La raccolta differenziata dei rifiuti agricoli in provincia di Reggio Emilia.
di Anselmo Montermini
Ai sensi dell’’Accordo di Programma firmato dalla Provincia (Decreto del Presidente della Provincia del 9 agosto 2006, n. 42, pubblicato sulla GU del 25 settembre 2006, n. 223, e sul BUR dell’Emilia Romagna del 27 settembre 2006, n. 139) e sottoscritto dalle Centrali Cooperative, dalle Organizzazioni agricole di categoria, dall’Ass. Prov.le Allevatori, dalle multiutilities (Enìa e SABaR) e dal Consorzio Fitosanitario Provinciale.
I comportamenti che andiamo ad illustrare sono indispensabili per aderire all’Accordo di programma e quindi ottenere le agevolazioni e i vantaggi previsti.
L’agricoltore dove presentarsi sempre alla stazione ecologica con la cartella esattoriale comprovante l’iscrizione al ruolo “difesa fitosanitaria, n. 598” (1) o la fotocopia della “visura camerale” e sempre con un documento di identità. Ciò è indispensabile per dimostrare di essere un agricoltore e di essere residente nella provincia di Reggio Emilia.
Il produttore agricolo, dovrà semplicemente ordinare i propri “rifiuti” nei modi riportati nell’accordo, trasportarli in proprio con un documento di trasporto (ddt) e consegnarli alla stazione ecologica attrezzata a lui più vicina (vedi elenco). Dodici sono le stazioni ecologiche autorizzate a questo servizio, sulle 62 presenti in provincia.
I rifiuti verranno quantificati e classificati dal gestore e verrà redatta una ricevuta (certificato di conferimento) che, in copia, sarà consegnata all’agricoltore. E’ importante conservare il Certificato di conferimento rilasciato dall’addetto della stazione ecologica e firmato da entrambi. Il certificato conterrà l’elenco dei materiali consegnati e sarà la prova, in caso di controllo, dell’avvenuto smaltimento secondo i termini di Legge.
Successivamente, nei tempi stabiliti dalla legge, Enìa e SABaR compileranno i registri di carico e scarico e la denuncia annuale (MUD).
I compiti del Consorzio Fitosanitario sono quelli di organizzare, informare, vigilare e pagare il servizio per conto di tutti gli agricoltori reggiani.
Chi non si attiene a questi semplici “comportamenti”, di fatto, si esclude dall’accordo e quindi non fruisce delle agevolazione da esso previste.
L’agricoltore NON aderente all’accordo dovrà compilare/sottoscrivere il formulario, il registro di carico e scarico e la denuncia annuale (MUD), stipulare una convenzione col gestore del servizio pubblico (utile eventualmente in caso di consegna diretta dei rifiuti per non iscriversi all’ANGA) e pagherà direttamente ciò che ha consegnato alla stazione ecologica.
Poco sopra si è scritto che l’onere del servizio viene soddisfatto dal Consorzio Fitosanitario a nome e per conto degli agricoltori; fatto salvo per lo smaltimento di alcune tipologie di rifiuto, all’agricoltore è richiesto il pagamento, ad un costo convenzionato, delle quantità annue eccedenti i limiti riportati dalla tabella sotto riportata. I valori sotto riportati sono stati considerati il quantitativo massimo producibile da un’attività ordinaria.
Tab.1.Limite quota annua
Manufatti in cemento amianto |
100 kg/anno |
Pneumatici |
400 kg/anno |
Contenitori di agrofarmaci NON bonificati o contenenti prodotto |
25 kg/anno |
QUALI RIFIUTI?
Di seguito si riportano le tipologie di rifiuti oggetto dell’accordo. E’ facile verificare che sono pressoché la totalità di quelli che nella normale attività agricola le aziende rischiano di produrre e quindi dover smaltire.
- Batterie al piombo
- Oli per motori, ingranaggi e lubrificazione
- Filtri dell’olio
- Rifiuti agrochimici contenenti sostanze pericolose
- Tubi fluorescenti ed altri rifiuti contenenti mercurio
- Materiali contenenti amianto (eternìt)
Per questi rifiuti ricordiamo che esiste il vincolo dei 30 kg/giorno di trasporto.
- Imballaggi in carta o cartone
- Imballaggi in legno (pallet, cassette, assi, ecc.)
- Imballaggi in metallo
- Imballaggi in plastica (sacchi per concime ecc.)
