Consorzio Fitosanitario Provinciale

 

Sintesi attività 2014

di Anselmo Montermini

Anche quest’anno siamo riusciti a portare “a raccolta” le diverse colture.

Annata incredibile, pazzesca,  faticosa, stressante e chissà quale altro aggettivo è stato impiegato per definirla in corso d’opera. Sta di fatto che ancora una volta è stata una annata diversa dalle altre.

Era partita troppo presto, con un anticipo di circa 20-25 giorni , dopo un inverno che definirei “tiepido” e con la giusta dotazione idrica. Marzo sembrava aprile. Sulle colture arboree (frutti e vite) si sono iniziati i trattamenti più o meno 15 giorni prima del solito.

Ma il bello doveva ancora arrivare. Infatti da meta giugno, esattamente dal 14, siamo stati sopraffatti da un clima “equatoriale” , ovvero caratterizzato  dalle frequenti, e in alcuni casi, abbondanti precipitazioni, con conseguente continua bagnatura della vegetazione,  umidità e temperature elevate.

Tôt i dè piuviva!

Da quel momento e per circa due mesi, il rumore degli atomizzatori è stato il sottofondo prevalente nelle nostre campagne unitamente allo squillo del telefono nei nostri uffici!

Record assoluto (negativo) di trattamenti alla vite, ben 16, come normalmente avviene  in certe aree del Veneto e del Friuli (loro ne hanno fatti più di 20 quest’anno). Tanti, è vero, ma siamo riusciti a vendemmiare. Anche grazie ad un ottimo settembre.

A proposito di vendemmia, questa è iniziata con poco anticipo, più per paura di non riuscire a portare in cantina l’uva, che in funzione della reale maturazione.

Io ero tra questi, preoccupato della colatura soprattutto a carico di molti vigneti di Ancellotta.

La stranezza del rallentamento del processo di maturazione delle uve non è da imputare solo a carico delle piogge (frequenza e intensità), ma anche alla diminuzione  delle temperature minime di   luglio, decisamente  più basse della media di diversi gradi giorno, comportando una perdita di oltre 100°C, provocando così una frenata nella maturazione delle uve e non solo.

Sulla vite non sono da segnalare problemi gravi,per chi ha affrontato la difesa in generale con attenzione, tempestività e decisione. Pochi i casi straordinari di peronospora (da metà luglio si è vista la larvata), pochissimi i problemi di tignoletta. Parecchio marciume acido e disseccamento del rachide (problemi fisiologici).Stazionaria la situazione dei giallumi e del Mal dell’esca.

Però “non ci siamo  fatti mancare nulla” in quanto abbiamo “intercettato” nuove problematiche fitosanitarie (vedi contributo a parte), che ci indurranno in futuro a “tenere gli occhi aperti” alfine di mantenerle sotto controllo e/o affrontarle, come di solito facciamo, con molta decisione ed efficacia.

E’ necessario portare all’attenzione dei nostri lettori che oltre alle visite settimanali che effettuiamo da marzo ad ottobre nelle aziende di monitoraggio e nei “campi spia” sparsi per la provincia dalla collina al Po, tantissime sono state le visite richieste ai nostri tecnici dagli agricoltori reggiani.

Infatti credo abbia funzionato bene il servizio dell’ “Assistenza telefonica” attraverso il quale gli agricoltori trovano sempre un tecnico pronto a rispondere ai loro quesiti , a consigliare una possibile soluzione, ovvero a prendere nota per una richiesta di visita specifica in azienda. Al 31 ottobre sono state 1.311 le richieste di visite evase, ovvero sulla Vite, 361; per i Fruttiferi, 57 e sulle colture industriali ed erbacee in generale,  sono state 24.

Innumerevoli (oltre 800) le visite richieste per le ornamentali (verde pubblico e privato) sia a seguito delle consuete problematiche fitoiatriche o arboricolturali, ma anche in conseguenza dei sempre più frequenti eventi meteorici straordinari (ad esempio i nubifragidi agosto) o di nuove infestazioni comparse in maniera “improvvisa”, come ad esempio quella della Piralide del Bosso .

In definitiva i tecnici del Consorzio ancora una volta hanno cercato di affiancare gli agricoltori e i cittadini reggiani nella soluzione dei diversi problemi che quotidianamente si presentavano, con attenzione,  criticità e al di sopra delle parti, con professionalità e tempestività. Hanno altresì porteranno contribuito a portare, l’innovazione nelle campagne per affrontare i vecchi e nuovi problemi rimanendo al passo coi tempi per sostenere le nuove sfide sia fitosanitarie che tecnologiche.

Si è caratterizzata così la cinquantesima “campagna” di attività del nostro Consorzio, efficace ed efficiente nella soluzione dei problemi, sempre con uno sguardo al futuro.

Vorrei ringraziare i tecnici del Consorzio per il grande lavoro svolto e gli Amministratori per averci fornito gli strumenti per realizzarlo. Un grazie particolare alle Amministrative per il rilevante contributo svolto a fianco di tutti noi.

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