Tratto dal bollettino di P.I. n. 32 del 22 ottobre 2009
Dati produttivi medi e sintesi delle problematiche fitosanitarie delle più importanti colture della provincia (annata 2009)
Viene riproposta una sintesi dei dati produttivi delle più importanti colture della provincia e della situazione fitosanitaria riscontrata durante l’annata, a cura dello staff tecnico del coordinamento provinciale di “Produzione Integrata” (Consorzio Fitosanitario, Assessorato Provinciale Agricoltura, Campofrigo, Consorzio Agrario, Ainpo e Liberi Professionisti).
I dati di produzione, indicati nella presente nota, non rivestono carattere di ufficialità.
Le operazioni di vendemmia sono iniziate, nella maggior parte dei casi, intorno al 7 settembre nelle aree di pianura.
I primi dati qualitativi evidenziano una gradazione zuccherina sostanzialmente buona.
La previsione quantitativa mostra, rispetto al 2008, un aumento della produzione stimabile indicativamente tra il 20-25% nelle zone di pianura, grazie alla buona allegagione dei grappoli.
(I dati di previsione sono stati forniti dal Consorzio promozione e tutela dei Vini Reggiani).
Peronospora
Complessivamente l’andamento stagionale non è risultato particolarmente favorevole allo sviluppo della malattia. Tuttavia all’inizio della stagione, le precipitazioni di 40-50 mm, avvenute tra il 18 e il 21 aprile, hanno messo a rischio la coltura nelle aree di pedecollina, dove la vegetazione era già recettiva alla malattia. Le consistenti ulteriori piogge, verificatesi nel periodo compreso tra il 26 e il 30 aprile, hanno determinato un rischio d’infezione elevato per la maggior parte dei vigneti della provincia che stavano gradualmente raggiungendo la sensibilità fenologica. Ciò ha reso necessario intensificare la difesa nelle prime fasi dello sviluppo vegetativo.
Nelle fasi successive, caratterizzate da scarsa piovosità e modesta bagnatura, la situazione si è ridimensionata nonostante l’elevato inoculo presente dall’anno precedente.
Oidio
L’annata è risultata più favorevole all’oidio. La fase epidemica della malattia, dovuta all’accavallarsi di infezioni primarie e secondarie, è stata evidenziata tra la fine di giugno e i primi di luglio. La difesa congiunta peronospora e oidio, piuttosto pressante nel periodo tra fine aprile, maggio e giugno, ha garantito una buona protezione dalle infezioni primarie scongiurando così il rischio di infezioni da micelio. Durante il periodo di rilascio delle ascospore (inizio rilascio 18-21 aprile; fine rilascio seconda decade di giugno), nelle aziende in cui la scelta dei prodotti è stata inadeguata rispetto ai turni d’intervento, si sono evidenziati diversi sintomi della malattia. In questi casi, lo scoppio epidemico dell’oidio si è reso estremamente evidente.
Botrite
Il problema si è manifestato principalmente nei vigneti caratterizzati da spaccature degli acini di origine fisiologica, sovramaturazione, o a causa della grandine, di oidio e di attacchi di tignola in IIIa generazione, ecc.
Marciume acido: l’andamento stagionale non è risultato particolarmente favorevole a questa alterazione, rilevata comunque in alcune azienda della provincia.
Escoriosi: come nelle annate precedenti, la malattia è risultata pressoché assente.
Mal dell’esca: infezioni consistenti in quasi tutte le aree della provincia, anche se con sintomi meno accentuati rispetto al 2008.
Giallumi della vite
Nei vigneti oggetto del monitoraggio, sintomi in lieve calo (-1; -1,5%) rispetto all’annata precedente. Tale trend è stato evidenziato in buona parte della provincia.
Scafoideo
In generale le popolazioni sono basse ad eccezione di situazioni aziendali particolari. Le strategie di difesa attuate negli scorsi anni e gli interventi eseguiti con perseveranza nel 2009 hanno fornito risultati soddisfacenti. Si sottolinea l’importanza di continuare la lotta a tale insetto anche il prossimo anno.