- Imballaggi in materiali compositi
- Imballaggi in materiali misti (contenitori di agrofarmaci bonificati)
- Rifiuti plastici (ad esclusione degli imballaggi), es.: teli e teloni di pacciamatura e per serre, fasciatura rotoballe, tubi in plastica per l’irrigazione
- Rifiuti metallici
- Pneumatici, camere ad aria in gomma
- Ferro ed acciaio
- Imballaggi in vetro
- Medicinali zootecnici scaduti con relativi contenitori
Come gestire i diversi rifiuti IN MODO SEPARATO.
Di seguito riportiamo le indicazioni che vengono date agli agricoltori per lo stoccaggio provvisorio in azienda per le singole tipologie dei rifiuti.
- Batterie (di trattori, muletti, ecc.)
Le batterie devono essere stoccate in appositi contenitori a tenuta, resistenti alla corrosione, approvati dal COBAT e conservati in locali idonei per prevenire qualsiasi possibilità di versamento o dispersione delle sostanze liquide. Non ne possono essere consegnate più di 30 (trenta) kg/giorno.
- Contenitori di agrofarmaci vuoti e bonificati
Per “bonificati” si intendono i contenitori risciacquati più volte (con il tappo) e perciò privi di residui. I sacchi dei prodotti in polvere vanno scossi più volte con l’apertura degli spigoli. Vanno tenuti separati da quelli contenenti ancora prodotto. E’ consigliabile schiacciarli o ridurre le loro dimensioni per limitarne il volume. Dopo averli inseriti negli appositi sacchi VERDI e aver compilato l’etichetta prestampata con le proprie generalità, vanno consegnati alle stazioni ecologiche attrezzate.
- Oli e filtri esausti
Gli oli e filtri esausti da motori, trasmissioni ed ingranaggi devono essere stivati prima del conferimento in contenitori a tenuta. Vanno eliminati i rischi di rotture e versamenti. Non possono essere miscelati con acqua, oli vegetali, idrocarburi e solventi organici clorurati.
- Agrofarmaci scaduti, inutilizzabili e relativi contenitori (contenitori non bonificabili)
Gli agrofarmaci possono essere consegnati nei contenitori originari e se questi, presentano lacerazioni o abrasioni tali da non assicurare il trattenimento del prodotto, debbono essere utilizzati altri contenitori a tenuta, comunque riposti negli appositi sacchi ROSSI.
Non è possibile consegnarne più di 30 (trenta) chilogrammi al giorno.
- Imballaggi in carta o cartone
Devono essere completamente svuotati, puliti da altri materiali (legacci, nastro adesivo) e ridotti di volume (aperti, tagliati e piegati per quel riguarda i cartoni, piegati ed imballati per quel che riguarda la carta). Devono essere consegnati contenitori di sola carta e/o cartone e non quelli accoppiati con altri materiali (plastica, catrame, alluminio o altro).
- Imballaggi in legno (pallet, cassette, assi ecc.)
Possono essere consegnati tali e quali o, preferibilmente, ridotti di volume
- Imballaggi in metallo
Devono essere separati da altri materiali e completamente svuotati. Possono essere consegnati tali e quali o, preferibilmente, ridotti di volume.
- Imballaggi in plastica (sacchi)
Devono esser completamente svuotati, puliti da altri materiali, ridotti di volume e piegati.
- Materiale contenente amianto (eternìt)
Dato l’alto rischio che comporta la manipolazione dell’amianto si consiglia di fare operare direttamente delle ditte specializzate.
L’agricoltore che però intenda trasportare direttamente i rifiuti di amianto prodotti nella propria azienda alla stazione ecologica, a cui ha dato la sua preventiva adesione, valutato che il peso del rifiuto non eccede i 30 kg (massimo conferimento giornaliero), deve confezionare gli stessi in condizioni di sicurezza (mascherina per la protezione delle vie respiratorie, soluzione impregnante per impedire la liberazione di fibre d’amianto durante la movimentazione dei rifiuti, etichette, sacchi e teli di plastica per il loro imballaggio) e secondo le modalità e le cautele previste dalle leggi vigenti.
L’imballaggio deve essere effettuato con tutti gli accorgimenti atti a ridurre il pericolo di rotture accidentali.
I rifiuti devono essere inseriti in un sacco di materiale impermeabile (polietilene), di spessore adeguato per essere successivamente inserito in un secondo sacco, poiché il primo potrebbe risultare contaminato. I sacchi devono essere riempiti per non più dei due terzi, chiusi con doppio legaccio ed essere etichettati per segnalare la natura del materiale contenuto e il pericolo che può rappresentare per la salute e l’ambiente.
