fenofasi del fitofago (uovo, larva, pupa e adulto), nelle tre generazioni, in funzione delle temperature. Al modello sono stati abbinati numerosi controlli di campo che hanno riguardato 25 vigneti situati nelle seguenti località: Reggio Emilia (Pratofontana 1 campo), Correggio (Fazzano 2 campi, Canolo 1 campo, Fosdondo 1 campo, S. Prospero 1 campo, Mandrio 2 campi), S. Martino (3 campi), Bagnolo (1 campo), Novellara (3 campi), Rio Saliceto (2 campi), Fabbrico (4 campi), Rolo (1 campo), Luzzara (1 campo), Montecchio (1 campo), Borzano di Albinea (1 campo).
I rilievi, realizzati settimanalmente, hanno riguardato il volo dell'insetto nonché la presenza di uova e larve su un numero rappresentativo di grappoli. Nel corso dell'annata le popolazioni del fitofago sono risultate mediamente di modesta intensità, ad eccezione di qualche caso aziendale.
Peronospora (
Plasmopara viticola)
Per quanto concerne peronospora, il modello IPI (Indice di potenziale infettivo) che fornisce informazioni sulla prima pioggia infettante, quindi sul trattamento di apertura, è tuttora in fase di validazione. Le elaborazioni vengono effettuate dal Consorzio per la verifica dell'attendibilità del sistema di calcolo, ma i dati non sono ancora consultabili dagli utenti.
Come negli altri anni, i criteri previsionali che hanno consentito la messa punto delle strategie di difesa consistevano nella regola dei tre dieci, nel calcolo del periodo d'incubazione e nei monitoraggi di campo:
1) Regola dei tre dieci (Goidanich). Secondo questa regola, i primi processi infettivi si verificano in corrispondenza di piogge di circa 6-10 mm, con temperature medie di 10°C e germogli lunghi circa 6-10 cm. Le elaborazioni iniziano quando la coltura è recettiva alla malattia, cioè quando i germogli hanno mediamente raggiunto la lunghezza sopra citata e terminano dopo aver rinvenuto la comparsa della prima infezione.
2) Calcolo del periodo d'incubazione (secondo Baldacci). Il sistema di calcolo indica le date di possibile comparsa in campo delle macchie d'olio, in relazione alle diverse precipitazioni infettanti che si verificano nel corso di tutta la stagione. I periodi d'incubazione sono calcolati in funzione delle temperature e dell'umidità relativa.
3) Monitoraggi di campo. Ai criteri di calcolo sopra descritti è stato abbinato un monitoraggio capillare in "vigneti spia" per seguire la comparsa della malattia e la sua evoluzione.
Nel 2006, i tecnici del nostro Consorzio hanno controllato costantemente dodici campi non trattati, messi a disposizione dagli agricoltori, nelle zone di Reggio Emilia (Pratofontana), Bagnolo, Correggio (Canolo, Fazzano, S. Prospero, Mandrio), Rio Saliceto, Fabbrico, Luzzara, Borzano di Albinea, Pratissolo di Scandiano e Montecchio.
Nella generalità dei casi, le prime piogge infettanti si sono verificate il 29-30 aprile. Tutte le infezioni rilevate nel corso dell'annata sono risultate di lieve entità, soprattutto dal mese di giugno. I cicli infettivi osservati nelle varie zone di monitoraggio sono risultati sostanzialmente analoghi.
Oidio (
Uncinula necator)
I modelli previsionali per oidio sono attualmente in fase di studio. Una volta messi a punto forniranno l'epoca di comparsa delle infezioni ascosporiche e i periodi di maggior rischio.
Le indicazioni per la difesa sono state fornite sulla base dei rilievi biologici effettuati in 5 campi spia non trattati in pianura e in collina.
Le infezioni riscontrate nei vigneti campione hanno rimarcato la pericolosità della malattia anche nelle aree di pianura.
POMACEE (MELO E PERO)
Carpocapsa (
Cydia pomonella), Eulia (
Argyrotaenia pulchellana) e Pandemis (
Pandemis cerasana)
1) Modello a ritardo variabile (MRV). Come per la tignoletta della vite, le informazioni sul ciclo di carpocapsa, eulia e pandemis sono derivate dai Modelli a ritardo variabile. A questi sono stati affiancati i monitoraggi di campo che hanno riguardato 9 pereti e tre meleti situati nelle seguenti località: Correggio (S. Prospero 1 pereto, Budrio 1 pereto), Reggio Emilia (Castellazzo 1 pereto ed 1 meleto), S. Martino (2 pereti, 1 meleto), Rolo (1 pereto), Scandiano (3 pereti), Rio Saliceto (1 meleto).
Riepilogo fenofasi dei fitofagi (MRV) nelle aree di Correggio, Fabbrico e Rolo
Ticchiolatura
Nel caso della ticchiolatura delle pomacee i modelli a disposizione riguardavano la dinamica delle ascospore e i processi infettivi.