Tignoletta
Scarse le infestazioni in prima e in seconda generazione.
In terza generazione è stato evidenziato un aumento significativo delle aziende interessate dal problema, così come segnalato ripetutamente nel bollettino di produzione integrata. In questi casi la deposizione delle uova è risultata estremamente consistente e la mortalità della popolazione, generalmente elevata in questa fase, è stata piuttosto modesta. Nelle aziende più problematiche si sono resi necessari da due a tre trattamenti, data anche l’ampiezza del periodo di deposizione. I casi più eclatanti sono stati osservati nelle aree di San Martino in Rio, Rubiera-Castellazzo-Masone e Rio Saliceto/Mandrio. Tuttavia non si tratta di zone colpite, bensì di aziende colpite soprattutto nell’ambito di queste aree (coesistenza di vigneti infestati e non infestati, l’uno a fianco dell’altro).
Attraverso il bollettino, sono state fornite periodicamente diverse informazioni sulle fenofasi dell’insetto rinvenute in campo (volo, uova e larve) per supportare gli agricoltori nella stima delle soglie aziendali e nella scelta dei prodotti (ovicidi, ovo-larvicidi e larvicidi).
Tripidi: infestazioni poco diffuse sia a inizio stagione che nel periodo estivo.
Cicalina verde: infestazioni inizialmente poco significative in incremento nell’ultima parte della stagione senza particolari conseguenze.
Cocciniglie: infestazioni in generale poco rilevanti. Come nel 2008, si segnala un lieve aumento di Planococcus rispetto alle annate precedenti e presenza di Partenolecanium.
Ragnetto giallo: nel 2009 è stata osservata una diffusa presenza di focolai. In diversi casi si sono resi necessari interventi specifici.
Eriofide dell’acariosi: poche infestazioni.
L’annata 2009 ha fatto registrare un buon andamento produttivo con rese, a seconda della varietà, superiori alla media del 10-15% (+30-40% rispetto al 2008). Non si sono registrate gelate primaverili importanti e gli eventi grandinigeni in provincia hanno interessato solo marginalmente la coltura.
Rese produttive medie: William 350/400 q/ha; Conference 400 q/ha; Decana 250/300 q/ha; Abate 350/400 q/ha; Kaiser 250/300 q/ha. Buono l’aspetto qualitativo.
Ticchiolatura
L’andamento stagionale, caratterizzato da prolungate precipitazioni nel mese di aprile, ha reso particolarmente impegnativa la difesa da questa crittogama nella prima parte della stagione. Tuttavia rari sono stati i casi di infezioni con danni alla produzione.
Maculatura bruna: non sono stati segnalati casi di comparsa della malattia grazie anche al favorevole decorso climatico estivo.
Colpo di fuoco: nel corso di tutta la stagione si sono ripetute diverse infezioni, favorite da prolungate rifioriture, soprattutto a carico degli organi fiorali. Rari gli attacchi di forte intensità.
Cocciniglie: ovunque ben controllate con interventi di difesa su neanidi svernanti.
Eriofide, Tentredini: presenza molto limitata.
Afidi: infestazioni di modesta entità.
Psilla
Elevata scalarità delle nascite delle neanidi di seconda generazione. Debole la presenza del fitofago per il restante periodo stagionale; solo in poche aziende, vi è stata una ripresa in pre-raccolta facilmente controllabile con lavaggi. Rare le aziende con danni alla raccolta.
Ricamatori (Pandemis): infestazioni molto limitate se non assenti. Presenza elevata solo in alcune aziende, ma buono il controllo.
Eulia: in numerose aziende volo molto consistente soprattutto in I e III generazione, al quale non hanno fatto seguito attacchi larvali.
Carpocapsa
Voli generalmente di debole intensità ma ampi. Problematico il controllo della terza generazione con occasionali danni in pre raccolta. Seppur lievemente, l’incidenza del danno da carpocapsa risulta in aumento.