Eventuali pezzi acuminati o taglienti devono essere sistemati in teli in modo da evitare lo sfondamento dell’imballaggio e successivamente avvolti e sigillati con nastro adesivo ed etichettati a norma di legge.
E’ vietato frantumare gli oggetti di cemento-amianto, di peso inferiore ai 30 Kg, per ridurne il volume e agevolarne l’inserimento nei sacchi per il trasporto all'isola ecologica.
Il rifiuto d’amianto, prima di essere manipolato, deve essere trattato con la soluzione impregnante.
- Medicinali zootecnici scaduti con relativi contenitori
Possono essere conferiti nei relativi contenitori integri o in contenitori in plastica o metallo.
- Olio esausto vegetale
Deve essere consegnato separatamente da altri oli in contenitori a tenuta in plastica, vetro o metallo.
- Pile a secco
Se presentano fuoriuscite di materiale dalla struttura di metallo, vanno trasportate e conferite in contenitori a tenuta in plastica o metallo.
- Pitture, adesivi, inchiostri e vernici con relativi contenitori
I materiali possono essere consegnati nei propri contenitori originari. Se questi presentano lacerazioni o rotture tali da non assicurare il trattenimento del prodotto debbono, invece, essere utilizzati altri contenitori a tenuta in metallo o plastica
- Pneumatici, camere ad aria in gomma
Devono essere consegnati senza cerchioni. Se i pneumatici vengono sostituiti da un’officina specializzata, sarà l’officina stessa a garantirne il corretto smaltimento.
- Teli, teloni di pacciamatura e per serre, fasciatura rotoballe, tubi in plastica per l’irrigazione
Devono essere puliti con cura da terriccio, regge o legacci e piegati, conferiti separando quelli in PVC da quelli in polietilene (PE).
Le procedure sopra descritte sono solo all’apparenza complesse. Tutto può essere reso più facile se l’agricoltore si organizzerà minimamente nella propria azienda, predisponendo uno spazio per la raccolta e lo stoccaggio temporaneo differenziato dei rifiuti che faciliterà altresì le operazioni di consegna separata dei diversi materiali.
Sembrerà banale ricordare che su alcuni prodotti quali le batterie ed i pneumatici, all’atto dell’acquisto si paga il “contributo di smaltimento”, pertanto tali sostituzioni debbono essere eseguite dall’elettrauto e dal gommista i quali provvederanno al corretto smaltimento.
Ricordiamo nuovamente che tale impegno permette il riutilizzo, il riciclaggio, il recupero e lo smaltimento di tanti materiali in modo sicuro per l’ambiente e con un forte risparmio sui costi del servizio.
Per ulteriori informazioni ed approfondimenti si consiglia di leggere il testo integrale dell’accordo di programma e di fare riferimento al Consorzio Fitosanitario Provinciale, alle Multiutilities e alle Organizzazioni agricole.
DOVE CONSEGNARE?
Le stazioni ecologiche attrezzate abilitate al ricevimento di tutti i rifiuti agricoli secondo l’Accordo di Programma sono le seguenti:
BRESCELLO – via Alberici (dietro zona sportiva), tel. 335.7803366
CASTELLARANO – via della Cava, loc. Roteglia, tel. 0536.853195
CASTELNUOVO NE’ MONTI - Loc. Croce - Zona Artigianale, tel. 0522.611404
CAVRIAGO – via Nove Biolche/Guardanavona, tel. 0522 371775
CORREGGIO - Via Pio La Torre (vicino al cimitero), tel. 0522.631085
FABBRICO – via Guidotti, tel. 0522.665610
GATTATICO – via Vivaldi (zona artigianale Vecchia Puglia), tel. 347.4204669
MONTECCHIO EMILIA - Via San Rocco - Zona Artigianale, tel. 0522.861084
NOVELLARA - Via Levata 40, presso sede SABAR, tel. 0522.657569
REGGIO EMILIA - Via Gonzaga, presso sede Enìa, tel. 0522.297621
SAN POLO d’ENZA – via Caduti sul Lavoro, tel. 0522.241101
SCANDIANO - Via Sacchi 9, tel. 0522.983067
(1) Il Consorzio Fitosanitario Provinciale, obbligatorio ai sensi del D.Lgs. 214/2005 (che ha sostituito la Legge 987/1931) e L.R. 16/1996, è un Ente di diritto pubblico non economico che impone un tributo a carico dei proprietari di terreno agricolo commisurato al reddito dominicale.