1) Modello di rilascio ascospore (A-SCAB). Il modello indica le date d'inizio e di fine emissione delle ascospore. Grazie al suo impiego è possibile definire le epoche dei trattamenti di apertura e chiusura della difesa (nel caso in cui non ci siano infezioni conidiche in atto). Il sistema fornisce inoltre indicazioni sulla percentuale di maturazione delle ascospore durante la stagione vegetativa e sulla percentuale che verrà rilasciata in caso di una pioggia prevista. A-SCAB è consultabile a partire dalla fase fenologica di punte verdi (con riferimento melo) e viene utilizzato fino a quando la % di ascospore liberate non è prossima al 100% di rilascio.
2) Modello Mills A-3. Il modello fornisce le date delle presunte piogge infettanti, l'ora dell'infezione, le ore di bagnatura e il termine dell'incubazione.
Nella generalità dei casi tutte le infezioni rilevate nel corso dell'annata sono risultate di lieve entità.
Maculatura bruna del pero
1) Modello BSP-CAST. Indica le condizioni di rischio d'infezione, evidenziando i periodi di alto o basso rischio per diminuire o aumentare l'intervallo tra un trattamento e l'altro e orientarsi anche nella scelta del prodotto fungicida. Il modello è consultabile a partire da aprile-maggio, quando le piante cominciano ad essere maggiormente suscettibili alla malattia
Risultati delle elaborazioni BSP-CAST (zona di riferimento: Correggio)
Nella generalità dei casi tutte le infezioni rilevate nel corso dell'annata sono risultate di lieve entità.
Indice di gravità < 0,4 non sussistono condizioni climatiche favorevoli; =0,4 e 0,6 condizioni climatiche sufficienti; >0,6 condizioni climatiche sono particolarmente favorevoli
Colpo di fuoco
1) Modello COUGARBLIGHT. Indica il rischio d'infezione in funzione dell'andamento stagionale e della presenza della malattia nel corso degli anni; le elaborazioni iniziano quando si rileva la presenza dei primi fiori aperti nel frutteto o nell'area (primo fiore aperto 8 aprile, nel 2006). L'indice Cougars fornisce il possibile rischio di contrarre infezioni a seconda della presenza di colpo di fuoco nelle stagioni precedenti:
Risultati delle elaborazioni COUGARBLIGHT (zona di riferimento: Correggio)
Legenda:
indice 110 = presenza di cancri attivi nel frutteto, o in quelli vicini, nell'annata precedente;
indice 200 = quando vi era colpo di fuoco nel frutteto, o in quelli vicini, l'anno scorso;
indice 240 = quando vi era il colpo di fuoco nell'area 2 stagioni fa;
indice 270 = quando il colpo di fuoco era assente nell'area nelle 2 passate stagioni.
POMODORO E PATATA
Peronospora
1) Rischio d'infezione secondo il modello IPI "Indice potenziale infettivo". Il modello IPI fornisce la data della presunta prima infezione. I dati vengono implementati a partire dalla data di trapianto delle colture. Il modello viene utilizzato per l'esecuzione dei trattamenti di apertura.
Il valore dell'indice soglia è di 15 per il pomodoro e di 10 per la patata.
Le date di inizio trapianto utilizzate per le elaborazioni erano le seguenti: 20 aprile per il pomodoro e 25 aprile per la patata.
Risultati delle elaborazioni IPI (zone di riferimento: Castelnuovo Sotto e Correggio)
Stazione Valore IPI pomodoro (data superamento soglia) Valore IPI patata(data superamento soglia)
Castelnuovo sotto 15,67 al 07/07 11,23 al 06/06
Correggio 17,14 al 04/08 12,30 al 06/07
A causa delle scarse precipitazioni, la soglia di rischio è scattata a stagione inoltrata. L'input per gli interventi di apertura ha quindi preso in esame la recettività delle colture e l'inizio degli interventi irrigui.
BIETOLA
Cercospora
1) Modello di prima comparsa (CERCOPRI). Indica la probabilità di comparsa della cercospora espressa come percentuale di campi infetti. Le prime macchie devono essere cercate in campo, sulle varietà sensibili, quando la soglia del modello raggiunge il 30-35% di campi infetti.
2) Modello di sviluppo epidemico (CERCODEP). Serve per indicare il trattamento di apertura sulle varietà a media tolleranza. Il modello fornisce una previsione dello sviluppo futuro della malattia per un numero di giorni pari all'ultimo periodo d'incubazione (cioè la previsione è di circa 10 giorni avanti).
Per l'elaborazione sono necessari la data di comparsa dei primi sintomi della malattia in campo e la data di emergenza della coltura (6 aprile nel 2006). Per la data di comparsa dei sintomi si utilizza la data ottenuta dal CERCOPRI (17-18 giugno nel 2006) che viene poi sostituita dalla data di reale comparsa in campo (28-29 giugno).
Per indicare l'epoca di inizio dei trattamenti, il modello CERCODEP prevede l'impiego di due soglie:
- soglia AFA o area fogliare ammalata. Il trattamento è previsto in corrispondenza di valori pari a circa 3,5-4,5.
- soglia delta2 o incremento settimanale di area fogliare ammalata. L'intervallo di allarme è di 1,8-2,2.
Anche in quest'annata il modello ha fornito delle indicazioni attendibili per le varietà a media tolleranza permettendo la messa a punto di una strategia di difesa razionale e non eccessivamente anticipata rispetto al rischio d'infezione.
- Attività finanziata dalla Provincia di Reggio Emilia -