Brusone fisiologico: sintomi significativi principalmente su Conference.
Ragnetto rosso: nella norma.
Infossature su frutti di origine incerta: sono state la causa principale di danno alla produzione soprattutto a carico delle varietà Abate e Conference. Il fenomeno è in aumento rispetto al 2008.
Le produzioni di grano tenero si sono attestate su valori simili a quelli del 2008 mentre il grano duro ha fatto registrare produzioni superiori, anche se con valori sempre piuttosto bassi. Buono è risultato invece il peso specifico.
Frumento Tenero: 50/60 qli/ha con peso specifico 78/83.
Frumento Duro: 50/55 qli/ha con peso specifico oltre 80.
L’andamento climatico dell’annata, non è risultato particolarmente favorevole allo sviluppo delle patologie fungine.
Le infezioni di Ruggine e soprattutto di Oidio sono risultate di scarsa entità. Anche le infezioni di Fusarium, contrariamente al 2008, sono risultate sporadiche. Frequenti casi di Septoria su frumento duro.
Afidi: infestazioni presenti ma nella generalità dei casi non preoccupanti.
Cimice: presenze estremamente sporadiche e sostanzialmente insignificanti.
Produzione media 2009: 35-40 qli/ha con peso specifico 65/70.
E’ stata registrata una flessione della produzione stimabile mediamente intorno al 20-25% rispetto all’annata precedente a seconda delle zone e della precocità del ciclo.
Varietà precoci (105 gg.): a seconda delle zone di produzione media variabile da 60 a 75 ql/ha.
Varietà tardive (130 gg.): a seconda delle zone di produzione media variabile da 100 a 120 ql/ha.
Diabrotica
Con le trappole a feromoni è stato rilevato un ulteriore aumento di catture, rispetto alle annate precedenti, in tutte le aree di monitoraggio. In ogni caso non sono ancora stati rilevati sintomi sulla coltura.
Piralide: presenza estremamente limitata di danni nonostante l’elevata pressione in prima generazione.
La produzione è risultata superiore all’annata precedente. Solo nelle aree collinari sono state rilevate produzioni inferiori.
Produzione media di pianura: 60-70 qli/ha.
Produzione media di collina: 30-50 qli/ha.
Non sono state rilevate problematiche fitosanitarie di rilievo.
La produzione è risultata abbondante per i primi due sfalci, contrariamente a quelli successivi. Nei nuovi impianti si è verificato uno scarso insediamento della coltura.
Apion, Fitonomo e Fitodecta: infestazioni piuttosto difformi a seconda delle zone.
Estirpi precoci: produzione media da 400 a 600 q.li/ha e gradazione zuccherina media superiore ai 16°.
Estirpi successivi: produzione media da 600 a 700 qli/ha; polarizzazione superiore ai 15°.
Cercospora
L’annata si è caratterizzata per una pressione della malattia non particolarmente elevata. Il controllo della cercospora è risultato sostanzialmente buono. Qualche problema è stato rilevato in aziende dove l’impostazione della difesa non è risultata ottimale.
Oidio: infezioni pressoché assenti.
Cleono: popolazioni complessivamente nella norma.
Mamestra: sporadica presenza.
Produzione media variabile tra i 25 e i 40 qli/ha.
Ragnetto: infestazioni scarse e molto sporadiche.
Primo trapianto: le quantità si aggirano mediamente sui 600 q.li/ha, con una gradazione che varia da 4,5 va 5,5° Brix;
Successivi trapianti: 800-1000 q.li/ha con gradazioni Brix di 4,5 - 6,5°.
Peronospora: come per le altre colture, l’annata 2009 si è contraddistinta per la bassa pressione di peronospora.
Alternaria e Septoria: presenza estremamente limitata.
Batteriosi: rischio elevato in alcuni periodi della stagione. Comparsa delle infezioni ma progressione limitata.
Virus: poche segnalazioni degne di nota.
