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Fillominatori crescono: Antispila oinophylla

di Pasquale Mazio

Lepidottero Heliozelidae, originario del nord America, è il secondo minatore fogliare della vite accidentalmente introdotto in Italia nel giro di pochi anni, dopo Phyllocnistis vitegenella – lepidottero Gracillariidae, conosciuto come minatrice americana della vite e rinvenuto in Veneto nel 1995.

Il fillominatore autoctono, Holocacista rivillei (lepidottero Heliozelidae – minatrice fogliare della vite), è sempre stato considerato un fitofago secondario, in quanto scarsamente dannoso e raramente presente in numero tale da impensierire i viticoltori. Anche P. vitegenella non è quasi mai risultata in questi anni dannosa, fatte alcune eccezioni in qualche raro vigneto della Bassa dove abbiamo dovuto consigliare l’intervento insetticida.

A. oinophylla (mai classificata prima, neanche nell’area di origine) è stata riscontrata per la prima volta in Europa nel 2007 in Trentino e successivamente in Veneto (Baldessari et al., 2009).

In provincia di Reggio Emilia abbiamo dal 2012, nell’ambito del check-up dei vigneti, iniziato a definire la presenza dei fillominatori e quest’anno sono stati raccolti diversi campioni di mine su Ancellotta di cui una ha portato allo sfarfallamento dell’adulto, classificato quasi sicuramente come A. oinophylla dagli esperti della Fondazione E. Mach di San Michele all’Adige. Dovremo attendere il 2015 per averne certezza assoluta e valutarne la diffusione e il rischio che i vigneti reggiani corrono.

L’adulto di antispila è molto simile a quello di holocacista; lungo circa 3 mm, presenta ali anteriori nere, lucenti con bande trasversali argentate e una macchia rotondeggiante, sempre argentea, al centro che la distingue da holocacista. Le ali posteriori si presentano frangiate e argentee. Il danno fogliare è dato dalla mina più o meno ovale, che prende il nome di stigmatonomio; l’holocacista, invece, presenta tale mina ovale preceduta da un brevissimo ofionomio (mina serpentina); mentre le mine prodotte da P. vitegenella sono costituite dal solo ofionomio e quindi interamente serpentiformi.

Piante ospiti di antispila sono rappresentate dalle viti europea, americana e canadese (Parthenocissus quinquefolia). Sverna come larva matura rinchiusa nel suo fodero, costruito ritagliando i due lembi della mina e saldati insieme da fili sericei. Il fodero è poi fissato al ceppo o ai pali di sostegno del vigneto. Compie due generazioni l’anno.


Bibliografia

Baldessari M., Angeli G., Girolami V., Mazzon L.,van Nieukerken E.J., Duso C. (2009) – Antispila sp. minatore fogliare segnalato in Italia su vite. L’Informatore Agrario, 15, 68-70.


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