Tuta Absoluta
Il primo monitoraggio effettuato nel corso del 2009 ha messo in evidenza la presenza dell’insetto, con voli medio/elevati, in tutte le aree oggetto delle osservazioni (Novellara, Brescello, Boretto, Fabbrico, Reggiolo e Rolo). In pieno campo non sono stati rilevati danni sulle piante.
Nottua gialla: voli mediamente bassi in tutte le generazioni. Infestazioni larvali non particolarmente preoccupanti. Pochi i casi aziendali degni di nota.
Nottue terricole: presenza scarsa.
Ragno rosso: contrariamente ad altre aree della regione, in generale le infestazioni sono risultate poco consistenti.
Afidi: scarsa presenza.
Produzione media 270-280 qli/ha, qualità buona (i dati sono relativi alle varietà precoci).
Peronospora: pressione di malattia estremamente bassa.
Dorifora: le infestazioni rilevate mediamente in provincia sono risultate di media entità e ben controllate.
Tignola: come negli scorsi anni, nelle aree di monitoraggio non è stato rilevato il volo dell’insetto.
Melone: produzione media di 300 qli/ha in pieno campo, di 200 qli/ha in serra. Qualità buona.
Cocomero: produzione media intorno ai 600 qli/ha in pieno campo e 500 qli/ha in serra. Qualità buona.
Peronospora: infezioni pressoché assenti o comunque molto limitate.
Oidio: infezioni importanti, a partire dalla metà di luglio.
Fusariosi e Cancro gommoso: infezioni pressoché assenti.
Afidi: infestazioni nella norma.
Ragnetto rosso: infestazioni sporadiche (alcuni casi di focolai aziendali).
La situazione fitosanitaria non ha segnalato particolari problematiche ad eccezione di alcuni casi di Afide lanigero.
Cameraria: nel corso dell’anno si sono registrate infestazioni analoghe agli anni precedenti. Gli interventi consigliati alla fine della fioritura, in concomitanza con l’inizio della II generazione dell’insetto, hanno fornito buoni risultati. Gli esemplari non trattati hanno subito un’anticipata defogliazione e in alcuni casi hanno manifestato una nuova ripresa vegetativa.
Cancro colorato: non sono stati ritrovati nuovi focolai d’infezione, ma si è registrata la recrudescenza della malattia su diversi focolai pre-esistenti.
Processionaria: infestazioni nella norma.
Vespa cinese (Dryocosmus kuryphilus): l’infestazione dell’insetto è ormai diffusa a tutto il comprensorio castanicolo reggiano. Il livello delle infestazioni rimane nella norma. Ha preso avvio, durante la primavera, la prima fase del progetto regionale di difesa volto all’introduzione e allevamento del parassitoide naturale (Torymus sinensis). In tal senso è stato effettuato il “primo lancio” del competitore all’interno di un castagneto campione.
Nei confronti di questo insetto è in vigore il decreto di lotta obbligatoria reperibile sul sito www.fitosanitario.re.it
Ifantria: si segnalano scarse infestazioni. Solo in limitate zone sono state osservate pullulazioni rilevanti.
Arocatus: il livello delle infestazione appare in regresso in tutta la provincia.
Metcalfa: si segnalano infestazioni analoghe agli anni precedenti. Solo in limitate situazioni si sono registrate infestazioni importanti che non hanno creato problemi fitosanitari consistenti alle piante, ma evidenti disagi alla popolazione.
Grafiosi: si segnala una forte recrudescenza della malattia che ha portato alla morte diversi esemplari anche di dimensioni importanti.
Deperimento da Naemospora ed Endothiella: si segnala il ritrovamento di numerosi esemplari affetti dalla patologia che induce disseccamenti apoplettici o settoriali delle piante. Gli interventi cesori a cui le piante sono sottoposte per esigenze estetiche o funzionali appaiono il principale veicolo d’inoculo dell’infezione ormai diffusa all’intero territorio provinciale.